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Piergiovanni candidato alla presidenza del consiglio comunale di Molfetta, i dubbi dei destroidi dell’amministrazione Minervini, che gli votarono contro
26 luglio 2017

MOLFETTA - In attesa della convocazione del consiglio comunale, il gruppo dei “traditori” di Azzollini, degli ex (?) esponenti politici di destra, oggi convertiti (?) al centrosinistra di Emiliano e confluiti nel ciambotto, si stanno interrogando su quale atteggiamento assumere al momento della votazione in aula del presidente del consiglio comunale.

Infatti, tutti ricordano come questi consiglieri - senza fede né bandiera, vista la facilità con cui si spostano a destra o sinistra opportunisticamente in base ai possibili vantaggi politici, per salire sempre sul carro del vincitore – abbiano votato una mozione di sfiducia a Piergiovanni, attuale candidato, motivata proprio dalla sua conduzione del consiglio comunale, che, invece, fu eccellente a differenza di quella del suo predecessore Ninnì Camporeale, oggi confluito nel ciambotto.

Ecco perché nella trattativa per la costituzione della giunta comunale, questo gruppo ha proposto di assegnare a Nicola Piergiovanni (foto) un assessorato di peso oppure la carica di vicesindaco. In questo modo si premia il suo successo elettorale e accontenta anche qualche amico del Pd, che ha subito l’ennesima sconfitta e non ha gradito il fatto che il Pd sia stato salvato da una sconfitta ancora più pesante, proprio dalla presenza di Piergiovanni e Facchini.

I giochi verranno allo scoperto nella prima riunione del consiglio comunale. Vedremo se ci sarà voto unanime oppure se prevarranno i primi distinguo.

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