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Piergiovanni (Socialisti): mi candido alla Provincia per rilanciare il turismo
15 marzo 2009

Dopo l'intervista a Nino Sallustio (candidato Collegio di Ponente del PD) continua il nostro giro di presentazione dei candidati alle prossime elezioni provinciali. Si tratta ancora di un esponente di centrosinistra, in considerazione del fatto che il PDL cittadino non ha ufficializzato alcuna candidatura, probabilmente perchè impegnato a sedare fibrillazioni interne. Abbiamo approfondito idee e programmi di Nicola Piergiovanni, candidato del Collegio di Ponente con il Partito Socialista (a Levante si candiderà l'avv. Francesco Azzollini, ndr), 42 anni, di ispirazione cattolica. Con un forte impegno nel sociale (in particolar modo nel settore turistico-alberghiero), da sempre vicino alle classi più deboli (giovani, anziani, disoccupati, extracomunitari), Piergiovanni non è nuovo a competizioni elettorali, con risultati complessivamente lusinghieri nonostante le dimensioni limitate del suo partito. Eletto per la prima volta come consigliere comunale il 7 giugno del 1998, Piergiovanni non nasconde, con una certa scaramanzia, la possibilità di essere eletto consigliere provinciale il 7 giugno 2009, data della prossima tornata elettorale. Cosa l'ha spinta, ancora una volta, a candidarsi per le prossime elezioni provinciali? «Sicuramente la volontà di offrire un grande contributo alla mia città da un'altra istituzione, che mi vedrebbe impegnato su altri importanti tematiche come la viabilità, le scuole e soprattutto il turismo. Ritengo che Molfetta sia molto indietro su quest'ultimo aspetto; sono necessari ingenti investimenti, affinché il turismo possa generare nuova economia e nuova occupazione. Ci sono importanti risorse artistiche, culturali e naturali che potremmo valorizzare, ma manca, a differenza di altri paesi, la capacità di programmare eventi, mostre, sagre. I miei primi impegni a sostegno della promozione turistica saranno l'apertura di un ufficio permanente per il turismo (attualmente inesistente) e creare delle sinergie tra le tre scuole presenti sul territorio con indirizzo turistico-alberghiero: il Tecnico Commerciale, il Professionale per il Commercio e il Professionale Alberghiero». Nei giorni scorsi si era discusso di una sua possibile candidatura con il PD, ed è nota la vicinanza del suo gruppo politico ai RED, associazione culturale fondata da Massimo D'Alema. Perché è saltato tutto? «È stato avviato un complesso percorso politico sia a livello nazionale, sia regionale (con la regia dell'assessore regionale Onofrio Introna), che ha come obiettivo il raggruppamento di diversi partiti della sinistra (Partito Socialista, Verdi, Sinistra Democratica, MpS di Vendola), con l'intento di superare la soglia di sbarramento del 4% previsto dalle elezioni Europee e dalle future elezioni Regionali. Molto probabilmente, già alle prossime elezioni provinciali (quindi anche la candidatura di Piergiovanni rientrerebbe in questa possibilità, ndr), ci presenteremo assieme con un unico simbolo. L'auspicio è che in futuro si vada verso un allargamento degli schemi partitici, che potrebbero prevedere anche una confluenza in un PD con maggiore propensione socialista a livello europeo; ma, attualmente, i tempi non sono ancora maturi». Qual è il suo giudizio sull'amministrazione provinciale uscente e sull'operato dei concittadini che ci hanno rappresentato in questi cinque anni? «Sicuramente il mio giudizio è positivo, ma ogni risultato è migliorabile, c'è necessita di raggiungere altri traguardi; mi auguro che in queste nuove sfide possa esserci anch'io, con l'impegno e la determinazione che mi contraddistinguono da sempre». Probabilmente, sulla base del disegno di riforma della Costituzione, che istituirà l'area metropolitana di Bari, questa sarà l'ultima consigliatura della Provincia. Quale sarà il suo impegno a sostegno della città di Molfetta? «È fondamentale che Molfetta si inserisca in tutti i flussi di finanziamenti che si attiveranno per la costituzione dell'Area Metropolitana, da cui la città potrà trarre giovamento. Essendo uno dei Comuni più grandi della Provincia, è necessario che Molfetta abbia un ruolo primario in tutti i tavoli di discussione, e non arrivi in ritardo come ormai ci ha abituato l'attuale Amministrazione Comunale. Negli ultimi anni la Giunta Azzollini ha prodotto poco e male, l'alternativa siamo noi che abbiamo sempre dimostrato una forte vicinanza alle necessità dei cittadini». Cosa dovrebbe fare il centro-sinistra per tornare a vincere in città? «A questa domanda secca rispondo con lo stesso tono: ritengo che Tommaso Minervini e Guglielmo Minervini debbano riprendere a parlare, a confrontarsi. Inoltre, il centro-sinistra deve tornare ad occuparsi dei problemi dei cittadini in prima linea, deve stare tra la gente e percepire le loro vere necessità; si fa ancora molta filosofia della politica, invece servirebbe più praticità».
Autore: Roberto Spadavecchia
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