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Per Paola, campagna di comunicazione efficace: un'impresa collettiva vincente
15 giugno 2013

social media non ti faranno mai vincere una campagna, ma senza social media non puoi vincere una campagna. Permettetemi di cominciare da questa citazione di Beth Becker, consulente per i social media di importanti campagne politiche statunitensi, per raccontare gli ultimi cinque mesi in cui ho dato voce alla pagina facebook Molfetta con Paola. E’ stata anche questa una impresa collettiva dove la prima voce era quella di Paola Natalicchio che ha firmato tutti i suoi post ma che, per ovvie ragioni legate ai suoi impegni, abbiamo gestito con tutto lo straordinario staff di cui mi onoro di far parte e di cui vi dirò. E permettetemi un’altra precisazione/citazione per non prenderci troppo sul serio. Senza Paola Natalicchio non saremmo arrivati così lontano, il merito è tutto suo perché come insegna il mio amico Dino Amenduni, responsabile dei nuovi media e consulente per la comunicazione politica di Proforma, “il candidato è sempre più importante dei comunicatori; la politica viene sempre prima della comunicazione; la credibilità di un candidato non si può creare artificialmente in pochi mesi solo attraverso la comunicazione, neanche attraverso la migliore campagna possibile; il contenuto è sempre più importante delle tecniche di comunicazione dello stesso”. Per rendere più oggettiva questa analisi citerò i numeri che esprimono la vittoria anche sul piano comunicativo di Paola Natalicchio. Facebook E’ stato il vero motore di lancio di questa campagna elettorale. La pagina Molfetta con Paola è stata aperta il 26 febbraio e ha fatto registrare numeri da record. 661 post pubblicati, una media di oltre 5 post al giorno, tra aggiornamenti di stato, infografiche, fotografie e album. Una scelta precisa quella dell’apertura di una pagina pubblica, piuttosto che un profilo privato attraverso il quale chiedere amicizie e far aumentare velocemente il numero di contatti, per creare una comunità e una polarizzazione di utenti realmente interessati a quei contenuti che poi potessero condividerli a loro volta in modo convinto e che non restituissero commenti negativi. Tanto che nessun commento è stato cancellato e nessun utente bannato dalla pagina. Una scelta che ha premiato considerando che il 31 maggio già era stata superata la soglia dei 1.100 contatti con un PTAT, ovvero quelle che facebook indica come persone che ne parlano di 2.150. Questo dato nasce dalla somma delle persone che cliccano “mi piace”, che postano sulla pagina, che commentano, che menzionano una pagina in un post, che condividono contenuti e il fatto che sia più alto del numero dei like significa che c’è una grande attenzione e circolazione dei contenuti. La pagina è poi esplosa nelle settimane dei ballottaggi superando i 2.000 contatti e nella settimana dell’elezione le 3.500 persone che ne parlano. Twitter e il sito internet Twitter è un social media ancora poco utilizzato a Molfetta. Abbiamo tuttavia aperto un profilo anche qui, collegato con la pagina facebook, che ha fatto registrare 140 follower. Pochi ma buoni. E’ stato utile soprattutto per restare in contatto con i molfettesi che vivono fuori, a Roma, Milano, Bologna e in tal modo vicino a quella comunità “boomerang” che è stata parte attiva di questa campagna elettorale. Anche grazie alle dirette scritte delle prime uscite pubbliche dell’8 marzo all’ospedaletto dei crociati e della presentazione del programma a corso Umberto. Le dirette sono servite per far arrivare in tempo reale le parole di Paola e generare discussioni, e sono rientrate anche in due Storify che con i twitt e le foto hanno raccontato integralmente gli incontri in attesa del sito internet e prima delle cronache giornalistiche. Il sito internet www.paolanatalicchiosindaco.it è stato poi fondamentale ed è stato attivato unicamente da Paola Natalicchio, e collegato a una applicazione per cellulari Android. Realizzato in modo professionale da Marco Capodimonti in tempi record è stato il contenitore che ha raccolto tutto quanto è stato prodotto, considerando che su facebook è difficile andare indietro nella timeline e che il programma aveva bisogno di un luogo di condivisione fissa. Cosa che gli altri candidati hanno ritenuto, ai tempi di facebook, erroneamente superfluo e che ha fatto registrare fino a 20.570 accessi. Gli eventi Hanno segnato il passo della campagna elettorale con un livello di partecipazione e coinvolgimento trascinante e crescente: dalle otre 300 persone che hanno affollato la presentazione all’Ospedaletto dei crociati, alle oltre 3.000 della festa prima del voto in piazza Paradiso. Una costante certezza è stata la capacità organizzativa di Lino Renna, coordinatore della campagna, che ne ha curato la singola organizzazione. Anche qui numeri. 