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Natalicchio, Porta e Zaza: l’opposizione di sinistra a Molfetta ottiene risultati, difesa dell’ospedale, della muraglia bene comune e dei lavoratori della piscina; sul regolamento edilizio è rischio caos Sul regolamento edilizio ampio servizio sul prossimo mumero della rivista "Quindici" in edicola a fine settimana
16 novembre 2017

MOLFETTA - “Finalmente il consiglio comunale di Molfetta ha uno strumento unitario, votato da tutti, per chiedere al presidente Emiliano di modificare il Piano di Riordino Ospedaliero e difendere il nostro ospedale. Senza il nostro ordine del giorno, su cui sono confluite tutte le forze politiche della città, questo non sarebbe stato possibile”. Lo dichiarano i tre consiglieri comunali dell’opposizione di sinistra, Paola Natalicchio, Gianni Porta e Antonello Zaza, in una nota di commento del consiglio comunale di lunedì.

“E’ stato un consiglio lunghissimo, durato 13 ore e finito a tarda notte, in cui ci siamo battuti fino in fondo su tematiche che ci stanno a cuore. Grazie alle nostre interpellanze, presentate lo scorso agosto e finalmente discusse in aula, abbiamo sollevato questioni importanti e ancora irrisolte: la privatizzazione ingiustificata della Muraglia, su cui si stanno mobilitando anche centinaia di cittadini tramite una raccolta firme; l’assistenza specialistica degli alunni disabili nelle scuole, su cui non consentiremo tagli e su cui vigileremo perché sia svolta una gara d’appalto che copra l’intero anno scolastico dall’inizio alla fine, senza più incertezze per i genitori; la imminente apertura del centro antiviolenza di Piazza Luxemburg, senza che si sia ancora svolta una regolare gara per l’affidamento di un servizio così delicato”, proseguono Natalicchio, Zaza e Porta.

“Abbiamo anche chiesto e ottenuto l’inserimento della clausola sociale nell’appalto di affidamento della piscina comunale, a salvaguardia dei posti di lavoro dei lavoratori dipendenti, che attendono ancora il pagamento dei loro crediti dal gestore uscente. Un atto di giustizia dopo una pagina nera nel settore degli affidamenti della nostra città, che ha penalizzato famiglie, atleti, appassionati, professionisti a causa di anni di incuria”.

“Per ore, poi, ci siamo dedicati all’esame in aula del regolamento edilizio, un pasticcio terribile su cui il sindaco Minervini e l’assessore Mastropasqua hanno voluto mostrare i muscoli, con un’ansia ridicola e incomprensibile di arrivare per primi in Puglia ad approvare questo strumento. Il risultato è una deregulation regolamentata da norme generiche e inconcludenti, senza alcuna idea né garanzia sulla pianificazione urbanistica generale, senza aver contemporaneamente provveduto sull’ALL' adeguamento del Piano Regolatore al PPTR (scaduto nel 2016, che vede Molfetta come comune inadempiente). La maggioranza ha inoltre approvato un regolamento edilizio rinviando l’approvazione delle Norme Tecniche di Attuazione a data da destinarsi, solo in nome della velocità e dell’efficienza di facciata. Solo di facciata, visto che il mancato allineamento delle NTA al RETrischia di creare pasticci e contenziosi. Nella realtà dei fatti, quel regolamento è bloccato, finché non verranno discusse ed approvate le nuove Norme Tecniche di Attuazione, che dovranno essere sottoposte al procedimento di variante urbanistica, che durerà per mesi. Una vera e propria pagliacciata che rischia di paralizzare gli uffici, il settore edilizio e generare contenzioso”, precisano ancora i consiglieri dell’opposizione di sinistra. “Nonostante tutto non ci siamo sottratti a contribuire, articolo per articolo, al miglioramento del regolamento, chiedendo e ottenendo, ad esempio, di adeguarlo al PUMS e al PAES, piani di mobilità ed energia sostenibile approvati negli scorsi anni”.

“Sull’ospedale la battaglia si è svolta a notte tarda, ma siamo rimasti lucidi e abbiamo ottenuto un risultato importante: il voto unitario al nostro ordine del giorno che chiedeva che venissero mantenuti i reparti esistenti, potenziati i servizi della ASL e finanziato l’ospedale del Nord Barese. Su questi punti avevamo trovato già un’intesa nello scorso consiglio con l’opposizione di centrodestra. Finalmente anche il sindaco e la maggioranza si sono convinti che sull’ospedale non è consentita nessuna divisione e nessuna difesa d’ufficio dell’operato del presidente Emiliano e ci siamo compattati su una battaglia comune, che prevede anche l’esplicito riferimento a individuare in Molfetta l’ospedale di I livello del Nord Barese di cui tanto si parla in queste settimane, in attesa dell’edificazione di un nuovo ospedale tra Molfetta e Bisceglie, che resta un obiettivo importante per il territorio. Finalmente, grazie alla nostra ostinazione, la classe politica cittadina si è ricompattata, il sindaco ha deciso di dare battaglia per la modifica del Piano di Riordino e si formalizza con un atto ufficiale la richiesta che l’Ospedale del Nord Barese sia individuato a Molfetta e non a Corato”.

SUL REGOLAMENTO EDILIZIO AMPIO SERVIZIO SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE "QUINDICI" IN EDICOLA A FINE SETTIMANA

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