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Molfetta Vecchia, protesta degli abitanti: vivibilità a rischio
18 giugno 2003

MOLFETTA – 18.6.2003 Gli abitanti del quartiere Molfetta Vecchia si mobilitano e protestano per le condizioni di vivibilità, messe a rischio dal traffico, dall'inquinamento atmosferico, dovuto alla cantierizzazione selvaggia (via vai di camion e betoniere), la presenza eccessiva di topi e ratti e l'eccessiva rumorosità degli impianti di climatizzazione di Palazzo Giovene. Al termine di un'assemblea, gli abitanti hanno preparato un documento che hanno inviato al sindaco e agli amministratori comunali. Questo il testo del documento: “Nell'assemblea tenutasi il 14 giugno, in merito alle problematiche connesse alla circolazione veicolare e alla oramai problematica "vivibilità" del quartiere, premesso: · che la residenza nel quartiere si basa su una situazione di equilibrio delicatissimo fra l'abitazione e la strada; infatti, le finestre, che è necessario tenere spesso aperte per elementari necessità igieniche e di ricambio di aria, si affacciano su stradine anguste e senza marciapiede che amplificano tutti gli elementi esterni di disturbo (rumore, gas di scarico, vibrazioni, ecc); · che la cantierizzazione di ampie zone del quartiere viene oramai effettuata in maniera selvaggia senza alcun rispetto del tessuto urbanistico, con la circolazione, per l'intera giornata, di mezzi pesanti e, addirittura, da cantiere o cava ai quali è addirittura interdetta la circolazione su strada, con produzione di rumore ed inquinamento atmosferico superiori a qualsiasi livello consentito dalle attuali normative; Il Comitato di quartiere del Centro Antico, ha delineato le proposte che seguono: 1. chiusura permanentemente e totale di tutto il centro antico (compresa Piazza Municipio) dalle ore 0,00 alle ore 24,00; 2. regolamentazione, mediante rilascio di autorizzazione, dell'accesso veicolare dei residenti, limitatamente ad operazioni di carico e scarico; 3. regolamentazione della circolazione dei mezzi da lavoro, mediante rilascio di autorizzazione, che tenga conto della dimensione e tipologia del mezzo utilizzato, impedendo che il trasporto dei materiali rinvenenti da demolizioni avvenga con mezzi da cava pesanti, rumorosi e dallo scarico inquinante e maleodorante; 4. predisposizione di aree, in zone limitrofe, riservate al parcheggio dei residenti o a parcheggio a pagamento, con possibilità di abbonamento per i residenti 5. utilizzo di mezzi a trazione elettrica per la raccolta dei rifiuti. Si segnala, inoltre: § la presenza in più zone ed in quantità elevata di ratti; § la rumorosità delle macchine dell'impianto di climatizzazione poste sul lastrico solare di palazzo Giovene; si innescano, infatti, particolari condizioni di risonanza, con ricaduta, a livelli decisamente intollerabili, di onde sonore in una zona abbastanza ampia, da Via San Pietro fino a Via Sant'Orsola; Si ricorda, infine, che il Decreto del presidente de Consiglio dei ministri 01.03.91, recepito dalla Legge Quadro sull'Inquinamento Acustico n° 447 del 26.10.95, all'art. 6 stabilisce: § un limite di accettabilità per il rumore pari, a seconda delle zone del territorio comunale (previste all'art 2 del D. M. 1444/1968); Limite diurno, zona A: 65 dB; zona B: 60 dB Limite notturno, zona A: 55 dB; zona B: 50 dB § le differenze da non superare tra il livello equivalente del rumore ambientale e quello del rumore residuo (criterio differenziale) pari a 5 dB durante il periodo diurno e a 3 dB durante il periodo notturno, mentre, nell'allegato A al comma 11, il suddetto decreto individua come periodo notturno quello compreso tra le ore 22 e le ore 6. Pertanto, appaiono del tutte legittime le proteste di quei cittadini che continuano a chiedere che le emissioni sonore (musica diffusa o piano bar) prodotte dall'esercizio delle attività di somministrazione di bevande ed alimenti, non superino i livelli previsti dalla normativa vigente. Si invita, in ogni caso, l'Amministrazione a sentire non soltanto le imprese, ma anche e soprattutto i residenti in merito a decisioni che riguardano il centro antico (circolazione veicolare); Sarebbe auspicabile, inoltre, un rapporto di consultazione/collaborazione permanente, che investa anche la destinazione e/o gestione di spazi collettivi”.
