Omicidio Grosso al mercato ittico, la perizia scagiona l'arrestato Maldera
La vittima era affetta da "patolgie preesistenti da sole potenzialmente sufficienti a derraee l'evento morte"
MOLFETTA - Non vi è nesso di causalità «diretto ed esclusivo» tra la ferita da taglio al gluteo sinistro inferta 1'11 agosto scorso, durante una lite nel mercato ittico (foto) di Molfetta (Bari), da Giuseppe Maldera, di 26 anni, e la morte di Guglielmo Grosso, di 31 anni, sopravvenuta tre giorni più tardi in ospedale.
E' quanto scrive nella perizia depositata alla Procura di Trani il medico legale dell'università di Bari, prof.Francesco Introna, che eseguì l'autopsia su Grosso. Per la morte del giovane è in carcere con l'accusa di omicidio Maldera, per il quale l'avvocato difensore, il penalista Adele Claudio, chiederà ora la scarcerazione e la derubricazione del reato contestato.
Secondo il medico legale, è possibile «escludere il nesso di causalità diretto ed esclusivo tra la ferita da taglio e la morte del Grosso» che era affetto da «patologie preesistenti, «da sole potenzialmente sufficienti a dettare l'evento morte».
Secondo i carabinieri, Maldera durante una lite per futili motivi si impossessò di un coltello di un pescivendolo del mercato e colpì Grosso con cui stava litigando. Subito dopo il ventiseienne fuggì e gettò via l'arma, ma fu arrestato poco
più tardi dai militari. Il ferito fu sottoposto ad intervento chirurgico e morì tre giorni dopo per l'aggravamento delle sue condizioni.