Nuovi orari e percorsi MTM finalmente una città ben collegata, ma non mancano i problemi
Molfetta la Smart City è stato per mesi lo slogan del sindaco Tommaso Minervini. A più di un anno dall’insediamento della nuova giunta però, pochi o quasi nulli sono stati i segnali di cambiamento in questo senso. Una città con quasi 60.000 anime, che si è estesa negli ultimi anni a macchia di leopardo, che vede nella sua zona industriale una delle zone più pulsanti e vive dell’intera provincia di Bari, continuava ad avere una carenza di collegamenti, in fatto di trasporto pubblico, non più sostenibile. La situazione però è finalmente cambiata. Senza dimenticare, però, che questo progetto di revisione è frutto della precedente amministrazione e che l’attuale ha provveduto solo un po’ a rivederlo ed ad applicarlo, quando il grosso era giù stato fatto, dal 1 luglio 2018 gli orari del MTM sono stati aggiornati, insieme all’introduzione di nuove corse nonché di nuovi mezzi di trasporto. Ben nove sono oggi le linee che collegano Molfetta. Sei quelle permanenti se si escludono le due che verranno soppresse con la fine della stagione balneare e quella che collegava il centro con i maggiori locali d’intrattenimento sulla costa molfettese. Un enorme cambiamento, se si pensa allo status dei trasporti molfettesi prima della riforma. Il tutto migliorato dall’introduzione dei nuovi modelli di bus, veri e propri gioiellini provvisti di ogni confort, dall’aria condizionata, alla zona dedicata al posizionamento delle sedie a rotelle, WiFi libero, radio e postazioni che permettono di ricaricare le batterie di cellulari e tablet. I vecchi modelli sono ancora in circolazione ma sono fortunatamente ormai la minoranza. Una rivoluzione è sopratutto la linea numero 4, quella che collega la città con la sua zona industriale, da qui il riferimento in apertura. Prima della riforma, l’azienda MTM aveva previsto un solo collegamento al mattino intorno alle ore 8, per poi riprendere il pomeriggio intorno alle ore 14. Assolutamente insufficiente se si pensa a quanta gente quotidianamente si reca in quella zona, polo dello shopping ma anche e soprattutto produttivo per moltissimi molfettesi e non. Ora invece le due parti della città sono finalmente vicinissime, con collegamenti ogni ora a partire dalle ore 7.15 fino alle ore 22.10 (orario riferito al ritorno). Positive le considerazioni circa il cambiamento delle persone ascoltate all’interno dei mezzi. Molfetta comincia ad assomigliare finalmente ad una Smart City. Certo c’è ancora qualcosa da migliorare, in quanto alcuni quartieri sono meno coperti di altri, ma è un grosso passo in avanti per la nostra città. La base del progetto è molto buona, quindi con piccole modifiche sulle tratte si potrà in poco tempo accontentare la stragrande maggioranza dei molfettesi e guadagnarsi a pieno il titolo di città intelligente. Daniela Bufo Parlano i cittadini: scarsa puntualità per colpa dei conducenti Ha interessato anche i mezzi urbani di Molfetta l’esigenza di rinnovo, di cambiamento. Ma per accertarsi che tali cambiamenti siano positivi è bene rivolgersi non solo a chi avanza proposte, ma soprattutto a chi usufruisce abitualmente dei mezzi. «Più mezzi, meno giri, in compenso più lunghi. Con i mezzi ormai in disuso c’erano tre fermate nel giro di poco tempo nei pressi della mia abitazione, in via Pio la Torre; con le nuove circolari le fermate sono più diradate» racconta una signora, veterana nella linea 3. Lamentata da molti l’assenza della fermata in via Achille Salvucci, ritenuta comoda e facilmente accessibile alla maggior parte degli abitanti della periferia. Costretti anche loro, come un po’ tutti, a prendere la circolare all’avventura per via delle modifiche che subiscono gli orari e le fermate, non ancora resi definitivi. «La puntualità dei mezzi urbani non è mai stata un punto forte a Molfetta, ma ho notato che dipende dai conducenti del mezzo» racconta una giovane che attende in via Cappuccini la linea 3, mentre a un’altra signora vengono in mente alcune comiche a proposito dei vecchi mezzi urbani. Gli stessi per cui i guasti potevano definirsi, se non all’ordine del giorno, quasi tali. «Ricordo che spesso, a causa di problemi del mezzo, l’autista era costretto a far scendere dalla circolare i passeggeri, che non potevano far altro che attendere il mezzo successivo per raggiungere la propria destinazione». Quella che, secondo