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Pinocchio burattino senza fili, musical di Bennato ad Andria
25 marzo 2004

ANDRIA – 24.3.2004 Un ritorno nella sua terra, nella sua Puglia, ad Andria: Alessandro Vigilante, il ventiduenne foggiano (di Torremaggiore) reduce dei successi di Saranno Famosi I edizione, è il protagonista di Pinocchio – Il burattino senza fili, il musical in scena ad Andria al Teatro Astra i prossimi domani giovedì 25 e venerdì 26 marzo. Un'opera ormai di successo, sulle musiche di Edoardo Bennato, coreografie di Claudio Ronda, scene e costumi Ivan Stefanutti, ispirandosi alle immagini del più noto illustratore delle avventure di Pinocchio, Benito Jacovitti. Un Pinocchio particolare quello che si presenta agli occhi del pubblico: il giovanissimo Alessandro Vigilante lo interpreta a passo di danza, tentando di ritrovare tutto ciò che in trasparenza appare da bambini mentre si leggeva il celebre romanzo di Collodi. Infatti, l'idea nuova di Claudio Ronda, che dirige qui la Fabula Saltica, sta nell'aver pensato di mettere in scena non il pinocchio con le sue solite scene, ambienti e personaggi, bensì le sue tracce nell'immaginario infantile: visioni brevi, slegate, quasi traboccanti dei fumetti di Jacovitti, sono state da lui poste in file in un grande gioco dell'oca proiettato sul fondale, dove ogni casella si illumina al procedere delle avventure e delle esperienze del burattino. E' una fiaba a pezzetti, interpretata da Alessandro Vigilante con la voce graffiante e le canzoni recitate di Edoardo Bennato. Una metafora della vita, che scorre secondo l'evolversi del caso, quando la sorte decide per te, e tu non puoi far altro che andare avanti e cercare di vivere al meglio: il Pinocchio di Claudio Ronda e Ivan Stefanutti non è un burattino capriccioso e ingrato, bensì un curioso folletto, quasi inconsapevole di essere il “protagonista della sua vita”, che impara sul campo i valori e meccanismi del mondo che lo circonda. Lo spettacolo è una girandola di personaggi-caricatura che riproducono danzando ciò che Bennato ha scritto in versi, satirici e irriverenti, nel 1977 nel suo “Burattino senza fili”, dove candidamente e ironicamente si è chiesto chi sono i buoni e chi i cattivi: Mangiafuoco- il potere, che ti lega con i suoi fili invisibili e ti governa a suo piacimento; il gatto e la volpe, i suoi servi, due impresari truffaldini ; la fata- l'istinto femminile, che il punto di riferimento nella confusione e nello sbandamento generale. Il coreografo Claudio Ronda va ancora più a fondo e ci spiega in poche battute il senso dell'opera. Claudio Ronda, com' è il Pinocchio “danzante”? “Intanto, il Pinocchio che mettiamo in scena è assolutamente fedele alla favola, una sorta di sintesi della versione di Collodi; è un adolescente che fa fatica a crescere, o perlomeno a crescere così come il mondo vuole che cresce. È un Pinocchio che rivendica la sua libertà, una mediazione tra il cessare di essere bambini e il dover di diventare adulti”. Com'è rileggere e reinterpretare con la mente adulta una favola che si è letta da bambini? “Pinocchio è un romanzo che si presta a più chiavi di lettura: smette di essere una fiaba per bambini cattivi,; permette ai più piccoli di riscoprire la divertente irriverenze e ingenuità del Burattino, ma serve anche agli adulti per imparare a “leggere il mondo”, come dice Collodi, a combattere contro la menzogna laddove è la menzogna a leggere il mondo. Ma serve anche per sorridere di tutti quei luoghi comuni a cui la vita ci costringe. E poi, per gli appassionati di Bennato (come me) è una ghiotta occasione per un flash-back ai tempi dell'adolescenza e della giovinezza”. Per questo ritorno in Puglia, in particolare ad Andria, vi fa piacere che il pubblico pugliese vi reclami così a gran voce? “La compagnia è felice per questo ritorno nella terra di Alessandro (il protagonista – n.d.r.): dopo il grande successo di pubblico al Teatro Piccinni di Bari, ci sentiamo onorati di ritornare per ben due tappe ad Andria. Speriamo solo che il pubblico ci rinnovi l'affetto che già ci ha fatto conoscere. Aspettiamo con ansia il prossimo 25 e 26 marzo, perché con ansia vogliamo presentarvi il nostro piccolo capolavoro”. Dunque, appuntamento al Teatro Astra il 25 e 26 marzo ad Andria. Prevendita presso il botteghino del Teatro: 20 euro, per adulti; 8 euro per bambini fino a 10 anni. Posto unico. Ore 21 inizio spettacolo. L'evento è organizzato dall'Associazione culturale di Andria Corte Sveva Onlus.
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