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PAC, dibattito a Molfetta: le novità del 2013 e la riforma europea 2014-2020
21 febbraio 2013

MOLFETTA - Una nuova riforma della PAC (Politica Agricola Comune) per proteggere l'ambiente e favorire lo sviluppo sostenibile delle aree rurali. Sarà questo il tema centrale dell’incontro «L’Italia giusta mette l’agricoltura al centro. La riforma della PAC nel progetto per la crescita sostenibile del Mezzogiorno» che si terrà questo pomeriggio (ore 17,30) all’Oleificio Goccia di Sole di Molfetta (località Lago Tammone). Interverranno Saverio Patimo, responsabile locale della COPAGRI ed ex consigliere comunale PD, Tommaso Battista, presidente della COPAGRI Puglia, Enzo Lavarra, presidente Forum AgricolturaPD, Guglielmo Minervini, assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, e Piero de Nicolo, candidato alla Camera per il PD.

La riforma europea sulla PAC per il post 2013 sarà indirizzata non solo a sostenere gli agricoltori nelle nuove trame del mercato globalizzato, ma a favorire l'uso efficace dei fondi, incoraggiando gli agricoltori a diventare più competitivi (ad esempio, i consumatori potranno acquistare prodotti di qualità a prezzi ragionevoli).
In sostanza, oltre a garantire un sostegno più equo, semplice e mirato, limitando l'assistenza di base agli agricoltori attivi a un massimo di 300mila euro all'anno per azienda e distribuendo gli aiuti in modo più equo fra agricoltori, regioni e Stati membri, la nuova PAC aiuterà gli agricoltori a far fronte ai rapidi cambiamenti dei prezzi e della domanda e riserverà il 30% dei pagamenti alle aziende che attuano pratiche ecologiche, fra cui diversificazione delle colture, conservazione dei pascoli permanenti e salvaguardia delle aree naturali e del paesaggio.
Allo stesso tempo, sfruttando meglio la ricerca e l'innovazione (raddoppiare gli investimenti in R&S, adeguare la ricerca alle esigenze degli agricoltori e accelerare il trasferimento del sapere dai laboratori alle imprese agricole), dovrà essere ridotta laburocrazia e incoraggiata la protezione dell'ambiente, includendo fra le priorità della politica di sviluppo rurale la lotta ai cambiamenti climatici, l’uso efficiente delle risorse, il sostegno ai giovani agricoltori (under 40 anni) nei primi cinque anni di attività.
Si tratta di misure che dovranno facilitare l'occupazione rurale e l'imprenditorialità.  Inoltre, le proposte della Commissione Europea sulla riforma della PAC per il periodo 2014-2020 contengono elementi di novità che potrebbero avere impatti rilevanti sull'agricoltura italiana e sui sistemi produttivi regionali.
 
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