Presentato il nuovo progetto per l'ospedale don Tonino Bello di Molfetta
MOLFETTA - Ieri sera, nella sala Beniamino Finocchiaro, è stato presentato il nuovo progetto di rifunzionalizzazione e adeguamento a norma del “Presidio ospedaliero don Tonino Bello” di Molfetta.
Una presentazione che ha fortemente avversato ogni celebrazione propagandistica, visto che il risultato è stato già parzialmente raggiunto con l'approvazione del progetto, come ha riferito Annalisa Altomare, coordinatrice della discussione.
Come afferma l'ing. Carbonara, sono state messe a frutto le risorse impiantistiche rivedendo del tutto il comparto, gli ingressi e contrastando i problemi fondamentali di mobilità con la progettazione di nuovi gruppi ascensori.
Il progettista incaricato dell'opera di rifunzionalizzazione è l'ing. Prisciandaro. Nel suo intervento, quest'ultimo mette in evidenza l' ubicazione ideale dell'ospedale, che ha indotto ad una razionalizzazione dei percorsi interni. Il progetto prevede anche il potenziamento dei servizi di senologia e trasfusionale e l'ampliamento del blocco operatorio e post-chirurgico. Tale configurazione ha trovato l'assenso di tutto il personale sanitario, a testimoniare una volontà partecipata di intraprendere quest'opera.
Il blocco operatorio, come specifica Annalisa Altomare, comprenderà infatti tre sale e otto posti letto di terapia intensiva post chirurgica.
Molto entusiasta si è mostrata anche Lea Cosentino, Direttore generale della Asl Ba, che rivendica il grosso impegno che è servito per ottenere l'applicazione dell'art.20. Inoltre, oggi l'ospedale è quasi in attivo. Esso sarà messo in rete con Terlizzi e Bitonto, a creare una collaborazione professionale che copra tutto il tessuto territoriale, fino a promuovere un sistema di mutuo soccorso.
Il vicesindaco Uva non può che riconoscere la validità del lavoro di Annalisa Altomare e la volontà di non propagandare l'evento.
Ma, secondo l'assessore Tedesco, il progetto non avrebbe trovato alcuna approvazione senza la testardaggine dell'assessore regionale Guglielmo Minervini e l'interesse dell'ex ministro della Sanità Turco. Questa vicenda si inserisce in un'ottica di ammodernamento sanitario di cui la Regione si è resa protagonista.
Anche secondo l'on. Gero Grassi, nonostante “la certezza del diritto, in Italia, spesso viene meno”, la risposta che bisogna continuare a dare è di immediata efficienza e qualità. Finalmente il Sud ha abbandonato la fase del pietismo ed è passato alla fase dei diritti.
E' proprio Guglielmo Minervini a chiudere la serata rendendo merito ad un orgoglio che si sta finalmente riscattando, ad un rapporto di fiducia con i cittadini che viene recuperato “attenzione dopo attenzione”. Grazie alla passione, per un ospedale con un'anima, per cui ci si batte, perché questo ha un senso. I risultati dimostrano che i valori vincono le valute e che il cambiamento deve partire dalle persone, e solo con il sentimento tale forza può rivolgersi e trasferirsi su strutture e lavori, per un cambiamento non solo fisico ma globale.
Autore: Giacomo Pisani