No Triv, assemblea a Molfetta: il Comitato conferma il no alle trivellazioni
MOLFETTA - L’argomento è di un’importanza rilevante. Ancora una volta si sta cercando di violentare il nostro territorio, il bene primario da cui tutto trae origine: la vita, l’economia, il progresso. E’ quello che sta succedendo al tratto di costa adriatica tra Molfetta e Brindisi, interessato alle future, probabili trivellazioni che la Global Petroleum Limited intende effettuare per estrarre petrolio, attraverso la metodologia air gun.
La multinazionale aveva presentato al Ministero dell'Ambiente, istanza per la concessione di trivellazioni nei fondali del suddetto tratto di costa. Il Ministero aveva fissato al 4 agosto scorso il termine ultimo affinché i comuni interessati presentassero “osservazioni” in merito a tale richiesta, di fatto pareri, motivati, pro o contro tali istanze.
Nella seduta straordinaria del 1° agosto scorso, su richiesta del coordinatore di Agenda XXI, Cosimo Sallustio, il Consiglio Comunale, attraverso le parole del sindaco Paola Natalicchio, ha espresso, in maniera unitaria, “il no unito e unanime contro la proposta della Global Petroleum” ritenuta irricevibile. Il Ministero inviterà, pertanto, la multinazionale a presentare controdeduzioni in merito alle opposizioni presentate. Il Ministero analizzerà le osservazioni delle città interessate e controdeduzioni della multinazionale, e deciderà se autorizzare le trivellazioni.
Nell’attesa di controdeduzioni della Global Petroleum, il coordinamento No triv, ha dato appuntamento a Molfetta, presso il giardino dei Mammoni, per fare il punto della situazione.
Luigi Cirillo, del comitato Acqua bene comune, ha introdotto il dibattito, sollecitando nuove azioni che coinvolgano tutti i settori produttivi attraverso le associazioni ed i sindacati di categoria. La riforma del Titolo V della Costituzione, appare improcrastinabile. La revisione o aggiornamento delle competenze delegate dallo Stato alle Regioni attraverso l’autonomia, si rendono necessarie soprattutto in tema di energia. Non è concepibile che in tema di energie e ambiente, “l’ultima parola” spetti ancora allo Stato.
La necessità di un coinvolgimento dei pescatori, è stata sottolineata da Vitantonio Tedesco, il quale sollecita una mobilitazione delle associazioni di categoria al fine di evitare il disastro che ha colpito il Golfo del Messico.
Federico Cuscito, referente regionale del comitato Acqua bene comune, ha ricordato che il presidente del Consiglio Renzi, a proposito del decreto salva Italia, ha affermato che “tre o quattro comitatini non fermeranno l’azione del Governo”. Renzi, come i suoi predecessori, ha posto, l’approvvigionamento petrolifero al primo posto delle fonti di energia necessarie al fabbisogno nazionale e questo appare anacronistico.
Marco Di Stefano, ha segnalato che lo osservazioni, rese pubbliche, sono state presentate dai Comuni, tra cui Molfetta, ma si è registrato il silenzio dei capoluoghi Bari e Brindisi che non hanno presentato entro il 4 agosto nessuna osservazione. L'obiettivo è arrivare a breve alla creazione di un movimento, coordinato, che agiti le coscienze e preparare una grande manifestazione unitaria. Creare una coscienza critica è il primo passo per potersi opporre al diktat, cioè ad una condizione non negoziabile, ad una scelta tra lavoro e salute.
Con il decreto sblocca-Italia, si accorciano i tempi per le concessioni petrolifere. Sabato 13 settembre, il presidente Renzi giunge a Bari per l'inaugurazione della Fiera del Levante. Sarebbe opportuna che i membri del Consiglio Regionale, propongano argomenti di discussione in merito. In vista dei prossimi appuntamenti per l'elezione del Governatore della Regione, sarebbe opportuno che tutti candidati esprimessero chiaramente la propria posizione: a favore o contro le trivellazioni, perché non è solo una presa di posizione contro le trivellazioni, ma è anche una presa di posizione rispetto ad una ideologia, un sistema, un'idea di gestione dell'ambiente. E Taranto insegna.
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