30 eventi in 100 giorni, un evento ogni tre che hanno avuto il merito di far prefigurare già la nuova Molfetta prevista nel programma elettorale: una città attiva, inclusiva, vivace, antifascista, attenta alla sostenibilità, alle arti, alla cultura. Le location hanno toccato tutta la città dai capannoni della zona industriale alle periferie urbane, fino al concerto itinerante di giovedì 6 giugno, e coinvolto tutti i target dai bambini con i ludobus alle presentazioni di libri e documentari, dal dog park alle passeggiate in bicicletta, dai cortei ai classici comizi. Uno sforzo reso possibile dal generoso contributo dei volontari e dall’organizzazione di un service creato internamente che ha affiancato la maggior parte degli eventi a costo zero. I simboli e la grafica Non c’è stato un simbolo ricorrente. 200 cactus, 1.000 spillette, 1.000 shopper, 1.000 braccialetti, 2.000 bustine di zucchero per i caffè con Paola (oltre 100 negli ultimi 40 giorni, tutti ospitati in case private con il coordinamento di Annalia Solimini), 500 girandole colorate per l’evento di chiusura del primo turno a banchina seminario. E’ stato questo l’universo dei simboli attivato durante la campagna elettorale. Tutti offerti con contributo libero ai partecipanti agli eventi. In tal modo è stato possibile ripagarne la realizzazione e mettere da parte un fondo cassa che si è arricchito degli altri contributi raccolti con creatività e pervicacia da Onofrio Mastrandrea, fundraiser della campagna. Ogni evento è stato accompagnato da una colonna sonora scelta tra le canzoni indicate dai cittadini attraverso facebook e un pezzo, “Tocca a noi”, appositamente composto da Federico Ancona e Giovannangelo de Gennaro che aprivano ogni appuntamento. Fino al tormentone “Ti porto via con me” di Lorenzo Jovanotti cantato a squarciagola negli eventi di chiusura e durante i festeggiamenti. E poi la grafica e l’immagine coordinata della campagna. Patrizia Nappi è stata la geniale direttrice creativa. Gli slogan, le scelte cromatiche, i font, i formati di stampa dei materiali sono merito suo e hanno fatto la differenza anche sull’impatto comunicativo dei messaggi sulle plance elettorali. Apposite campagne sono state realizzate per il web con 100 elaborazioni grafiche in 100 giorni. A cui vanno aggiunti i manifesti, i volantini, i santini, le cartoline e ogni altro materiale mandato in stampa ruotando 4 diverse tipografie. YouTube, foto e stampa Paola è rientrata da Roma a gennaio, le prime assemblee per designare la sua candidatura si sono svolte a febbraio e già lì abbiamo ripreso e pubblicato su youtube tutti i suoi interventi. I cittadini hanno imparato a conoscere la sua determinazione negli svariati incontri pubblici e le sue capacità anche attraverso la rete. Chi non partecipava o chi c’era e aveva voglia di condividere i video ha avuto modo di far conoscere Paola alla città. Alla fine il canale Molfetta con Paola ha registrato 20.419 visualizzazioni, 43 video caricati, 38 dei quali autoprodotti. Gli spot ufficiali sono stati invece affidati alla creatività e al talento dei ragazzi di Camera a Sud, che hanno fatto dimenticare i tradizionali spot elettorali con il candidato, il duomo, il mare, il centro storico. L’immaginario della narrazione è stato completato dalle foto: Ben 983 quelle selezionate e caricate su facebook, quasi tutte amatoriali realizzate da soggetti diversi (grazie soprattutto a Luciano, Rossella, Domenico) ma tutte in grado di comunicare il senso della partecipazione e dell’interesse che le iniziative stavano raccogliendo in città. E in ultimo, ma non per importanza la comunicazione con la stampa. Giulio Calvani, è stato l’addetto stampa che volontariamente come tutti, ha offerto la sua professionalità per coprire tutti gli eventi e gli appuntamenti con oltre 40 comunicati. Del caso Molfetta, pur non essendo un Comune capoluogo, si sono occupate oltre alla Gazzetta del Mezzogiorno anche testate giornalistiche regionali come Repubblica e il Corriere del Mezzogiorno. Non si possono quantificare le email e le ore di lavoro. I 5 kg persi in 100 giorni forse anche in questo caso sono il miglior dato riassuntivo. E in fondo l’unica cosa persa durante questa campagna elettorale.

Autore: Michele de Sanctis
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