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Pesante sconfitta casalinga per l'Hockey Club Molfetta, battuto 10-3 dalla capolista Lodi Prova di cuore dei ragazzi di mister Poli, arresisi alla superiorità degli avversari solo a 10 minuti dal termine
08 dicembre 2011

MOLFETTA - Il risultato finale può dare sicuramente l'impressione di una evidente "Caporetto" per gli uomini del presidente de Palma, data l'entità della sconfitta: ma chi mercoledì sera ha assistito al match tra Molfetta e Lodi, potrà senza ombra di dubbio smentirla. L'Hockey Club, reduce dalle fatiche del derby dello scorso sabato, ha tenuto il risultato in bilico per buona parte del match, ed è stato costretto ad abdicare solo ad una decina di minuti dal termine, quando gli uomini di Pino Marzella, forti di una panchina stratosferica e di una conseguente migliore tenuta atletica, hanno preso il largo, conquistando una vittoria comunque giusta e meritata, ma forse troppo abbondante nei numeri, per quanto si è visto in pista.

Il quintetto iniziale proposto da mister Poli vede Ortega tra i pali, Tamborindegui, Spadavecchia, Squeo ed il capitano Cirilli in pista. Marzella risponde con Losi, Antezza, Romero, Montigel e Platero. Pronti via, a sorpresa, è proprio il Molfetta a passare: Cirilli inventa un assist perfetto per Squeo, che si allarga battendo Losi a porta sguarnita. Il Molfetta prende coraggio, e ci riprova con Spadavecchia, ma la conclusione è debole e viene respinta agevolmente dal portiere Lodigiano. Al 3' però, il Lodi riprende il match con il gol del pareggio firmato da Antezza. Gli uomini di Poli credono nei propri mezzi, e provano in tutti i modi ad impensierire Losi, ma il risultato non cambierà fino al 12', quando Festa porterà in vantaggio il Lodi, con una potente conclusione che toglie la ragnatela dal 7 alla destra di Fermin Ortega. Sembra di assistere ad un divertente batti e ribatti, in stile ping pong. Dopo un minuto infatti, sul rilancio di Ortega, il capitano Cirilli prende palla, si invola sulla trequarti alla sinistra di Losi, e lo trafigge con un siluro imprendibile. Molfetta si riporta sul 2-2. Le trame di gioco del Lodi, imposte da mister Marzella, sono asfissianti, e il pressing alto a uomo sui giocatori biancorossi, impedisce spesso a questi ultimi di trovare conclusioni interessanti. Al 17' però, Squeo, riesce a districarsi tra le maglie giallorosse, arrivando a pochi metri dalla porta difesa da Losi, ma viene spinto e cade proprio al momento della conclusione: per gli arbitri è tutto regolare. Nei minuti successivi, il Lodi firma due reti in rapida successione, prima con Festa e poi con Romero. Un 1-2 impressionante, figlio della classe sopraffina dei due forti pattinatori giallorossi. Ma l'Hockey Club non si arrende, e cerca di riprendere il risultato con una conclusione di Cirilli, che finisce fuori di poco. Al 21' viene decretato un rigore per Molfetta: alla battuta Squeo, che prova a riproporre il suo cavallo di battaglia visto già contro Seregno. Pallina fuori, sul rimbalzo dalla balaustra gancio e tiro, ma Losi è pronto e  non si fa ipnotizzare dal gesto tecnico dello "squalo", annullando così una ghiotta occasione. Risultato che quindi non cambierà fino al duplice fischio che decreta la fine del primo tempo.
Alla ripresa i cinque uomini in pista nelle fila biancorosse non cambiano. Il Lodi propone invece Losi, Bresciani, Romero, Festa e Platero. Al 3' Festa si rende colpevole di uno sgambetto ai danni di Cirilli, sanzionato col blu dagli arbitri Davoli e Barbarisi. Sul tiro di prima c'è Tamborindegui, che dopo svariati ganci, mette a sedere Losi, battendolo con una conclusione ravvicinata. Lodi 4- Molfetta 3. L'Hockey Club dimostra di esserci, e di non subire alcun tipo di sudditanza nei confronti della corazzata Lodi. E' uno dei momenti migliori della partita dei ragazzi di mister Poli, che spingono molto, ma il pressing alto dei giallorossi non è assolutamente facile da affrontare, soprattutto non avendo a disposizione molti cambi e giocando a livelli troppo alti per tutto il match. Al 33' circa, Cirilli vede esibirsi un cartellino blu per presunte proteste. Il Lodi prova in tutti i modi ad approfittare del conseguente "power play", ma non riuscirà a passare, grazie anche ad un Ortega in grado di chiudere tutti i varchi possibili agli avanti giallorossi. Al rientro del capitano, l'Hockey Club è ancora sotto di una rete, ma la voglia di provare l'aggancio è tanta: un'azione ben orchestrata tra i "tre tenori" molfettesi, Spadavecchia, Cirilli e Squeo, porta quest'ultimo alla conclusione a rete, ma Losi risponde presente. Col passare del tempo la lucidità inizia a venire meno tra le fila biancorosse, e la stanchezza inizia a prendere il sopravvento, agevolando la freschezza degli avversari, forti di cambi continui tra giocatori della stessa caratura tecnica. Al 42', a soli 8 minuti dal termine, il Lodi inizia a prendere il largo, prima con Antezza, che dopo numerosi tentativi riesce a trovare il gol a porta sguarnita, e poi, dopo due minuti, con Romero, che approfitta di una distrazione della difesa molfettese. Lodi 6- Molfetta 3. E' in questi 5 minuti finali che si concretizza il definitivo allungo del Lodi, che mette a segno ancora 4 reti ad opera di Platero, Antezza, Festa e Romero. Da segnalare nel finale, l'esordio in campionato di Maurizio Sinisi, non ancora al top della condizione, ma già apparso volenteroso di dare una grossa mano alla causa biancorossa.
Come previsto alla vigilia, non ci si aspettava di riuscire a portare punti a casa contro la corazzata Lodi, in grado di inanellare ben 8 vittorie su 8 partite in campionato. Ma quanto meno di riuscire a tenergli testa e a dimostrare che, nonostante la classifica e la situazione societaria difficile, nessuno da queste parti ha voglia di gettare la spugna. Un grosso plauso va fatto a questi ragazzi e al loro allenatore, che con orgoglio ed autorità stanno dimostrando un grosso attaccamento alla maglia, nonostante le numerose difficoltà date da una panchina troppo corta, che non permette una giusta rotazione delle pedine in campo. E' su quello che la società del presidente de Palma sta cercando di lavorare, con la speranza di riuscire ad affiancarsi a nuove realtà imprenditoriali importanti che, dopo la SCEAP srl, possano dare nuova linfa vitale ai progetti futuri di questa gloriosa squadra.


 

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