una signora che è solita essere a bordo della linea 2, è ormai impossibile raggiungere in orario. «Secondo me la situazione è nel complesso peggiorata. Io arrivo in ritardo sul posto di lavoro perché la circolare in via Madonna dei Martiri nel pomeriggio non passa prima delle 16.30». Ma qualche vantaggio lo presentano questi nuovi mezzi? Sembra di sì, per via della capienza delle nuove circolari, che contano anche un maggior numero di posti a sedere e per via della pulizia in cui sono tenute rispetto alle precedenti. Ma ne è stata sottolineata anche l’efficienza, che non lascia quasi più posto a soste impreviste a causa di danni del mezzo. Sara Fiumefreddo I giovani: meno rumori, aria condizionata, più pulizia, mancano orari e pensiline Negli ultimi mesi, nella nostra città ci sono stati dei cambiamenti per quanto riguarda i servizi di trasporto MTM. Il sindaco Tommaso Minervini ha affermato durante una conferenza stampa, che le nuove linee sono state studiate e progettate al fine di aiutare prima di tutto i giovani che lavorano nelle zone di Molfetta più difficili da raggiungere come la zona industriale. I nuovi pullman sono infatti più moderni e muniti di musica e più prese per caricare il proprio telefono al fine di incentivare i ragazzi a tornare ad utilizzare le linee urbane. Questi nuovi mezzi e percorsi dovrebbero incentivare l’uso di massa del mezzo pubblico, aumentare i ricavi e permettere all’azienda di procedere con le sue attività. Ma il risultato desiderato è stato effettivamente ottenuto? La risposta è assolutamente sì, come afferma il diciottenne Riccardo, un giovane cliente abituale dei servizi MTM il quale utilizza la circolare per raggiungere la zona Ipercoop-McDonalds (ora è possibile raggiungere anche l’Outlet grazie all’aggiunta di una fermata) come molti suoi coetanei e sostiene di aver notato molti miglioramenti dopo il rinnovo delle circolari, come la diminuzione del rumore che la circolare provocava essendo vecchia prima di essere sostituita, la presenza dell’aria condizionata che rende il viaggio più piacevole, la pulizia che è sicuramente aumentata rispetto a delle circolari che ormai erano state sfruttate per molti anni. La circolare è anche leggermente più veloce e impiega meno tempo per compiere un giro completo. Alla domanda “Trovi che ci siano dei punti a sfavore del rinnovo delle circolare?”. Riccardo ha risposto negativamente, a differenza di Vincenzo e Maria, due usufruenti del sistema MTM da molto tempo prima che subissero questi cambiamenti, i quali hanno notato un importante aumenti degli utenti, che per la maggior parte sono ragazzi che vogliono raggiungere la zona industriale per fare un giro tra i negozi o semplicemente passare una serata diversa con gli amici. Purtroppo bisogna ammettere che i ragazzi sono molto vivaci, ed essendo spesso comitive intere di ragazzi, questi ultimi non si rendono conto di essersi trasformati in ragazzini urlanti che causano fastidio agli altri passeggeri, alzando la voce, la maggior parte delle volte, senza farlo apposta. In opposizione agli innumerevoli miglioramenti che il rinnovo del sistema delle circolari ha subìto, ci sono ancora dei punti che devono essere rivisti, come ad esempio quelli che propongono i due clienti che intervistati: il cambiamento dei tabelloni dove sono indicati gli orari vecchi con tabelloni che indichino i nuovi orari in quanto risulta difficile comprendere quali siano gli orari in vigore e quali siano le fermate attive o soppresse se sui tabelloni vengono indicati gli orari che non vengono più rispettati. Una richiesta che andrebbe soddisfatta poiché fondamentale è l’aggiunta di qualche pensilina e posti a sedere alle fermate più frequentate per gli anziani che usufruiscono delle circolari, poiché si avvicina sempre di più l’inverno, e aspettare la circolare sotto la pioggia senza nemmeno potersi sedere, per un anziano può essere un problema. Per i più giovani invece, è necessario trovare una soluzione per chi lavora nella zona industriale e a volte, dopo aver finito il proprio turno all’una e non ha la possibilità di usare una macchina, è costretto ad aspettare la prima circolare utile ovvero quella delle tre, quindi dopo due ore. Aggiungendo una circolare in questo lasso di tempo, si darà la possibilità a molti giovani che lavorano, di tornare a casa per l’ora di pranzo. Sara Mitoli © Riproduzione riservata
Autore: Sara Mitoli