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Mons. Palese parla dei cento anni del Seminario regionale di Molfetta
24 marzo 2009

MOLFETTA - L'11 novembre 1908 il Sommo Pontefice San Pio X fondava a Lecce il Pontificio Seminario Regionale Pugliese, trasferito a Molfetta nel novembre del 1915. La commemorazione dei primi 100 anni si è articolata in serie di manifestazioni a partire dal novembre dello scorso anno e nell'arco di questa settimana si svolgeranno una serie di incontri volti a commentare e discutere la storia, la funzione e la formazione del Seminario Regionale (Nella foto: mons. Antonio Ladisa, Rettore del Seminario Regionale, mons. Salvatore Palese e don Carlo dell'Osso). Nel primo incontro “Ricordati di tutto il cammino…” il prof. Mons. Salvatore Palese, preside della Facoltà Teologica Pugliese e titolare della cattedra di storia della chiesa, ha approfondito la storia del Seminario con una lettura sapienziale di questi primi cento anni, cercando di analizzarne i punti-chiave (l'istituzione, la formazione dei giovani, la funzione comunitaria) e le personalità eminenti. Il Seminario nasce in un contesto socio-culturale animato e dinamico, in cui si sente l'esigenza di ammodernare la teologia e potenziare l'iniziativa cattolica: si profilano le basi e gli uomini del futuro cattolicesimo politico ed il Seminario diviene “un'isola vaticana”. All'indomani della Prima Guerra Mondiale, feconda per la riflessione sulla famiglia e sui totalitarismi, il Seminario assume un ruolo significativo nell'edificazione culturale e nella formazione degli uomini meridionali della Democrazia Cristiana, di cui furono entusiasti sostenitori i sacerdoti stessi. Un entusiasmo che si accrebbe con il Concilio, grazie al quale nella seconda metà degli anni '60 si avviò il rinnovamento delle programmazioni di insegnamento, per far fronte alle nuove esigenze sociali (come la secolarizzazione delle istituzioni e delle tradizioni). Solo nel decennio successivo si riuscirono a modificare le antiche prassi teologiche, quando si comprese l'importanza di una completa immersione evangelica nel mondo, segnato dalla continua mutevolezza della geografia religiosa. Negli ultimi vent'anni il Seminario ha dovuto rivedere le proprie impostazioni culturali, sviluppando una nuova prassi formativa del clero, basata sul dialogo e sull'ascolto: in questo modo si delinea un Seminario quale comunità ecclesiale educativa che garantisce la formazione graduale ed integrata dei futuri presbiteri. Mons. Palese ha poi elencato una serie di personalità che hanno fatto la storia di questa grandiosa entità ecclesiale, tra cui ricordiamo Mons. Corrado Ursi, che rilanciò negli anni '50 la formazione dei seminaristi, allargando al contesto territoriale non più provinciale; Mons. Giuseppe Carate , che permise l'avvicinamento tra la realtà mondana e quella ecclesiale, tra la Chiesa e la politica; Mons. Miglietta, Mons. Tridente, Mons. Salvucci, Mons. Todisco e Mons. Bello che hanno favorito la continua trasformazione teologico-formativa del Seminario. Il secondo incontro “Mi sono fatto tutto a tutti…” si svolgerà questa sera nell'Aula Magna del Seminario Regionale alle ore 18.30, incentrato sulla discussione del ministero nelle lettere paoline tenuta da S. Ecc. Mons. Benigno Luigi Papa, Arcivescovo Metropolita di Taranto e Presidente della Commissione Vescovile per il Seminario.
Autore: Marcello la Forgia
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