“No caro senatore Azzollini la storia non ti assolverà”
Processo del nuovo porto commerciale, interviene Rifondazione
Sull’assoluzione dell’ex senatore ed ex sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, nel processo del nuovo porto commerciale, interviene anche Rifondazione comunista con una nota di commento: «La recente assoluzione del Senatore Azzollini non aggiunge né toglie niente al giudizio di merito, pesantemente negativo, che avevamo sull’opera porto. Un’opera progettata e costruita senza una banale analisi di mercato che indicasse i possibili competitor o le tipologie di traffico merci che avrebbe potuto intercettare. Un’opera progettata e costruita in un luogo dove anche le pietre sapevano che c’erano pericolosi ordigni bellici. Un’opera progettata e costruita perseguendo un’idea di sviluppo ormai superata dal tempo e dai fatti, per cui la grande opera crea di per sé sviluppo e occupazione. Le tante cattedrali nel deserto del Sud Italia stanno lì a dimostrarlo, impietosamente. Una grande opera progettata e costruita in solitario con alcuni pochi grandi operatori economici interessati che ha reciso l’orizzonte storico della città, che oggi è irrimediabilmente perduto con tutto il suo carico simbolico. Una grande opera progettata e costruita, paradossalmente, da chi di giorno criminalizzava la spesa pubblica, appoggiando e votando tagli ai trasferimenti agli enti locali e allo stato sociale, di notte rastrellava soldi pubblici approfittando della propria posizione di potere. Evidentemente, i soldi pubblici sono buoni quando servono ad accrescere il proprio consenso, quando invece, servono a finanziare scuola, sanità ed enti locali diventano spese improduttive, sprechi e inefficienze. Non siamo noi quelli che in questi anni si sono affidati alle vicende processuali per fare politica o al “gazzettino” della Procura, per cui oggi come ieri preferiamo piuttosto discutere del progetto del nuovo porto in termini di prospettiva economica ed ecologica sostenibile. Così si sconfiggono le destre le destre, non nelle aule di tribunale, ma con la politica e nella politica, proponendo alternative politiche e sociali».