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Piscine, archiviato procedimento contro Sannicandro e gestione Coni
15 aprile 2006

Si è concluso con l'archiviazione il procedimento giudiziario della Procura di Trani per il quale sono stati indagati Elio Sannicandro (presidente regionale del Coni), Francesco Attolico (campione olimpico di pallanuoto) ed altri 5 collaboratori del Coni, noti esperti e tesserati della Federnuoto. Lo stesso PM dr. Antonio Savasta, dopo aver ascoltato l'ing. Elio Sannicandro e aver acquisito le memorie degli avvocati difensori, Gianfranco Grandaliano e Michele Laforgia, in data 9/2/06 ha richiesto l'archiviazione del procedimento. Il G.I.P. dr. Antonio Lovecchio ha accolto la richiesta di archiviazione (come la copia del decreto allegato a questo comunicato) con la seguente motivazione: «relativamente all'ipotesi di abuso di ufficio va rilevato che il reato è di evento – che si appalesa in un indebito profitto o in un danno – evento non apprezzabile in alcun modo atteso che il “profitto” è giustamente e debitamente riconosciuto in favore di atleti di fama nazionale ed internazionale mentre non danno ma vantaggi – ampiamente e pubblicamente riconosciuti – sono stati conseguiti dal Comune di Molfetta per l'affidamento della piscina al Coni. La qualità degli incaricati è tale da superare le presunte discrasie fra la lettera di conferimento d'incarico – che è atto privato e non pubblico – e le “mansioni” di rilevanza pubblica». Elio Sannicandro, nell'esprimere grande soddisfazione per il riconoscimento della correttezza del proprio operato in qualità di presidente del Coni regionale, tiene ad evidenziare come egli sia particolarmente attento a salvaguardare l'immagine e la reputazione del Coni quale massima Istituzione dello Sport italiano. Sport inteso come strumento educativo e portatore di valori etici che i dirigenti territoriali del Coni (volontari e non retribuiti) si impegnano a diffondere con grande dedizione e spirito di servizio nei confronti delle società sportive, degli enti locali e di tutti i cittadini. Fin dall'inizio delle indagini l'ing. Sannicandro aveva dichiarato che si trattava di “un equivoco” e tutto si sarebbe chiarito non appena fosse stata fornita la possibilità di offrire agli inquirenti la documentazione e le spiegazioni sull'attività svolta e sulla natura delle procedure adottate. Elio Sannicandro e tutto il Comitato regionale del Coni hanno manifestato rispetto e fiducia nell'operato della Magistratura, che ha potuto valutare con serenità e chiarezza i riscontri, le documentazioni e le motivazioni esposte dagli interessati. Si è così riscontrato che non danni bensì vantaggi ha prodotto l'operato del presidente e dei collaboratori del Coni – oltre a Francesco Attolico anche Mario Adda, Giacomo Annibaldis, Giancarlo Attolico, Marina Orecchio e Igor Zonno - nei confronti del Comune di Molfetta. Quindi non solo è stata riconosciuta la correttezza dell'operato del Coni, ma addirittura i Giudici hanno espresso giudizi positivi circa le attività svolte in favore della collettività. “Un particolare ringraziamento al sindaco di Bari, ai colleghi della Giunta e a tutti i consiglieri comunali di Bari per avermi confermato fiducia e stima nel difficile momento di tensione emotiva in cui mi sono ritrovato in seguito all'avviso di garanzia ricevuto – ha dichiarato il presidente regionale del Coni nonché assessore allo Sport del Comune di Bari, Sannicandro -. In particolare voglio ringraziare i consiglieri dell'opposizione che si sono astenuti da qualsiasi commento o speculazione politica nei confronti miei e dell'amministrazione di Bari. Analogo e sentito ringraziamento desidero esprimere nei confronti del Sindaco di Molfetta e dell'intera comunità molfettese che hanno espresso solidarietà, rispetto e piena fiducia per l'operato del Coni. Analoghi ringraziamenti vorrei manifestare in favore del Consiglio regionale del Coni, di tutti i presidenti delle federazioni sportive, delle centinaia di dirigenti sportivi pugliesi e dei molti colleghi di tutt'Italia che mi hanno voluto esprimere solidarietà e piena fiducia per l'impegno dedicato in favore dello sport”. Sannicandro ribadisce che il progetto di avviamento gestionale della piscina comunale di Molfetta ha rappresentato un esempio innovativo e importante di collaborazione istituzionale che ha determinato effetti positivi ed utilità, unanimemente riconosciuti, per la comunità pugliese, e in particolare “l'avviamento e messa a regime della piscina di Molfetta subito dopo la conclusione dei lavori di costruzione; la creazione di un modello gestionale etico, ispirato a principi di solidarietà, utilizzando metodologie di marketing sportivo e territoriale attraverso una gestione economicamente attiva che assicuri l'autofinanziamento e l'erogazione di fondamentali servizi sportivi, sociali, educativi e culturali; la formazione professionale di numerosi giovani (oltre 60) che hanno trovato opportunità di occupazione, alcuni in forma continuativa, altri in forma di collaborazione part time, ma soprattutto l'opportunità di crescita professionale ed umana in un attività di interesse pubblico con motivazioni stimolanti ed ispirate al lavoro di squadra”.
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