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Porto, un comunicato stampa che poteva essere risparmiato ai cittadini di Molfetta Una scivolata dell'ufficio propaganda del Comune che mette in ridicolo il sindaco Azzollini
20 ottobre 2011

MOLFETTA - Nei giorni scorsi, sul nostro quotidiano web “Quindici on line”, abbiamo pubblicato un articolo con il quale si chiedevano lumi sulla draga Machiavelli che, per tanti giorni aveva lavorato per erodere il fondale marino e formare la profondità necessaria al bacino del nuovo porto in costruzione, poi era ripartita.

Riceviamo, invece, il “comunicato stampa n° 107/2011”, dall’ufficio propaganda del Comune, pubblicato anche sull’house organ del sindaco, del Pdl e del Comune “La città liberal”, dal titolo: “Che fine ha fatto la draga? Il sindaco a nuoto nel Mediterraneo. Il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, risponde con ironia alle provocazioni”. E questo era il testo: «In queste ore il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, sta attraversando a nuoto l’intero Mar Mediterraneo alla ricerca della “Niccolò Machiavelli”, la draga che nei giorni scorsi ha completato la fase di dragaggio nel nuovo porto di Molfetta lavorando per circa 3 settimane, 24 ore no stop, riempiendo la vasca di colmata con 300 mila metri cubi di roccia rimossa da 15 ettari di fondale. Il sindaco proverà, così, a dare risposta a quanti, su alcuni siti on-line, continuano a chiedersi che fine abbia fatto la gigantesca draga. In un momento di pausa, tirando per un momento il fiato, il primo cittadino di Molfetta ha così riferito: «Spero di non dover superare anche le Colonne d’Ercole (lo Stretto di Gibilterra), ma se fossi costretto a farlo non esiterei ad andare anche oltre».
 
Nel leggerlo ci viene spontaneo osservare che, se il sindaco Antonio Azzollini ha autorizzato l’emissione di tale comunicato – in risposta – con ironia, alle provocazioni (sic), che il Sindaco forse possiede un sense of humor davvero notevole ed insospettabile: non ne abbiamo mai dubitato, ma… fino a questo punto! Da dove scaturisce questa considerazione? Ma dal fatto che (non sappiamo che cosa abbiano scritto di provocatorio sull’argomento, le altre Testate) il nostro articolo non conteneva alcunché – crediamo – di provocatorio e se così non fosse, l’Ufficio stampa dovrebbe, per correttezza istituzionale tanto invocata forse un po’ a sproposito in altre occasioni, indicare quali e quanti quesiti sono stati percepiti come PROVOCAZIONI; basta leggere l’articolo con oggettività e non in modo prevenuto!
Il comunicato stampa citato evidentemente NON risponde ad alcuna delle domande che, in una Democrazia i Cittadini hanno il diritto/dovere di porre a chi, con i denari appunto dei Cittadini, sta realizzando un’opera non di poco conto. Si limita semplicemente ad ironizzare, a nostro avviso, in modo abbastanza rozzo, circa una nuotata che il Sindaco medesimo, sembra ... stia facendo, all’inseguimento della “DRAGA SCOMPARSA”. Dichiarando, per “bocca” dell’Ufficio stampa che sarebbe disposto – parlerebbe sempre Azzollini  - a valicare le Colonne d’Ercole, pur di raggiungere la draga …fuggiasca. Se il comunicato è stato diffuso senza approvazione da parte di Azzollini, crediamo che gli abbia reso un pessimo servizio, mettendolo in ridicolo. Se è stato autorizzato dal sindaco, pensiamo che sia un boomerang, come potranno notare tutti i cittadini: intelligenti pauca! Insomma, la comunicazione è una cosa troppo seria per lasciarla all'improvvisazione: quando si crede di fare ironia, alla fine il risultato è assolutamente disastroso.
 
Allora, se ogni volta che si pongono domande – crediamo legittime - sull’operato dell’Istituzione, queste domande vengono percepite come provocazioni, bisogna allora che l’Istituzione medesima dichiari in tutta trasparenza, se può, che non accetta alcuna richiesta di chiarimenti e che nella sua autoreferenzialità, agisce sempre e comunque …per il bene di tutti e per obiettivi da tutti condivisi – cosa che in una Democrazia - vorrebbe dire tacitare anche l’eventuale dissenso!
 
Invece oggi, una nota diffusa dall’ing. Gianluca Loliva – direttore dei lavori del Porto – risponde in modo abbastanza esauriente a molte delle domande che ponevamo noi di Quindici con il nostro articolo: questo ci gratifica. Tanto quanto ci gratificherebbe ancora di più, se almeno ogni tanto TUTTE, ripetiamo TUTTE, le Testate giornalistiche che, nel bene e nel male, fanno da snodo fra il Palazzo ed i Cittadini, fossero regolarmente informate, nei limiti del possibile, sull’evoluzione dell’affare Porto e di tutto quanto riguarda la Città dei Cittadini.
 
Sembra comunque una… fortunata combinazione che la Direzione dei lavori del Porto, proprio oggi, dopo qualche polemica gratuita portata dall’Ufficio stampa comunale, senta la necessità di fornire chiarimenti sullo stato dell’arte. Ringraziamo caldamente la Direzione lavori, ma lasciateci dire (per il comunicato stampa n° 107/2011): honi soit qui mal y pense!
 
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Autore: Tommaso Gaudio
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Comunist soit qui mal y pense! Non avete il senso dell'ironia! Il nostro e anche il vostro amato sindaco, ha semplicemente ironizzato su di un argomento tanto discusso quanto villipeso. I comunisti subito in agguato come lupi famelici, a creare disordini e zizzannie, confusioni, disaccordi. Possiamo anche essere concordi sulla infelice scelta dell'indirizzo ironico ma, cosa e come si potrebbe rispondere al vostro sempeterno scetticismo a tutte le soluzioni "avanguardiste" decise dal potere esecutivo? Le vostre domande, miei cari, solo solamente mirate alla provocazione, alla distruzione, al disfattismo. Il nostro e il vostro amato sindaco invece, cosa fa? Come un novello e moderno Ulisse, si lancia alla ricerca della "machiavellica" draga, sfidando venti e tempeste, temporali e cicloni, fino ad avventurarsi ai limite dell'universo: le colonne d'Ercole. Una nuove e moderna Odissea: fatica e noia. Perchè ho scelto il poema omerico come punto di paragone, a voi comunisti sarà sempre incomprensibile. Il confronto avviene sotto il segno delle reciproche caratterialità: tanto è intraprendente è deciso Odisseo, tanto è coraggioso e generoso il nostro novello "navigatore solitario", tenace e combattivo alla ricerca del PORTO. Una ricerca non facile considerato il percorso insidioso: le avventure, le tempeste, le invidie e contrapposizioni delle opposizioni, le creature mostruose o sovrannaturali che affollano il suo faticoso percorso, senza distoglierlo dal suo destino che è quello di vedere terminata la costruzione del PORTO, la creazione del mito, quel mito eterno che verrà sancito e scolpito nella storia della città e non solo. La progressiva costruzione del PORTO è ciò che farà di lui l'eroe moderno, cioè il mito dell'uomo moderno rispetto agli eroi dell'Iliade che esprimono soltanto pulsioni elementari, agitate dal fato e dagli dei, a loro volta proiezioni antropomorfiche di quelle pulsioni. L'Odissea è un tragitto durante il quale il PORTO viene costruito. Pezzo per pezzo, esperienza dopo esperienza, tentazione dopo tentazione, prova dopo prova. Il mito del PORTO è l'aurora della modernità. "Comunist soit qui mal y pense!"


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