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Presentata la terza edizione del Dvorak Jazz Meeting a Molfetta
08 settembre 2008

MOLFETTA - E' stata presentata alla stampa presso la Sala Gialla di Palazzo Giovene, a Molfetta, l'edizione 2008 della rassegna “Dvorak Jazz Meeting”. Organizzata dalla storica Associazione molfettese dedicata al compositore “Antonin Dvorak”, ormai al 31° anno della sua longeva attività concertistica e didattica, la rassegna presenta quest'anno importanti novità. Innanzitutto il coinvolgimento sempre più importante, sia a livello organizzativo che finanziario, della Fondazione “Vincenzo Maria Valente”, il cui Presidente, il dott. Pietro Centrone, ha con soddisfazione sottolineato come con la organizzazione, nell'ambito del Dvorak Jazz Meeting di quest'anno, del concerto del gruppo di Enrico Rava, la Fondazione continua il ciclo di grandi eventi musicali che hanno portato recentemente a Molfetta i più prestigiosi nomi della musica italiana attuale, da Bollani ad Allevi, da Einaudi a Rea, da Gino Paoli a De Gregori. Felice Mezzina, direttore artistico della rassegna, ha invece posto l'accento sugli obiettivi che la rassegna si prefigge sin dal suo inizio: dare spazio ed attenzione a progettualità di qualità che abbiano come protagonisti i musicisti di questa regione, giunti, da anni ormai, a livelli di maturazione artistica indiscutibili e testimoniati da una presenza sempre più consistente nelle rassegne di Jazz di tutta Europa. La qualità delle produzioni dei musicisti pugliesi non è spiegabile solo in ternini di talento dei singoli ma è, invece, anche frutto di un tessuto culturale complesso, ricco di stimoli, offerte formative e confronti artistici che hanno fortemente contribuito ad alimentare il fermento degli ultimi decenni e che garantiscono la costruzione di basi ancor più solide per la nuova generazione di giovani artisti. Alla luce di queste premesse l'apertura della rassegna, il 9 settembre con il prestigioso Generations di Enrico Rava ha un'importanza simbolica: Rava non è solo il jazzista italiano più richiesto all'estero, ma è anche l'artista che, da almeno due decenni, si è maggiormente preoccupato di dare un contributo significativo alla crescita professionale e artistica delle nuove generazioni di musicisti, non solo attraverso una preziosa attività didattica, ma anche arrivando ad inserire i giovani più promettenti nei suoi stessi gruppi, così consentendo loro di ottenere quell'attenzione internazionale altrimenti difficilmente raggiungibile in un mercato, quello italiano, appiattito sullo smercio di prodotti di bassa qualità ma di facile consumo. E' un agire lungimirante e generoso quello di Rava, che permette il fluire di preziose personali esperienze artistiche in una nuova generazione di preparati e inventivi creatori di nuovi percorsi sonori. E' proprio in questo gruppo, infatti, che si sono messe in luce le sorprendenti doti del trombonista barese Gianluca Petrella, musicista dal linguaggio musicale modernissimo eppure profondamente collegato alla storia del suo strumento, e che proprio dalla collaborazione con Rava ha guadagnato quella maturazione che gli ha permesso di ottenere la definitiva consacrazione internazionale. Queste motivazioni già da sole sarebbero sufficienti a differenziare il concerto del 9 settembre dai tanti altri eventi musicali che si programmano nella nostra regione, di grande qualità ma privi di più immediate ricadute sul territorio. In questo caso, invece, a completamento di un incontro artisticamente stimolante, si è voluto creare anche un momento didatticamente importante: nella mattinata del 10 settembre Rava terrà uno stage dedicato all'interpretazione delle song di Broadway attraverso i linguaggi del jazz contemporaneo, confrontandosi con 12 giovani musicisti selezionati tra le numerose richieste pervenute alla segreteria della rassegna. Il Dvorak Jazz Meeting proseguirà il 26 settembre con “Il filo di Arianna”, una produzione originale appositamente commissionata alla cantante Lisa Manosperti, artista eclettica e appassionata, in compagnia, per l'occasione, di alcuni dei più interessanti esponenti della nuova generazione di jazzisti pugliesi: Mirko Signorile al piano, Raffaele Casarano ai sax, Pasquale Gadaleta al contrabbasso e Gianlivio Liberti alla batteria. Il “Dvorak Jazz Meeting” si chiuderà il 3 ottobre con un doppio concerto. La prima parte sarà dedicata alla Dvorak Stage Ensemble, formazione costituita da 11 musicisti scelti tra i partecipanti a uno stage di 2 giorni tenuto dal pianista e compositore Nico Marziliano. Si tratta, anche in questo caso, di un esperienza di elevato valore sia didattico che artistico, in considerazione sia del sorprendente livello dei musicisti coinvolti, sia della qualità del materiale musicale sul quale lavorerà l'ensemble, costituito da arrangiamenti e composizioni che Marziliano ha appositamente preparato per l'occasione. Chiuderà la rassegna “Il mondo alla rovescia”, produzione realizzata dallo storico gruppo Radicanto e coordinata con il progetto Arcipelago del "Consorzio Centrale dell'Arte". E' uno spettacolo che partendo dal repertorio garganico e salentino degli autori popolari pugliesi, si snoda attraverso la musica antica, le cantigas sefardite, i sospiri dei balcani, la saudade portoghese, proponendone una lettura assolutamente innovativa e stimolante. A condurre questo viaggio in un mondo musicale mediterraneo in bilico trapassato e futuro saranno Giuseppe De Trizio alle chitarre, Fabrizio Piepoli e Maria Giaquinto, voce e percussioni.
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