Pasquale Tempesta acclamato presidente dei giornalisti pensionati
Il collega dott. Pasquale Tempesta è stato acclamato, con voto unanime dei soci riuniti in assemblea, presidente onorario dei giornalisti pensionati pugliesi dell’UNGP aderente alla Federazione nazionale della Stampa. Essendo stato fra i promotori al Congresso di Riccione, negli anni ’90, del rilancio dell’attività dell’Unione, ha rappresentato sin d’allora la nostra Regione nel Consiglio nazionale come presidente del Gruppo pugliese. Va sottolineato che neppure nel giorno delle sue irrevocabili dimissioni egli abbia tradito il suo stile di pacato, funzionale e ascoltato armonizzatore delle idee, da lui comunque “accettate - ha detto - come indispensabili alla vitalità e alla crescita di un sindacato di base come il nostro”. Ha garbatamente rifi utato l’invito dei colleghi a ripensarci, ha gradito il ringraziamento rivoltogli dal collega Paolo Aquaro, consigliere e componente dell’esecutivo nazionale dell’UNGP, che, da coordinatore dell’assemblea ha “ringraziato il gentiluomo di sempre”, dando corpo alle parole con la proposta - accolta da unanime e sentito applauso - di nominarlo presidente onorario del Gruppo pugliese, si è signorilmente commosso ed è uscito di scena impegnandosi “a rimanere, per quanto mi consentano gli impegni familiari, un attivo associato dell’Unione nazionale giornalisti pensionati”. Questo nuovo riconoscimento premia l’impegno del collega Tempesta per gli oltre sessant’anni di attività in campo giornalistico e particolarmente negli organismi istituzionali e sindacali della categoria: è stato infatti per ben 27 anni consigliere nazionale dell’Ordine, ed ha fatto parte sia del Consiglio dell’Associazione interregionale della Stampa di Puglia e Basilicata sia di quella regionale pugliese. E’ stato inoltre commissario governativo per la istituzione dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata. Per i suoi meriti professionali e sociali è stato insignito con Decreti del Capo dello Stato dell’alta onorifi cenza di Grande Uffi ciale della Repubblica italiana, e della Stella al merito del Lavoro.