Polemiche di "Fratelli d'Italia" su via Giorgio Almirante a Molfetta
MOLFETTA - Giuseppe Lopez, portavoce cittadino di Fratelli d’Italia An Molfetta in un comunicato apre una polemica su via Giorgio Almirante: «In occasione del 25 Aprile, ci dispiace constatare come militanti del circolo “Palestina Libera” di Rifondazione Comunista Molfetta e l’Altra Puglia, faranno partire una “discutibile” raccolta firme a sostegno di un eventuale cambio di denominazione di “Viale Giorgio Almirante”, in “Viale Giovanni e Tiberio Pansini”. A distanza di 70 anni, c’è chi ancora a Molfetta e più in generale nella nostra stupenda Italia, risulta essere animato da sentimenti ben lontani da una tanto auspicata pacificazione nazionale e dalla condivisione e diffusione di comuni sentimenti patriottici.
A distanza di 70 anni, è giunto finalmente il momento di mettere da parte le “divisioni”: il pieno "rispetto" delle diverse posizioni politiche, rappresenta il fondamento di una civile dialettica e di un confronto democratico, che non dovrà mai più degenerare in “scontro politico” tra menti “ottuse” e “chiuse”, nell’integralismo del loro credo.
Costruire una “grande” Molfetta, una “grande” Italia sarà possibile soltanto se si assumerà la piena consapevolezza che un grande Paese, si poggia sul sacrificio di uomini che qualunque sia stato il loro credo, hanno avuto un unico obiettivo, ovvero la Patria.
La strumentalizzazione “becera”, non dovrà più trovare spazio, se il 25 Aprile, vorrà essere festeggiato, come momento di celebrazione di principi inalienabili come quelli di libertà e democrazia. “Chi crede, nei valori per i quali ha combattuto in buonafede, fin dalla prima giovinezza, trasforma la propria fede in Azione, in capacità di Azione verso l’Avvenire” : in questa celebre massima di Giorgio Almirante, si condensa la volontà e la capacità, ampiamente dimostrata dallo storico segretario e leader del Movimento Sociale Italiano, di contribuire a fondare una Destra italiana, che ammettesse innanzitutto gli errori commessi, deducibili dalla propria “storia”, ma capace di proporsi con “normalità” e "modernità" nel quadro democratico.
L’Italia dei Moro, dei Berlinguer, degli Almirante, era un’Italia che meritava certamente più rispetto di quella attuale; era un’Italia di grandi uomini e grandi personalità politiche e sul loro ricordo, sui loro insegnamenti, soprattutto le giovani generazioni, potranno trarre quella forza e quelle idee, per credere in futuro migliore.
Viale Giorgio Almirante non si tocca!!!».