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Presentato il disegno di legge regionale sullo sport Conferenza stampa del Presidente della Regione, Nichi Vendola, e dell'assessore regionale, Guglielmo Minervini
17 luglio 2006

BARI - E' stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e l'assessore allo Sport, Guglielmo Minervini, il disegno di legge regionale recante “norme per lo sviluppo dello sport per tutti”. La proposta di legge che dovrà essere vagliata ora dalla competente commissione consiliare e, successivamente, dal Consiglio regionale, è stata approvata dopo un ampia consultazione nelle province con sei forum che hanno visto la collaborazione delle amministrazioni provinciali. Sei sono stati i workshop sugli argomenti principali: programmazione; associazionismo e partecipazione; formazione e ricerca; impiantistica pubblica e privata; doping e medicina dello sport; sponsorizzazioni. 150 gli emendamenti presentati, 70 quelli accolti. Tutti gli emendamenti sono però stati raccolti e messi in rete tra i partecipanti ai forum quali contributi al dibattito e utili suggerimenti per il percorso regolamentare. “Dopo il successo ai campionati mondiali di calcio – ha commentato Guglielmo Minervini – sappiamo che c'è ancora lo sport che ricerca il rendimento e il risultato personale fatto di fatica e di allenamento. Uno sport povero, ma non meno entusiasmante, quello di tutti i giorni, che coinvolge la gran parte della popolazione, il 66% degli italiani”. La legge prevede incentivi anche agli oratori “un capitolo – per Minervini – importante, perché molti sono i giovani che fanno sport negli impianti delle parrocchie”. “Questa legge – ha concluso il presidente Vendola – nasce proprio quando l'Italia vive sentimenti contraddittori: vergogna e voglia di riscatto. Vergogna per le note vicende che hanno coinvolto alcune squadre di serie A e riscatto per la vittoria in Germania. Ma in entrambi i casi si parla di sport visto dalle tribune o nel video. Con la legge ritorniamo alla corporeità come principio correttivo, riportiamo il bisogno di fisicizzazione al centro nelle relazioni sociali. Lo sport è inoltre uno strumento utilissimo per rompere lo stereotipo dei differentemente abili cui se va bene si riserva solo un senso di pietismo. Il mio concittadino Luca Mazzone, campione paralimpico, è un esempio di come il pietismo non serve e di come i diversamente abili con lo sport esprimano orgoglio”.
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