Ospedale del Nord Barese le proposte demagogiche ed elettorali dell'ex sindaco di Molfetta sen. Azzollini e quelle concrete del dr. Spaccavento
MOLFETTA - Sull'ipotesi del nuovo ospedale del nord barese è in atto uno scontro fra i politici e i cittadini. Due le posizioni dei politici di fronte all'ipotesi della Regione Puglia di tagliare l'ospedale di Molfetta e altri della provincia. La prima, portata avanti dal sen. Antonio Azzollini, che vede la soluzione nella costruzione di un nuovo ospedale tra Molfetta e Bisceglie.
La seconda è quella che, di fronte al piano di riordino ospedaliero, mira a salvare alcuni reparti del nosocomio.
A queste due posizioni si contrappongono nettamente la maggior parte dei medici e soprattutto la maggioranza dei cittadini, che hanno sposato in pieno la proposta dell'anestesista dr. Felice Spaccavento, di un ospedale di primo livello, che raccolga tutti i reparti di eccellenza più quello di rianimazione, che andrebbe istituito ad hoc, non essendoci mai stato in quest'area.
La prima proposta quella sulla quale insiste caparbiamente, affannandosi in inutili e deserti convegni, il sen. Azzollini, politico poco dialogante e sempre pronto a intestardirsi con progetti sbagliati (vedi quello, finito male, del mega porto commerciale), appare sicuramente la soluzione peggiore. I motivi sono facilmente comprensibili: tempi lunghi (almeno 10 anni, a Gravina ne hanno impiegati 15), costi elevati e rischio di corruzione, come avviene in quasi tutte le grandi opere pubbliche in Italia. Non basta dire che ci sono i finanziamenti quando è noto che i fondi sono stati già tagliati. Insistere su questa soluzione significa finire contro un muro. Anche se Azzollini è abituato ad andare a sbattere contro i muri, i danni poi ricadono sui cittadini, come è sempre avvenuto con i suoi atti amministrativi.
Non si può continuare a prendere in giro la gente con proposte demagogiche ed elettorali irrealizzabili, e che servono solo per raccogliere voti (per fortuna i molfettesi hanno capito anche questo).
La seconda proposta, quella di evitare tagli e soppressioni di reparti, potrebbe essere compresa nel progetto del dr. Spaccavento. I campanilismi non servono di fronte ad obiettivi superiori e soprattutto fattibili.
In conclusione, il progetto Spaccavento, come racconta egli stesso nell'intervista sul mensile "Quindici" in edicola, è quello più veloce, meno costoso e dagli indiscutibili vantaggi, soprattutto perché è ampiamente condiviso dai cittadini dei Comuni interessati (Molfetta, Terlizzi, Ruvo e Corato).
L'attenzione, dimostrata recentemente nell'incontro di Ruvo, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, costituisce già un passo avanti per la sua concretizzazione.
Sulla salute non si può scherzare, né è tollerabile assistere alla presa in giro dei cittadini per raccogliere voti sulla loro pelle.
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