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Nasce “Mumart”, il nuovo museo marino artistico a Molfetta
20 marzo 2015

MOLFETTA - Nasce dall’idea di due giovani pugliesi il nuovo Museo marino allestito a Molfetta presso l’Ospedaletto dei Crociati. Un progetto nato grazie al finanziamento regionale Principi Attivi 2012 che mescola l’intento di riqualificare la zona dell’Oasi Naturale di Torre Calderina con la possibilità di fruire di percorsi didattici ambientali. Un viaggio insolito tra campioni biologici, fotografie dell’ambiente marino scattate da subacquei pugliesi, campioni marini, diorami, plastici 3D e video, tutti sull’ambiente marino, la sua flora e la fauna. Un museo temporaneo, nell’attesa che il progetto definitivo possa venire alla luce.
Un progetto più ampio che prevede il posizionamento di sculture sotto il livello del mare. Un progetto che abbraccia l’arte e la riqualificazione ambientale. L’idea alla base del Museo era infatti quella di riqualificare l'area marina di Torre Calderina tra i Comuni di Molfetta e Bisceglie, trasformando la zona in un luogo di attrazione turistica per sub di tutto il mondo. Dunque non solo un polo attrattivo dal punto di vista ambientale ma anche e soprattutto dal punto di vista turistico. Un museo sottomarino da realizzare con alcune sculture in pietra da utilizzare per il ripopolamento marino dello specchio acqueo dell’Oasi Naturale, una zona che oggi vive uno stato di degrado a causa di una serie di impatti causati dall’uomo tra cui l’inquinamento organico da reflui e la pesca illegale sotto costa.

Perciò in attesa delle dovute autorizzazioni ambientali, gli esperti hanno voluto varare il progetto con l’istallazione del museo temporaneo e la mostra delle sculture che saranno affondate nei prossimi mesi nell’area marina a pochi metri dall’Ospedaletto dei Crociati.

Il progetto si avvale delle preziose collaborazioni dell’Istituto  Artistico “De Nittis – Pascali” di Bari, del “Centro studi e didattica ambientale Terrae” , dell’azienda “Vamar” di Bisceglie e del Lido Villaggio “Nettuno”.

A presenziare la cerimonia di inaugurazione del Mumart, l’assessore alla cultura del Comune di Molfetta, Betta Mongelli, il sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, che ha espresso apprezzamento per questo nuovo museo come un occasione imperdibile per la città, un’opportunità per intercettare flussi importanti di turismo riqualificando un pezzo della nostra costa, «non a caso – ha detto il Sindaco di Molfetta – ci troviamo qui, nell’Ospedaletto dei Crociati, luogo simbolo che è stato inserito quest’anno tra le tappe nazionali delle vie Francigene » e l’assessore regionale Guglielmo Minervini  che ha voluto sottolineare il valore progettuale del Mumart:«Fino agli anni ’70 Torre Calderina era una delle spiagge più belle del nostro territorio, oggi è stata strappata alla nostra fruizione, ecco perché – ha detto Minervini – vorrei sottolineare il valore di questo progetto, che sta nella voglia di riappropriarsi di quel pezzo di costa, irrobustendo nel contempo anche la capacità attrattiva del nostro territorio».

Durante la cerimonia inaugurale del Museo marino artistico sono stati omaggiati con una targa per il loro impegno nel progetto, Francesco Granito, professore dell’Istituto "De Nittis-Pascali" di Bari, Nicola Pertuso, GM del Lido Villaggio “Nettuno”, Domenico Lorusso del “Centro studi Terrae”, Paolo de Vizzi pluricampione di permanenza subacquea che ha sfidato la sua disabilità provando sensazioni uniche durante le sue immersioni da record e Francesco Valente dell’azienda biscegliese VAMAR cha ha raccontato le fasi di taglio della pietra con cui sono state realizzate le opere abbozzate dai giovani artisti dell’Istituto “De Nittis – Pascali” (Nella foto: Natalicchio, Minerva, Natalicchio, Mongelli, Minervini e Granito).

A fare gli onori di casa, durante la presentazione del progetto alla città,  la presidente del “Mumart”, Maria Minerva, che ha spiegato :«L’idea è stata quella di creare un rifugio per gli organismi biologici e favorirne la presenza, proprio come accade sulle chiglie delle barche», così da dare nuova vita ad un tratto di mare devastato dall’opera dell’uomo.

In alternativa alle classiche barriere artificiali sommerse (cubi in cemento sovrapposti), si è scelto quindi di utilizzare scogliere artificiali apprezzabili anche dal punto di vista artistico, ovvero opere d’arte pensate da giovani artisti pugliesi con le quali allestire un vero e proprio museo sommerso. Le sculture sono state progettate dagli alunni dell'IISS "De Nittis-Pascali", sotto la supervisione di Professori e Scultori professionisti e, dopo un concorso, le opere vincitrici sono state create ad arte dalla maestria dall'azienda VAMAR tutte rigorosamente in pietra di Trani. Ogni scultura è stata scelta sulla base di un tema specifico di carattere ambientale, marino ed archeologico, nonché sulla base di precise caratteristiche che possano rendere l’opera efficiente dal punto di vista ecologico nel ripopolare l’area.

Un progetto dunque che fa bene all’ambiente e al turismo con uno sguardo rivolto anche al sociale. Mumart infatti abbraccia anche le tematiche dell’inclusione sociale, abbattendo ogni forma di barriera possibile e rendendo tutte le attività svolte fruibili anche a non vedenti e diversamente abili. Il museo artistico marino è infatti dotato anche di un percorso tattile per non vedenti, ma non solo, perché Mumart è un progetto senza barriere che prevede anche percorsi di avviamento all’immersione per disabili, azzerando le differenze tra normodotati e diversabili.

© Riproduzione riservata

Autore: Giovanni Angione
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