Nella città delle polemiche, ci si mette anche il Ser Molfetta. La risposta del sindaco: non dividiamoci sull'accoglienza
MOLFETTA – Nella città delle polemiche, ci si mette anche il Ser Molfetta ad alimentarle e a contribuire alla disinformazione lamentando la mancanza di transenne, di attacco alla luce elettrica e di bagni pubblici riservati tutti agli extracomunitari. Una polemica che sorprende, considerate le finalità dell’associazione.
Alle polemiche ha prontamente risposto l’amministrazione comunale: «Constatare che la città si divide anche sulle politiche di accoglienza non è un segno di buona salute della nostra comunità e non è intenzione di questa amministrazione alimentare polemiche frutto di disinformazione e eccessiva semplificazione delle problematiche. Tuttavia occorre fare una precisazione sulla nota stampa del Ser Molfetta che anche quest’anno ha svolto un importante servizio di accoglienza per i bambini a cui, anche il Sindaco, ha avuto modo di rendere merito.
Il Ser ha purtroppo mancato, pur essendo stata invitata a partecipare, le due conferenze di servizio sulla sicurezza per la Festa Patronale. In queste riunioni il Comune di Molfetta ha predisposto i dispositivi di emergenza con le Forze dell’ordine e le associazioni di protezione civile e in tale sede potevano essere sollevate istanze sull’allestimento degli spazi e fatte emergere per tempo tutte le problematiche.
Riguardo ai bagni: sono stati installati alle spalle della struttura e non potendoli più movimentare, come richiesto, l’uso di uno di essi è stato riservato all’associazione.
In merito alla gestione delle transenne per presidiare il punto di accoglienza dei minori nella giornata dell’8 settembre, l’assessorato alla sicurezza aveva ricevuto la disponibilità delle transenne dal Comune di Giovinazzo e effettuato la comunicazione al Ser che ha declinato, organizzandosi diversamente. La richiesta è stata reiterata in piena Festa patronale e non è stato più possibile provvedere.
Dunque con spirito costruttivo si invita l’associazione a rispettare gli appuntamenti istituzionali per organizzare al meglio, anche in futuro, prossime collaborazioni».