Recupero Password
Orari locali pubblici, braccio di ferro tra esercenti e sindaco Molfetta città turistica, ma la notte no, anzi forse. Proteste dei gestori
15 maggio 2002

Stupore, sconcerto, delusione. E' lo stato d'animo degli esercenti di bar, ristoranti e pizzerie di fronte all'ordinanza del sindaco che fissa gli orari di attività dei pubblici esercizi in via sperimentale. L'atto amministrativo regolarizza in via sperimentale gli orari per tutto l'anno distinguendo il periodo invernale e quello estivo. Ogni esercente è libero di articolare l'orario di apertura nel limite minimo di 8 ore e massimo di 18 con l'imposizione di chiusura, per motivi di tutela della quiete pubblica, entro orari ben precisi. Nel periodo invernale ristoranti e pizzerie (tipologia A) chiuderanno i battenti all'una di notte, i bar (tipologia B) entro le 24, mentre per i locali di intrattenimento (tipologia C, es. discoteche) l'ora di chiusura è fissata alle due. Durante il periodo dell'ora legale la chiusura viene posticipata di una sola ora. Per il periodo estivo dal 1° giugno al 30 settembre, la chiusura è fissata alle ore 2 per bar, ristoranti e pizzerie e le 4 per i locali di intrattenimento (discoteche), ma non per tutti, solo per quei locali relativi alla “Zona ad attrazione turistica” e “Zona costiera”. Infine si specifica che al di fuori di queste zone, l'obbligo per i titolari di autorizzazioni per l'occupazione di suolo pubblico all'aperto, di cessare l'attività entro le 24 d'inverno e l'una d'estate, con la proroga di un'ora il sabato e nei prefestivi. Di fronte a quest'ordinanza gli operatori, che con la passata amministrazione erano riusciti a spuntare la chiusura libera così come succede nelle città vicine, hanno “storto il naso”, ritenendola un passo indietro alla vigilia della stagione estiva, quando bar, ristoranti e pizzerie, di solito accolgono avventori disponibili ad intrattenersi e consumare ben oltre gli orari stabiliti dall'ordinanza. Altro motivo di dissenso è la distinzione tra la zona ad “Attrazione turistica “ e il resto della città, come pure non piace questa sperimentazione sulla pelle e sul portafoglio di chi rischia in prima persona. Si teme una forte contrazione della clientela locale e forestiera che inevitabilmente si riverserà verso altre città. Per non parlare dei pub, alcuni diventati locali “cult” per molti giovani, che vedranno l'esodo di clienti versi altri lidi. “Invece di pensare a come incrementare l'attrazione turistica si impongono ordinanze che vanno nella direzione opposta, perché con questi orari si restringe quel piccolo movimento di avventori che si crea in estate”; “E' semplicemente ridicolo dire di voler fare di Molfetta una città turistica imponendo orari da dormitorio”; “Mentre nelle altre città vicine gli operatori hanno la possibilità di rimanere aperti anche fino a notte fonda, da noi il Comune non si rende conto che così si chiude la città. Rispetto ai colleghi di altre città non siamo competitivi e questo significa che la città non è competitiva”; “Se ogni volta che cambia l'amministrazione ci dobbiamo attendere delle novità, sarà sempre più difficile investire in questa città nel settore dell'attrazione turistica e della ristorazione in genere”: sono questi gli sfoghi e i commenti che abbiamo raccolto da alcuni operatori che però ci hanno chiesto l'anonimato, perché non vogliono avere ulteriori problemi. Non sappiamo se questo timore di esporsi sia giustificato o meno. Speriamo di no. Chi, invece, parla apertamente di un ritorno al passato e di atteggiamento miope è Vito Farinato (Bar al Duomo): “Sono deluso dagli attuali amministratori che in campagna elettorale avevano parlato apertamente di voler fare di Molfetta una città turistica. Con questi orari la capacità attrattiva della città si riduce enormemente, mentre a pochi chilometri c'è una situazione ben diversa. Se i motivi sono la quiete e l'ordine pubblico, siamo disponibili a fare la nostra parte, selezionando e sensibilizzando la clientela a comportamenti che non arrechino disturbo alla quiete pubblica, cosa che già facciamo. Gli atti di vandalismo si consumano soprattutto nei luoghi dove non ci sono esercizi pubblici aperti. Si parla di rendere la città più attraente, ma siamo a metà maggio e non sappiamo ancora se ci sarà e come sarà “l'Estate molfettese”. Alla petizione sottoscritta da singoli esercenti, associazioni di categoria e sindacati del settore, che chiedeva la revoca dell'ordinanza, il sindaco ha risposto picche, ma con la disponibilità di aggiustamenti ed eccezioni, un contentino per alcuni ma non per tutti. La possibilità di qualche deroga discrezionale sta sgonfiando la mobilitazione degli esercenti, ma le perplessità permangono. Francesco del Rosso SCHEDA Come sono divise le zone interessate dai nuovi orari Zona Attrazione turistica: incrocio semaforico di Via Madonna dei Martiri/Via San Francesco d'Assisi – Via Madonna dei Martiri – Via Ten. Ragno – Via S. Pansini – P.zza V. Emanuele – Via V. Emanuele – P.zza Garibaldi (intera area) – Via Ten. Fiorino – Via Giovinazzo fino all'innesto statale 16. La zona costiera è delimitata a Nord dal semaforo Via Madonna dei Martiri/Via san Francesco d'Assisi – Statale 16 – confini comunali lato mare, a Sud dal semaforo presso la caserma dei Carabinieri – 1ª Cala – Statale 16 fino ai confini comunali lato mare. Zona costiera: a Nord dal semaforo di Via Madonna dei Martiri/Via S. Francesco d'Assisi-Statale 16 confini comunali; a Sud dal semaforo Via Giovinazzo-XXV Aprile/1ª Cala-Statale 16 - Confini comunali. Sugli orari un ordine del giorno dell'opposizione Il consigliere comunale di opposizione Nicola Piergiovanni (Margherita), ha presentato al consiglio comunale un ordine del giorno sugli orari di apertura degli esercizi pubblici. Ma la maggioranza si è rifiutata di discuterlo perché "…l'ora era tarda". Questo il testo: Il Consiglio comunale preso atto dell'ordinanza sindacale n. 12532 del 25/03/2002 nella quale vengono ridotti gli orari di apertura al pubblico delle attività di somministrazione di alimenti e bevande, ivi comprese le attività ricettive e turistiche; considerato che, specialmente nella stagione estiva, tali esercizi incrementano in modo significativo le loro attività occupando decine di lavoratori stagionali; ritenuto che il precedente orario garantiva la concorrenzialità dell'offerta turistica della città di Molfetta in un contesto quale è quello del nord barese, estremamente organizzato e agguerrito, che gode del sostegno delle amministrazioni comunali delle rispettive città le quali consentono orari di apertura ben più prolungati; verificato il malcontento esplicitato in una lettera al sindaco dagli operatori del settore, i quali si vedono penalizzati e costretti a ridurre sia i margini di utile che il fabbisogno di personale; impegna il Sindaco a revocare con effetto immediato l'ordinanza in oggetto.
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet