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Parco di Ponente, una lettrice scrive a Quindici per denunciare il degrado
12 maggio 2009

MOLFETTA - La lettrice di “Quindici” Lucia M. ci scrive per denunciare la situazione del Parco di Ponente, dopo l'articolo pubblicato una settimana fa. Ecco il testo della lettera inviataci oggi: «Gent.mo Direttore Le scrive la sig.ra Lucia M. in riferimento all'articolo da voi pubblicato una settimana fa sugli atti vandalici del Parco di Ponente dove il 16 Maggio ci sarà il concerto del cantante Ron e cioè tra pochi giorni. Dopo quella denuncia ero curiosa di visitare il parco che anni fa frequentavo assiduamente poiché, lavorando come baby sitter, portavo spesso nelle giornate primaverili i bambini al Parco di Ponente dove trovavo tante persone che respiravano aria pura e tanti bambini che giocavano allegramente sulle altalene e sugli altri giochi. Per noi era un momento di incontro e di rilassamento. Qualche giorno fa mi sono avventurata con mio figlio nel suddetto parco e ho notato subito qualcosa di strano: c'erano erbacce alte dappertutto, cestini porta rifiuti divelti, porte in legno per terra tra l'erba, pochissima gente e un gruppetto misto di ragazzi e ragazze di diversa età che avevano occupato una panchina. Poiché il bambino doveva andare in bagno quando ho chiesto al custode dove fosse questi dispiaciuto mi ha detto che era stato distrutto e mi ha invitato ad osservare lo scempio. Mi sono affacciata all'ingresso dei locali dove prima c'erano il bagno,gli spogliatoi e le docce: sembrava ci fosse stato un terremoto devastante. Non esistevano più le porte, le finestre, gli arredi e diversi mattoni erano stati staccati. Si sentiva inoltre un cattivo odore poiché gli animali e anche qualche imbecille entrano e fanno i loro bisogni per terra. Il custode mi ha silenziosamente confidato che gli autori di quel disastro erano proprio alcuni di quei ragazzi presenti nel gruppetto e notati da me quando sono entrata nel parco. Lo stesso custode mi ha riferito che gli stessi “BARBARI” avevano devastato i camerini dell'anfiteatro e avevano bruciato un albero. Sarebbe bastata una porta in ferro, un paio di telecamere e una sorveglianza più assidua per evitare uno sfacelo così grave. La cosa più assurda è che questi piccoli delinquenti al servizio di qualche maggiorenne presente nel gruppetto, continuano a stazionare nel parco come se nulla fosse accaduto e continuano a staccare dal muro i pochi mattoni rimasti. E' mai possibile che un polmone verde che tutti ci invidiano non debba essere tutelato? E' mai possibile che questi delinquenti che continuano a frequentare il parco debbano farla sempre franca? Perché non si fanno pagare i danni ai loro genitori? Quale immagine daremo ai numerosi spettatori che da sabato saranno presenti ai numerosi concerti estivi? Gent.mo direttore le chiedo cortesemente di documentare lo scempio denunciato con un servizio fotografico e un articolo sul Suo giornale. Le chiedo inoltre di sensibilizzare il Sindaco e i suoi collaboratori, il Comandante dei Carabinieri e dei Vigili Urbani per risolvere definitivamente il problema. Il Parco di Ponente è un bene di tutti e va tutelato».
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