Passi carrabili, abolita la Tosap
Nuova normativa per le concessioni
Novità per i passi carrabili. Il Consiglio comunale ha recentemente deliberato la non applicazione, su di essi, della Tosap (la tassa per l’occupazione di suoli pubblici). Si semplifica, quindi, il regime fiscale al solo canone comunale annuo pari a 100000 lire per ogni metro di lunghezza.
Per le tasche di coloro che faranno richiesta di concessione, la novità del superamento del doppio tributo (canone+Tosap) in vigore finora, si tradurrà in un risparmio fiscale rispetto all’anno precedente.
Ma le novità per quelli che l’assessore al Patrimonio, Nino Sallustio, definisce “bene collettivo” - ricordando come il proliferarsi di passi carrabili in città sia causa di alcuni disagi in termini di parcheggio - non si limitano al fronte fiscale. “Si tratta di un settore che non ha mai avuto una regolamentazione precisa e seria” ricorda lo stesso Sallustio. E’ già pronto, allora, il nuovo Regolamento comunale che disciplinerà le modalità di concessione. E anche in questo caso, non mancano importanti sorprese.
Per i passi carrabili concessi in passato, a partire dal 1950 in poi, bisognerà obbligatoriamente presentare una nuova domanda al Comune (per gli altri è prevista una sorta di sanatoria); tale richiesta sarà valutata non più dalla commissione edilizia, ma più semplicemente mediante un “parere” dell’ufficio tecnico comunale e del comando dei vigili urbani (con tempi più ristretti). Previste sanzioni per chi non sarà provvisto del bollo.
Importanti sono, inoltre, i nuovi criteri di ammissibilità previsti: per ogni isolato non ci potrà essere più di un passo carrabile a meno di 20 metri di distanza l’uno dall’altro e in più bisognerà rispettare le distanze dal ciglio della strada previste dal codice.
Insomma, è finita l’era dei passi carrabili selvaggi.
Cosimo de Gioia