Paola Natalicchio, orgogliosa di aver impedito a Salvini di essere il primo degli eletti
Essere riuscita a impedire che Matteo Salvini fosse il primo degli eletti nella nostra Molfetta mi riempie di orgoglio. E questo è stato possibile grazie ai 1.447 elettori ed elettrici che mi hanno rinnovato la loro fiducia con il voto di preferenza. A loro va il mio ringraziamento più sincero. Anche se non abbiamo superato il quorum nazionale, cercherò di rendere utile, utilissima questa scelta continuando con il mio impegno in consiglio comunale in modo ancora più intenso di prima e continuando a fare politica sul territorio. Questo il commento a caldo al termine degli scrutini, di Paola Natalicchio, ex sindaco e consigliera comunale, candidata alle elezioni europee nella lista La Sinistra. «Il risultato della lista a Molfetta è stato incredibile: 12,09%. E il risultato personale mi onora moltissimo: essere risultata prima degli eletti in città racconta che la ferita delle dimissioni del 2016 è finalmente in via di guarigione. Credo che i molfettesi abbiano riconosciuto che il mio legame con la città è forte, che continuo a studiare per raccogliere i bisogni e tradurli in risposte concrete. Insomma, che si possono fidare di me. Li ringrazio: uno ad uno, una ad una. Resto a disposizione di chiunque creda ancora nella buona politica. Il lavoro sulla città, sulla regione e sul nostro Sud non si ferma”, continua Natalicchio. “Il dato nazionale ci ha molto delusi: nessuno si aspettava un 1,7 percento per La Sinistra. Evidentemente siamo chiamati a ripensare alle formule che proponiamo agli elettori. Continuo a essere convinta che tutto è cambiato dopo il fallimento del progetto “Italia Bene Comune”. Da Renzi in poi, è stata scritta una pagina molto deludente di accordi, riforme dannose e patti con il centrodestra che hanno generato divisioni e perdita di credibilità. La parola “sinistra” nell’immaginario collettivo ha perso valore. Non genera più fiducia. È una “bad company”. Dobbiamo riflettere su altri schemi. Su proposte politiche di prossimità, che abbiano al centro i bisogni profondi dei cittadini: protezione sociale, diritto alla salute e a vivere in territori non inquinati, solidarietà diffusa, allargamento dei diritti civili. Il tutto moltiplicando le pratiche di mutualismo e partecipazione. E dobbiamo trovare un leader. Dopo Nichi Vendola abbiamo pensato in molti che potesse essere Luigi De Magistris. Poi il suo passo indietro, prima delle europee, che ci ha penalizzato moltissimo. Ma ora dobbiamo reagire e riorganizzarci”, prosegue Natalicchio. “Credo sia necessario smetterla di parlare di posizionamento. Non mi interessa preoccuparmi dell’alleanza con il Pd o con i Cinque Stelle. Il tema, adesso, è riconnettere la politica solidale e ambientalista con un progetto largo, credibile e popolare. Abbiamo bisogno di elaborarlo con serietà. Non escludo di dare vita ad una associazione politica che possa darsi questo compito, avendo come campo di pensiero e azione privilegiato il nostro Mezzogiorno”. Natalicchio conclude commentando il risultato provinciale e regionale, con soddisfazione: “In provincia di Bari sono la prima degli eletti della lista, con 4.926 preferenze. Questo grazie agli straordinari risultati di Giovinazzo, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Palo del Colle, Bitetto, Altamura – cito quelli più significativi – territori che voglio ringraziare di cuore per la vicinanza e la mobilitazione. Anche il risultato regionale di 8.408 voti mi onora moltissimo».