MOLFETTA – Il candidato sindaco dell’Udc a Molfetta, Pino Amato (foto), interviene nel dibattito politico con la proposta di modificare e rendere più trasparente il sito internet del Comune.
«In questo periodo tutti parlano. Ed è giustissimo. Tutti gli elettori sono prima di tutto cittadini. E, quindi, avendo a cuore la città ed il suo futuro esprimono pareri, opinioni, necessità e speranze – dice Pino Amato in un comunicato -.
Ed il web è la piattaforma più adatta per questo. Offre parità e pluralità, si presta alla logica del “momento” del qui ed ora, è rapida, veloce, accessibile e facilmente consultabile.
Ma resta il fatto che parlano tutti, proprio tutti.
Anche chi, nascondendosi dietro un nick ricercato e divertente approfitta della parità e pluralità distorcendola, corrompendola in “anonimato”, ossia la possibilità di postare commenti infamanti, non supportati da alcuna prova, offensivi ed inutili che lasciano il tempo che trovano, certo, ma che difficilmente il\\i suddetti cavalieri anonimi avrebbero il coraggio di ripetere mettendoci la faccia ed in pubblica piazza.
Ed il perché è semplice: costoro non utilizzano l’anonimato per loro tutela da minacce o intimidazioni, ma lo usano per tutelare la loro immagine, ossia possono dire qualsiasi cosa, emettere sentenze o giudizi ma a titolo totalmente gratuito. Privi di prove. E nessuno ne potrà richiedere mai, dato che sono, per l’appunto, anonimi.
Obiettivo Città si propone di utilizzare il web come piattaforma comunicativa, come esempio di partecipazione attiva e concreta, non snaturandolo ma esaltandolo, anzi esaltando le sue funzioni primarie.
La mia riflessione, poi, si è estesa sino al sito del Comune di Molfetta, e francamente l’ho trovato manchevole.
Per cui, tra i primissimi punti che mi propongo di attuare ci sarà quello di rinnovare e “legalizzare” il sito del Comune.
Dico legalizzare perché, come si vedrà, esso, così come costruito, contravviene ad alcune leggi o decreti legge per mancanze:
1) In ottemperanza alla Legge Stanca (legge n. 4 del 9 gennaio 2004) questo portale di comunicazione tra l’Amministrazione ed il cittadino sarà rifatto completamente pubblicando tutte le schede di servizio del Comune di Molfetta ed i primi servizi di e-government tra quelli implementabili in breve tempo per dare più servizi, facilmente accessibili, al cittadino su web.
2) Ottemperando ai dettami stabiliti dall’operazione Trasparenza promossa dal Ministero della Funzione Pubblica (legge n. 69 del 18 giugno 2009) occorrerà implementare il sito del Comune con nuovi servizi informativi a disposizione del cittadino: retribuzioni e curricula dei dirigenti del Comune (come da me precisato saranno scelti per competenza e non più con nomine clientelari), i dati relativi ai tassi di assenza e presenza del personale (così il cittadino possa valutare a pieno la competenza e la professionalità dei suoi amministratori), l'elenco dei consulenti e dei collaboratori (così che d’ora in poi sia reso trasparente il criterio per cui vengono assegnate, come da me già detto, le commissioni per le consulenze), il conto del personale e il codice disciplinare per i dipendenti (quest’ultimo per fa si che il cittadino sia informato e possa ammonire eventuali comportamenti scorretti).
3) Nuova sezione denominata Anagrafe degli Eletti, per consentire a cittadino consultazioni pratiche e rapide del procedere dell’Amministrazione.
4) Un nuovo spazio denominato Open Data.
5) In ottemperanza del DLgs 33/2013 e legge 190/2012 in merito alle misure "anti-corruzione” pubblicare una sezione denominata "Amministrazione trasparente: sovvenzioni, contributi, sussidi, vantaggi" in cui devono essere visionabili tutti (dico tutti) gli impegni di spesa assunti dal Comune, pena la nullità di tutte le liquidazioni.
Mi domando come mai a nessuno degli altri candidati Sindaco, che fanno della trasparenza e della centralità del cittadino uno dei punti principali della loro campagna elettorale sia mai venuto in mente di fornire trasparenza pratica al cittadino, di offrirli l’opportunità d’informarsi, di conoscere e di giudicare.
Forse che, non avendomi risposto circa la mia idea di impegnarsi a non fornire incarichi a gente precedentemente candidata, malgrado le belle parole e le ancor più belle promesse ci sia, in effetti, la volontà di perpetrare comportamenti clientelari vergognosi?»