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Nuova capitaneria, Punta Perotti molfettese: l'inizio di uno scempio evitabile Tardiva e sospetta crociata del sindaco Azzollini: la risposta delle opposizioni e dei cittadini
15 ottobre 2008

Pare che ammonti circa a 500.000 euro la spesa che il Comune di Molfetta, dovrà sostenere nel caso in cui la crociata contro quella che è stata propagandisticamente definita la “Punta Perotti molfettese”, per la quale si è fortemente, ma tardivamente battuto il sindaco Antonio Azzollini, dovesse andare in porto. Il senatore azzurro ha minacciato addirittura di incatenarsi se la Foresteria della nuova Capitaneria di porto, ormai già in costruzione nel sito occupato precedentemente dagli ex cantieri navali Tattoli, non verrà arretrata di una decina di metri. L'attuale ubicazione, infatti, precluderebbe lo sviluppo turistico ed economico della nostra città, interrompendo la continuità tra il centro cittadino e la basilica della Madonna dei Martiri. Tutto giustissimo, se non fosse che il Piano Regolatore del Porto, approvato dal consiglio comunale nel 2006, già prevedeva l'ubicazione della Foresteria proprio nel punto in cui la si sta costruendo, inoltre al momento della consegna dei lavori avvenuta nell'autunno scorso, non una voce si era sollevata a difesa della tanto amata Molfetta. Insomma, è come se qualcuno appiccasse un incendio e poi, arsa quasi tutta la foresta, si proponesse come l'eroe più adatto per salvarla! E' quello che hanno denunciato le opposizioni: Giovanni Abbattista, consigliere comunale e coordinatore locale del PD, ha affermato: «In questa vicenda ciascuno deve assumersi le proprie responsabilità, e l'amministrazione comunale non può continuare a distorcere la realtà. La maggioranza di Centro Destra è rimasta immobile per oltre due anni: per la foga di incominciare al più presto i lavori del nuovo Porto Commerciale, non obbiettò nulla sull'ubicazione della Foresteria, anzi avvallò quel progetto. Solo ora, a distanza di anni, ci si accorge che quella caserma rappresenta la Punta Perotti molfettese, tanto da chiamare tutta la città alla mobilitazione? Solo ora si avanza la richiesta di spostarla di qualche metro? Perché Sindaco e maggioranza non ci hanno pensato prima?». Allo stesso modo incalza Antonello Zaza, consigliere comunale della Sinistra Arcobaleno: «Il senatore Azzollini è il vero artefice di questo scempio urbanistico e vuole far credere ai molfettesi di esserne vittima inconsapevole. Il Senatore, all'epoca, aveva come unico chiodo fisso, quello di accorciare il più possibile i tempi per avviare l'iter del nuovo Porto Commerciale, sacrificando consapevolmente la necessità di pensare contestualmente alla riqualificazione della zona. La solita logica “dell'adesso facciamo, poi si vedrà”, la solita logica del “fare” che porta a sbeffeggiare le critiche e le osservazioni, a ignorare le voci che si levano dalla città, e che portano l'onnipotente a fare non pochi buchi nell'acqua…». Se da un lato sindaco e maggioranza di centrodestra avevano risposto alle critiche e alle sollecitazioni dell'opposizione con un compatto silenzio, (probabilmente memori di quello che era successo l'ultima volta che il senatore aveva parlato in consiglio comunale…), le risposte dei partiti che li sostengono non si sono fatte attendere. Perfino il Partito dei Pensionati ha dichiarato di essere sceso in piazza il 25 aprile scorso per lottare contro coloro che vogliono dividere la città in due: «la domanda che più volte ci siamo fatti è se sia giusto che la costruzione di una caserma ci impedisca di vedere quello che è uno dei simboli della nostra città: la basilica della Madonna dei Martiri. Ci auguriamo che quello che è successo per Punta Perotti si verifichi anche da noi. Se pure da lantano, la basilica vogliamo continuare a vederla». Più acceso invece l'intervento di un sostenitore del PDL: «Il locale Centrosinistra gode delle modeste difficoltà, tutte burocratiche, dell'Amministrazione comunale, ci sguazza (a posteriori, ovviamente), non propone nulla e, anzi, si batte, con le residue forze rimaste, per far fallire qualsiasi disegno di sviluppo per la nostra città. I signori del Centrosinistra molfettese hanno evidentemente deciso di remare contro gli interessi dei cittadini molfettesi». Il Comandante della Capitaneria di Porto, Cap. di Fregata (CP) Antonio Cuocci, dal canto suo, (raggiunto da Quindici telefonicamente), ha detto che loro sono estranei alla vicenda perché solo destinatari del progetto. Il Comando Generale della Capitaneria di Porto aveva anch'esso approvato il progetto, ma per il momento ciò che a loro preme è che la Foresteria venga costruita, in un modo o nell'altro. Insomma, il centrodestra si scaglia contro la burocrazia, il centrosinistra contro decisioni troppo affrettate e superficiali. Tutti ad ogni modo teniamo allo sviluppo della nostra città, non che alla tutela di quelli che sono i simboli di Molfetta, per tanto, sperando che le conseguenze di questa vicenda non ricadano su noi poveri cittadini inermi, ci auguriamo che nel prossimo futuro non vengano più prese decisioni in solitudine e in fretta, ma che si pratichi quella concertazione tra le parti tanto richiesta in Italia, quanto rara, in modo da non incappare più in fastidiose beghe burocratiche.
Autore: Ilia Micelli
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