Oggi i funerali del giovane morto sabato nell’incidente stradale sulla provinciale Molfetta-Terlizzi. Un vertice ieri per prendere misure efficaci contro l’eccesso di velocità
MOLFETTA - Si svolgeranno oggi alle 16,30 nella chiesa di S. Achille a Molfetta i funerali di Claudio Ventura (foto), 19 anni, studente dell’Istituto Alberghiero, morto tragicamente sabato 30 settembre sulla strada provinciale 112 Molfetta-Terlizzi in seguito allo scontro con una vettura all’altezza della Lega del Filo d’oro.
La notizia dell’incidente ha destato grande impressione in città e soprattutto nella sua scuola, fra i suoi compagni e i suoi insegnanti. L’Istituto sul suo sito internet ha voluto dedicare a Claudio una poesia di Fernando Pessoa: «La morte è la curva della strada,/ morire è solo non essere visto. / Se ascolto, sento i tuoi passi / esistere come io esisto. / La terra è fatta di cielo. / Non ha nido la menzogna. / Mai nessuno s’è smarrito. / Tutto è verità e passaggio.
Intanto ieri c’è stato un incontro fra il consigliere metropolitano delegato alla viabilità Michelangelo Cavone, l’assessore alla Sicurezza di Molfetta Pasquale Mancini, il consigliere comunale del Pd Giovanni Facchini, il presidente del Consiglio comunale di Terlizzi Mario Ruggiero e altri, per individuare le soluzioni più opportune per rendere meno pericolosa una strada che sembra diventata una pista e sulla quale continua a salire il numero delle vittime.
La sua pericolosità comincia nel tratto del Comune di Terlizzi, prima della salita della contrada Gurgo, definita la “salita dell’asino” a causa della sua forte pendenza, dove le macchine prendono velocità e sfrecciano in discesa, una corsa che non rallenta e diventa pericolosissima all’altezza del distributore Madogas, dal quale escono le auto dopo il rifornimento di carburante (ed è questa una delle ipotesi dello scontro mortale fra la moto di Ventura e dell’automobile in uscita), all’uscita del casello autostradale e a quella della 16 bis e all’altezza dell’Hotel Garden.
Ecco perché, come ha detto a “Quindici” l’assessore Pasquale Mancini, si sta studiando l’ipotesi di 3 rotatorie, di installare alcuni rallentamenti ottici (quelli che indicano al conducente del veicolo a quale velocità sta andando il veicolo) su una strada dove il limite di velocità è in gran parte di 50 km. e collocare due autovelox fissi, con la deroga per inviare successivamente al domicilio di chi commette l’infrazione la relativa sanzione con la decurtazione dei punti della patente.
Come misura immediata l’assessore Mancini ha disposto la presenza continua e immediata di una vettura della polizia municipale lungo la stessa strada provinciale, con l’autovelox mobile, per cominciare a sanzionare chi corre oltre i limiti, col rischio di incidenti che diventano sempre più frequenti su quella strada maledetta della morte.
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