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Nessuna condanna al gruppo Ciccolella, solo invito a non ostacolare le iscrizioni alla Cgil L'azienda di Molfetta ribadisce la propria posizione in risposta al comunicato della Flai-Cgil
11 febbraio 2008

MOLFETTA - Nuova presa di posizione del Gruppo floricolo molfettese Ciccolella in merito alla pronuncia del giudice del lavoro nella vertenza della Flai Cgil. Ecco il testo del comunicato dell'azienda (nella foto, Vincenzo Ciccolella, amministratore delegato): «In riferimento agli articoli apparsi su alcuni organi di stampa a seguito del decreto ex art. 28 L. 300/70 pronunziato dal giudice del Lavoro del Tribunale di Trani il 5 febbraio u.s nella controversia tra FLAI – CGL e Floricola Ciccolella, evidentemente riportanti notizie fornite dalla controparte, risulta necessario puntualizzare che non è stata inflitta “alcuna condanna al Gruppo Ciccolella” ma semplicemente un invito a non ostacolare eventuali iscrizioni a tale sigla sindacale. Il Giudice del Lavoro per il resto ha rigettato le altre sette (su otto) domande proposte dalla FLAI – CGIL. Nel ribadire nuovamente che la Floricola Ciccolella s.r.l. assicura la piena libertà a tutti i dipendenti ad iscriversi alle organizzazioni sindacali di proprio gradimento, si respingono le continue gratuite strumentalizzazioni ricordando a tutti che in un momento così grave di crisi economica l'azienda fornisce piena e seria garanzia occupazionale ed il placet delle organizzazioni sindacali. La Floricola Ciccolella s.r.l. a dispetto di chi ha interesse e denigrare resta il fiore all'occhiello tra le aziende del Sud Italia. Il decreto del Giudice del Lavoro che ha respinto tutte le avverse domande nel merito della vicenda istruita da controparte, dovrebbe suggerire comportamenti meno demagogici e rappresenta il giusto epilogo rispetto ad una vicenda caratterizzata da un comportamento sempre lineare dell'azienda riscontrato tra l'altro da quanto emerso dopo oltre 14 ispezioni nel 2007, 2 nel 2008 con oltre 700 lavoratori interrogati individualmente senza che sia stata riscontrata alcuna irregolarità, che fa del Gruppo Ciccolella l'azienda più ispezionata d'Italia nonostante sia il primo contribuente previdenziale nel settore. Pur riscontrando oggi, attestazioni e riconoscimenti in una larga parte dell'opinione pubblica e in autorevoli organi di stampa che si chiedono “perché tanto accanimento? In un territorio come quello pugliese dove il lavoro nero e l'evasione contributiva sono una piaga antica, perché il mirino resta puntato solo sulla Ciccolella? Di che colpa si è macchiata l'azienda? Forse di non essersi piegata a iniziative dal sapore ricattatorio?Qualcuno si sente colpito da lesa maestà?” (Italia Oggi 08/02/2008), risulta per lo meno inusuale che un azienda che si è distinta negli anni per la regolarità e la serietà dei propri comportamenti, debba fare chiarezza su ciò che chiaro lo è già. Ad ogni buon conto la Floricola Ciccolella s.r.l. ribadisce ancora una volta la piena disponibilità alla collaborazione ed al confronto serio e leale con tutte le organizzazioni sindacali presenti in azienda per il primario interesse della tutela dei diritti dei lavoratori».
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