Parcheggi, le strisce blu sono fuorilegge anche a Molfetta
Strisce blu fuorilegge a Molfetta. In seguito al grande polverone che i cittadini romani hanno sollevato nella capitale a causa dell'elevatissimo numero di aree adibite per il parcheggio a pagamento, tutta la penisola si è interessata al problema. La giunta comunale di Molfetta e in particolare l'assessore Mimmo Corrieri, sta lavorando ad un nuovo progetto per ridisegnare la zona blu nella città. La configurazione che adesso assume, e che risale al tempo dell'amministrazione di Guglielmo Minervini, presenta un errore rilevante. “E' illegittima e non è assolutamente conforme al codice della strada - dichiara l'assessore -. Mi sono battuto contro l'approvazione di questo progetto sin dall'inizio, ma con esito del tutto negativo”. Infatti l'art. 7 comma 8 del codice della strada sottolinea chiaramente l'obbligo di riservare “su una stessa area o su un'altra parte nelle immediate vicinanze” una adeguata zona destinata a parcheggio gratuito, più nota come zona a “strisce bianche”, con eccezione delle aree pedonali, delle zone a traffico limitato e delle cosiddette “Zpru” (zone di particolare rilevanza urbanistica). E' nell'identificazione di queste ultime che si è commessa una grave inesattezza, poiché la superficie dedicata alla sosta a pagamento non si estende solo in prossimità di monumenti, cinema o edifici di pregio storico e artistico, ma a tutto il centro cittadino senza alcuna riserva per i posteggi gratuiti, come indicato dalla legge. L'assessore Corrieri sostiene che “non si può considerare il Viale Pio XI una zona nelle immediate vicinanze di via F. Cavallotti”. L'obiettivo che l'amministrazione comunale si propone è quello di modificare la struttura dell'«area blu» al suo interno adibendo un versante della carreggiata alla sosta gratuita. Non è stato, però, puntualizzato se, a seguito di questa “ri-forma”, ci sarà un ampliamento dell'area a pagamento nel centro della città, per ora compresa tra via Margherita e via Baccarini includendo P.zza Garibaldi e C.so Dante, così che gli introiti derivanti dal pagamento del famigerato “grattino” continuino ad entrare nelle casse comunali. Espansione alquanto contestabile che renderebbe la “ricerca del parcheggio” ancora più estenuante. Bisogna attendere, però, sino alla fine del mese di settembre per la presentazione del disegno alla giunta comunale e per ulteriori chiarimenti sulle dinamiche di questo cambiamento. “Per la realizzazione del progetto ci vorranno solo alcuni mesi”, assicura l'assessore. Ma tra parchi pronti da anni non ancora aperti, strade pienissime di buche mai coperte, nonostante le innumerevoli segnalazioni e montagne di rifiuti che attendono di essere rimosse, la fiducia dei cittadini nei veloci tempi di realizzazione delle proposte è davvero scarsa. Non è mai troppo tardi, comunque, per essere stupiti.
Autore: Serenella d'Ingeo