Omicidio Bufi, resta Bindi l'indiziato numero uno
La Cassazione rigetta il ricorso del suo avvocato
Resta Marino Domenico Bindi l'indiziato numero uno nelle indagini per l'omicidio di Anna Maria Bufi, la ragazza assassinata a febbraio di dieci anni fa e scaricata sulla statale 16 bis.
La Corte Suprema di Cassazione ha rigettato il ricorso proposto dall'avvocato di Bindi, Dino Iannone, contro l'ordinanza del Tribunale della Libertà che aveva confermato gli indizi di colpevolezza a carico dell'uomo, raccolti dal giudice per le indagini preliminari, Michele Nardi, e contenuti nell'ordinanza di custodia cautelare.
Andranno avanti, dunque, le indagini e non cambia nulla nell'impianto accusatorio del Pm Francesco Bretone; confermati in pieno anche i contenuti dell'ordinanza del Gip Nardi.
Il procedimento che attualmente vede Bindi maggiore indiziato, sarebbe stato, invece, annullato, in caso di accoglimento del ricorso avanzato dall'uomo.
La famiglia, assistita dall'avvocato Giuseppe Maralfa, spera che si possa dire una parola definitiva su questa vicenda che dura ormai da oltre 10 anni, senza che nessun colpevole sia stato assicurato alla giustizia: “se ci sono altre indagini da fare, che si facciano, purché venga individuato il responsabile di questo efferato delitto”, dice il padre della ragazza.