Parrocchia S. Bernardino la passione di Cristo meditata dai ragazzi di Azione Cattolica
«Una storia di mani». È questo il titolo dell’azione sacra realizzata dai ragazzi dell’Azione Cattolica della parrocchia san Bernardino, che hanno meditato i momenti salienti della Passione di Gesù Cristo con poesia e musica, immagini, mimo e suoni. L’atto iniziale dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme è seguito dal tradimento di Giuda Iscariota che, secondo il Nuovo Testamento, lo ha tradito per trenta denari attraverso il gesto di un bacio e che lo ha portato alla condanna dinanzi al Procuratore Romano Ponzio Pilato. A seguire, il momento toccante della flagellazione, culminato nella condanna a morte di Gesù, attraverso la ricostruzione della toccante scena della crocifissione del Cristo Signore. La rappresentazione, curata nei minimi particolari e realizzata attraverso un adattamento scenico di Antonietta Cozzoli, docente di conservatorio, ha visto impegnati i ragazzi in una profonda e toccante recitazione che ha del tutto rapito e coinvolto i presenti. Gesti, espressioni del volto, movimenti sono stati accompagnati da due voci fuori campo che hanno raccontato una storia fatta di sofferenza e di tanta umanità (testi di Antonio Bello, Angelo Comasrti e Primo Mazzolari). La riproduzione del dolore di Gesù e della sua crocifissione volge lo sguardo all’oggi, ai drammi vissuti dall’umanità. È un modo per far riflettere sulla falsa libertà che oggi affligge l’uomo e che lo uccide. Oggi la passione rivive nell’anima e nel corpo delle persone senza volto, di chi è ai margini della vita e di chi vive l’esilio dell’abbandono. L’applauso fragoroso dei presenti e le parole di ringraziamento e stima del parroco don Pasquale Rubini, hanno decretato il successo della rappresentazione. Anche il vescovo, mons. Luigi Martella, complimentandosi con l’ideatrice dello spettacolo per il suo estro artistico, si è poi congratulato con i ragazzi per il lavoro svolto e per la possibilità che celebrazioni di questo tipo offrono in preparazione alla Pasqua. Anche quest’anno si è ripetuta la tradizionale rappresentazione della Passione di Cristo al Calvario, realizzata dai ragazzi più piccoli della parrocchia in occasione della Domenica delle Palme (oltre 400 visitatori). Un momento di preghiera, riflessione e crescita per gli stessi ragazzi, ma anche di valorizzazione del Calvario, oggetto di abbandono culturale, incuria e atti vandalici (l’ultimo denunciato e documentato proprio da Quindici). Anzi, sono gli stessi ragazzi della parrocchia che in più occasioni agevolano la tutela e la fruizione del monumento: ad esempio, in occasione della rappresentazione sacra non solo l’area è stata ripulita dalle erbacce e dai rifiuti, ma sono state eliminate le scritte che deturpavano la struttura e la facciata retrostante della chiesa. Questi due eventi hanno dipinto la fase finale del cammino quaresimale, con le tappe dolorose e drammatiche della Passione e della Croce, che sfoceranno dopo il silenzio del Sabato Santo nell’esplosione gioiosa della Pasqua.