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“Primavera nell’aria”: un reading di poesie aspettando la Notte Bianca della Poesia a Molfetta
Ada de Judicibus con Gianni Antonio Palumbo
20 maggio 2018

MOLFETTA - Niente di meglio che attendere poesia facendo poesia. Attraverso il reading “Primavera nell’aria” la primavera e la poesia sono state portate nella Sala Stampa di Palazzo Giovene, dove è stato proprio il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ad auspicare che eventi come questo possano diventare pane quotidiano per Molfetta. 

Città in cui l’interesse per la cultura è sempre vivo: lo dimostrano i dodici poeti di varia provenienza che, dopo aver letto un componimento a testa appartenente alla tradizione letteraria internazionale sul tema della primavera, hanno condiviso con il pubblico due componimenti ciascuno, intervallati da letture recitate a cura di Tania Adesso. Sempre perché non c’è niente di meglio che attendere poesia, facendo poesia e condividendo poesia. 

Quest’iniziativa, promossa dall’Accademia delle Culture e dei Pensieri nel Mediterraneo, si inserisce nel format “Aspettando la Notte Bianca della Poesia”. Lo stesso Presidente dell’Accademia, Nicola de Matteo, assieme al Direttore Artistico dell’ottava edizione della Notte Bianca della Poesia, Gianni Antonio Palumbo, apprezzato redattore di “Quindici”, ha salutato il pubblico con la stessa speranza espressa dal sindaco. 

L’incipit della serata è stato affidato al mondo lirico greco, con la lettura di un testo di Ibico, ma poi è stata subito poesia. 

La tradizione letteraria internazionale ha spaziato da Giacomo Leopardi ad Alda Merini, ma anche i componimenti personali hanno toccato diverse tematiche.

L’incontro tra poesia e chimica di Nicola Accettura, lo sguardo incantato sul mondo di Maria Addamiano, il viaggio che mai si arresta e non incomincia di Letizia Cobaltini, il cammino leggero verso il sogno di Nicola de Matteo, la stanza infinita e astrale di Marco Ignazio De Santis, anch’0egli apprezzato collaboratore di “Quindici”. E a questo punto un fuoriprogramma: un intervento targato Ada de Iudicibus, la quale ha alluso alla bellezza che trafigge come il dovere e alla valenza sociale di una poesia che ha letto, dedicata alla guerra in Bosnia del ‘99.

Sono proseguite le letture poetiche: l’oceano del tempo di Luana Lamparelli, il fiore della muraglia di Gianni Antonio Palumbo, lo sbocciare dei saperi ora bocciati di Lucia Sallustio, la cattiveria come polvere di Assunta Spedicato e il mare che nasce sotto la scorza petrosa di Elisabetta Stragapede.

Dopo tutti gli originali e arditi inviti alla poesia effettuati durante la serata, che si è conclusa in un clima ancor più lieto di quello con cui è stata inaugurata, non è restato che un invito: l’appuntamento al 23 giugno a Giovinazzo per l’attesa Notte Bianca della Poesia. 

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