Parcheggio selvaggio a Molfetta e l'assenza di regole
MOLFETTA - L'assenza di regole nella città, è diventata una… regola. Il bisticcio di parole serve a far comprendere come il cattivo esempio che viene dall'alto, si ripercuota poi sull'educazione (o meglio la maleducazione) dei cittadini, a cominciare dai rifiuti per finire ai parcheggi.
A Molfetta ognuno è libero di lasciare l'auto dove gli pare e come gli pare. E' vero, gli spazi per la sosta sono pochi, ma approfittare della mancanza di vigilanza per fare i furbi, non vuol dire essere nel giusto.
Da qualche tempo è diffuso l'andazzo di parcheggiare le vetture negli spazi di sosta a pagamento, lasciando in funzione l'sos lampeggiante per non pagare il grattino. Così chi vuol parcheggiare, pagando regolarmente, non trova posto per colpa del solito furbo, che nessuno sanziona.
Cosa fanno gli ausiliari della sosta? Ignorano. Cosa fanno i vigili urbani? Sono assenti perché questo è un servizio demandato agli ausiliari. E le regole? A Molfetta ognuno se le fa per proprio conto.
In questi casi la furbizia andrebbe sanzionata pesantemente, non con il doppio grattino, ma con una vera multa per far comprendere al furbo di turno che non solo sta violando una norma, ma che manca di rispetto anche a chi magari ha una necessità urgente di parcheggiare. Il malcapitato non solo non trova posto, ma lo trova occupato da chi non paga nemmeno il grattino.
E che dire delle moto in sosta nello spazio delle auto? Anche queste ovviamente senza grattino e spesso parcheggiate in modo tale da occupare lo spazio di una vettura. E gli ausiliari che fanno? Passano e tollerano. Anche in questo caso il proprietario della moto andrebbe sanzionato con una multa.
Il problema dei parcheggi a Molfetta è da sempre drammatico e da sempre insoluto. Si è parlato per anni di parcheggi sotterranei in vari punti della città, ma non ne è stato realizzato nemmeno uno. Quindici aveva suggerito anche l'idea di un bus navetta, come avviene a Bari, ma la cosa è rimasta inascoltata, perché avrebbe comportato delle regole e la deregulation impera in una città dove l'amministrazione comunale governa senza rispettare le regole, vedi i casi eclatanti dell'assenza delle donne in giunta e dello spostamento della caserma della capitaneria.
L'assessore interessato cosa risponde? Tace anch'egli, parlare significa rischiare la poltrona e quindi meglio essere tutti allineati e coperti, dimissionari e riconfermati. Le cose, come dice il Berlusca, si aggiustano da sole. E' la nuova filosofia di governo: vivi e lascia vivere e… prendi voti. I rompiballe non fanno consenso.
Ma la legge e le regole? Che vuoi che siano queste sciocchezze di fronte al “sogno” di un mega porto commerciale che ci farà diventare tutti ricchi e contenti?
E il gregge pascola...