Nuove azioni anti bracconaggio delle guardie volontarie del Wwf
BARI - 31.10.2005
Anche questo ultimo fine settimana segnato da azioni di bracconaggio ai danni della fauna migratrice. Nei territori di Spinazzola e Gravina altri cacciatori sono finiti nella rete della task force anti bracconaggio composta dalle Guardie volontarie del WWF e dal nucleo CITES della Forestale.
In questi territori, i cacciatori provenienti da diverse regioni italiane compresa la nostra, trovano il loro sfogo naturale il più delle volte di pessimo gusto, nell'abbattimento di fauna protetta e paradossalmente con la complicità non più dell'amico dell'uomo il cane ma con l'utilizzo di richiami elettronici particolarmente vietati dalla legge quadro sulla caccia.
Infatti nella giornata di ieri sono stati quattro i cacciatori denunciati alla Autorità Giudiziaria dalle guardie del WWF e dal CFS per violazione delle norme in materia di caccia.
Il primo caso si registra nelle campagne comprese tra Spinazzola e Gravina dove due cacciatori sono stati denunciati per abbattimento specie protette alcuni esemplari di ballerine e l'utilizzo in attività venatoria di richiami elettronici. Ai due cacciatori sono state sequestrate le armi, le munizioni e i richiami oltre alla selvaggina. Mentre poco più avanti nel territorio di Gravina, due cacciatori di Rimini venivano sorpresi dagli agenti volontari mentre abbattevano alcuni esemplari di calandra specie protetta. Sempre ai due cacciatori, impegnati in una battuta di caccia alle allodole, oltre al sequestro di fucili, munizioni e fauna protetta, sono state elevate sanzioni amministrative per abbattimento di numero di capi di selvaggina superiore a quello consentito dalla legge.
Purtroppo, secondo Pasquale Salvemini del WWF Puglia, l'attività venatoria oggi si è trasformata in vere e proprie mattanze ai danni della fauna. Il tutto dovuto soprattutto ad un territorio lasciato incustodito e spalancato a qualsiasi forma di degrado e di illecito ambientale. Inoltre, registriamo che in poche settimane di controlli in tutta la provincia di Bari sono già 32 i cacciatori denunciati alle Procure di Bari e Trani dalle guardie volontarie del WWF mentre 36 risultano i richiami alle quaglie sequestrati.
Laura Amoruso