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Piazza Minuto Pesce riaffiorano le vecchie volte e le pareti dell'antico convento
15 maggio 2010

Si pensava che i lavori di riqualificazione della piazza dovessero essere più celeri e senza intoppi, ma quando la storia, con i suoi reperti ci mette lo zampino, ecco che tutto si complica. Lo dimostra benissimo quanto è accaduto durante i lavori di riqualificazione di Piazza Minuto Pesce. Due ritrovamenti inaspettati e la scoperta delle antiche mura. Certo era prevedibile, ma con la storia non si scherza soprattutto quando ci si trova di fronte a qualcosa di inaspettato come due vani stracolmi di resti umani o di fronte alle antiche volte in muratura dell’antico chiostro, insomma sia reperti archeologici che vere e proprie bellezze architettoniche lasciateci in eredità dalla storia. Una storia venuta fuori per caso, mentre gli addetti ai lavori demolivano il vecchio intonaco per poi rimpiazzarlo o pavimentavano la piazza con le nuove pietre. Son venute fuori murature di un certo pregio che sarebbe stato un peccato ricoprire per chissà quanto altro tempo e resti umani appartenenti a chissà quali persone. Tutto questo ha portato alla fine ad un prolungamento dei tempi di consegna dei lavori e ad un inevitabile ritardo dettato dalla meticolosità con cui si è dovuto procedere per il recupero delle pareti e delle volte. «Ritengo, che si debba arrivare a fine giugno per la fine dei lavori, anche perché sono a buon punto - così ha commentato l’ing. Enzo Balducci, responsabile dell’ufficio tecnico comunale - non prevedevamo di trovare sovrastrutture di un certo pregio, le quali sono state messe completamente a nudo e questo ha decisamente allungato i tempi». T Ciò ha inevitabilmente fatto slittare l’inizio dei lavori di riqualificazione in piazza Gramsci, a levante della città, previsti per l’inizio di quest’anno, in concomitanza con la fine dei lavori di piazza Minuto Pesce. Dopo le scoperte fatte durante i lavori del mercato di via Cifariello si è dovuto variare anche il progetto iniziale redatto dall’arch. Orazio Lisena, che non è stato stravolto esteticamente, ma cambiato dal punto di vista strutturale. Si è dovuta trovare un’altra soluzione per non stravolgere almeno dal punto di vista estetico il progetto della barca centrale in pietra bianca. La struttura infatti non poteva avere delle solide basi, visto che l’area sottostante è quella occupata dai due vani sotterranei scoperti durante i lavori. Si è dovuto anche variare il corso della linea fognaria che prima proveniva da Piazza delle Erbe, attraversava interamente il mercato e giungeva poi in Via Cifariello. Ora, con il nuovo percorso si è dovuto deviare il tronco proveniente da Piazza delle Erbe e crearne un altro esclusivamente per il mercato che arriva in via Cifariello. Ora si pensa però solo alla fine dei lavori per restituire ai molfettesi un mercato di tutto rispetto con un pizzico di storia racchiuso nelle sue vecchie mura, portate nuovamente alla luce.

Autore: Giovanni Angione
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