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Egregio Sig. Santoro, credo che lei non sappia leggere o non voglia leggere. Evidentemente fa parte di coloro che hanno il paraocchi e vedono solo ciò che piace ed è gradito. Mi consenta, come direbbe un personaggio a lei simpatico, ma credo che sia lei a non avere il senso del ridicolo e ciò che è più grave è il fatto che non se ne accorga, talmente invasato com'è, da non riuscire più a ragionare con la sua testa (almeno a giudicare da quello che scrive). Cercherò di aiutarla in qualche modo, premettendo, nel caso non sia riuscito a leggere bene, che la notizia fa riferimento a un comunicato degli abitanti del quartiere e non a fantasie di "Quindici", che non fa pettegolezzi (li lasciamo volentieri ad altri fogli che se ne compiacciono perché così riescono a riempire le loro esangui pagine). In quanto al riferimento ai giornali scolastici, lei, evidentemente, non li conosce. Chi come me ha fatto da ragazzo anche il direttore del giornale del liceo di Molfetta, molto poco scolastico e molto più di informazione e opinione (vada alla Biblioteca comunale a leggere "La Sveglia"), non può accettare che se ne parli con incompetenza senza conoscerli e senza fare le dovute distinzioni. Dicevo che a lei sfugge un particolare importante e fondamentale: qui si parla di centro storico, non della 167. Non per fare distinzioni tra aree, più o meno privilegiate, della città, ma il centro antico ha un equilibrio delicato rispetto alla 167, non foss'altro per le sue dimensioni e la sua precarietà statica. Detto questo, le sue affermazioni diventano sì ridicole e gliele lascio volentieri, affidandole all'intelligenza degli altri lettori di questo sito. Si sbaglia anche quando parla genericamente di "stampa molfettese" (come lei la definisce): anche qui occorre fare le dovute distinzioni. Dagli anni del liceo ad oggi, chi scrive ha realizzato e diretto diversi giornali: qualcosa nel tempo l'avrà pur imparata se nel frattempo è diventato l'unico giornalista professionista sulla piazza (e questo, non crede, fa già qualità) in grado di realizzare qualcosa di meglio di un giornale scolastico. Perciò, prima di pretendere di insegnare il mestiere agli altri, pensi a fare bene il suo. Non ho mai capito perché tutti si sentano in diritto di giudicare e dare lezioni di giornalismo e magari non accettino poi lezioni o giudizi sulla loro professione. Non so lei quale lavoro faccia, ma visto che sembra tanto "esperto" di "stampa molfettese", potrei invitarla a frequentare la nostra redazione (dalla quale sono venuti fuori ottimi giornalisti che collaborano con varie testate), cominciando, però, dal livello scolastico. E, per cortesia, non nomini invano Leonardo Azzarita, valente e glorioso collega, che lei non ha conosciuto e che si rivolterebbe nella tomba a sentir pronunciare indegnamente e impropriamente il suo nome. Cordialità Felice de Sanctis P.S. Noi non abbiamo politicanti di riferimento, né "beneamati" personaggi che abbiamo spesso criticato, ma solo idee nostre, condivisibili o meno, ma sempre e solo nostre. Non credo che lei, da quello che scrive, possa dire altrettanto.
Voglio fare una ipotesi: mettiamo il caso che la città vecchia non fosse in fase di recupero, che nessuno, neanche il Comune osasse entrarvi con i propri uffici. Avremmo avuto Il Quindici che strillava per il mancato recupero, i cittadini lasciati nell'unica alternativa possibile: o abbandonare il centro storico o vivere in un ambiente ormai ghettizzato... con l'opposizione (di qualunque colore fosse stata) ad inveire contro l'inettitudine del Sindaco e compagnia cantante. FIN QUI L'IPOTESI. Passiamo alla realtà. La città vecchia, sia per il ritorno del Comune che per le iniziative dei privati sta, pian piano, per essere recuperato. E su che cosa scrive il Quindici? Per lamentarsi con i cittadini dei rumori delle betoniere! MA AVETE IL SENSO DEL RIDICOLO???? Se la risposta è NO e quindi ci troviamo a parlare per ridicolaggini, allora intendo protestare vivacemente contro le bande rumorose posizionate nella zona 167 dal Sindaco Guglielmo Minervini che, nelle notti calde d'estate fanno un rumore bestiale per i cittadini abitanti! Ed ad onor de vero intendo lamentarmi contro i rumorosi autobus molfettesi, acquistati dal vostro beneamato. Ma si potrebbe vivere con incidenti tutti i giorni e senza potersi muovere??? CREDO DI NO!!! IL PRINCIPIO DELL'UTILITA' PUBBLICA PREVALE!! UNA LAMENTELA SERIA INVECE LA VOGLIO FARE: LA STAMPA MOLFETTESE E' DIVENUTA TROPPO ATTENTA ALLE FACEZIE ED ALLE VELINE (NON QUELLE DI STRISCIA CHE ALMENO HANNO UNA LORO FUNZIONE ESTETICA!) DEI POLITICANTI DI RIFERIMENTO. UNA STAMPA TRA IL PETTEGOLO ED IL GIORNALE SCOLASTICO CHE FAREBBE RIVOLTARE LEONARDO AZZARITA. CI PENSI DIRETTORE E MAGARI CI FACCIA UN ARTICOLO ANZICHE' GIOCARE CON LE BETONIERE!!!


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