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Molfetta, una signora disabile scrive a “Quindici”: quei parcheggi negati e osteggiati a chi ha bisogno
15 gennaio 2011

MOLFETTA – Una signora disabile scrive a “Quindici” una lettera per denunciare l’assurda situazione dei parcheggi per i disabili. In passato i vigili urbani hanno scoperto che ben 50 permessi di parcheggio erano illeciti o irregolari. Hanno denunciato la cosa, ma che è accaduto? Sono stati tolti i permessi di parcheggio o il Comune li ha lasciati ancora lì per accontentare qualche amico? Ci piacerebbe sapere la situazione, ma ancora una volta il Comune sarà reticente perché non vuole scoprire le carte? Perché ha qualcosa da nascondere? Meglio il silenzio, come fa sempre quest’amministrazione comunale per non rispondere ai cittadini, dei quali, però, si ricorda solo quando deve andare alla ricerca dei voti per continuare a governare nel disprezzo di quegli stessi voti.
E’ questo atteggiamento di silenzio colpevole che “Quindici” denuncia ai cittadini esasperati per la mancanza di parcheggi e per il caos che avviene ogni giorno con i grattini per la sosta.

Ma sentiamo la storia della signora disabile:
 
«Carodiarioamicomio, a chi se non a te confidare la mia pena? Con
chi se non con te caro amico, cercare via d’uscita che non sia la “fuoriuscita”
assurda di lottare contro gli eterni assenti? Devi sapere caro amico che ormai è tanto tempo che osservo il tutto con lo “sguardo” di un diversamente abile e ci sono cose che purtroppo vanno vissute per esserne capiti i disagi. No! Che non voglio essere lagnosa, e sono dignitosa perchè tutto potrei farmi scivolare via, ma è quel disabile che è in me che mi urla dentro che non è giusto né per me né per tanti come me ed allora espongo ciò che questa società mi fa vivere come se dicesse: TACI TU E AGGIUNGI ANCHE QUESTA AL TUO FARDELLO DI SOPPORTAZIONI perché ne sei abituato.
Anni fa quando sono venuta ad abitare in questa stradina,”OH! MEMM CE CAOS M’HA CAPTAT!” Stradine non più larghe di una vettura e… c’èra posto per parcheggiare …forse perché molte abitazioni erano disabitate per cui non c’era necessità di affannarsi tanto, ma…
Con il tempo le abitazioni si sono animate ed allora i parcheggi si son fatti un po’ preziosi ed è così che qualche sedia o stendino con panni stesi e a volte arrugginito con stracci che nessuno porterebbe via, “prenota” il posto macchina di qualcuno e mai sia provare di parcheggiare là dove qualcuno con prepotenza si arroga un diritto inesistente, 4 ruote forate, la brutta sorpresa di un giorno.
In fondo alla stradina, con insistenza una macchina parcheggiava ostruendo la percorribilità che io stessa, facevo fatica per non urtarla ed un brutto giorno un incendio divampò fino al primo piano riducendo la macchina ad un ferro rovente. Fatalità? Voci di stradina mormorarono un ben gli sta!,
Ma oggi una nuova macchina occupa lo stesso posto ed è pare lo stesso padrone! Io faccio ancora fatica per non urtare la carrozzeria. Non c’è rispetto perché manca forse la volontà che ci sia?
Sono Alice e ancora Smeraviglio. La mia patologia mi consente di avere un parcheggio per disabili, ma credimi caro amico ci vuole molta abilità per capire e districarsi tra regolamenti e normative... Con un po’ di pazienza mi sono cimentata e…. Il mio parcheggio mi ha creato dei disorientamenti non indifferenti… poiché ho sempre parcheggiato accanto al mio portone, almeno quando l’ho trovavo libero, ma da quando ho fatto domanda, mi è stato assegnato un po più in là tra il malcontento generale. Ho cercato di capire e mi sono recata inizialmente negli uffici del Comune dove mi è stato “raccontato la storiella” e ciò dipendeva dai vigili?…
Ed eccomi rimbalzata come una palla da ping pong da un ufficio del Comune a quello dei vigili dove ognuno affermava l’impotenza senza il permesso, l’uno dell’altro, per cui la mia richiesta non era cosa fattibile. Ricordo che il responsabile dei vigili, responsabile di molto, … al mio sconforto …. di togliere il parcheggio per il quieto vivere di molti, ma soprattutto del mio mi ha risposto MAI SIA!
L’Alice che è in me smeraviglia ancora difronte a tanto …SIA MAI! Questo mai! Che un disabile rinunci…. si “giocherebbe” un po’ la dignità qualcuno? …azz! Che vuoi che freghi tanto del disagio del disabile? Tuttavia, si potrebbe studiare dove spostarlo. Fu così che divenni il “pacchettino” scomodo di non so chi? Fatto sta che la mia richiesta di avere il parcheggio sotto casa dove il vicinato aveva espresso apertamente che è lì che avrei dovuto tenerlo, non è stato proprio possibile proprio per il fatto che la via è viabile… viabile un corno!
La viabilità è perennemente bloccata da vetture parcheggiate. Un giorno, mi recai presso l’ufficio comunale, di colui che avrebbe forse sbrogliato la matassa in quando responsabile di queste assegnazioni, ma dopo aver atteso di essere ricevuta, con tanta destrezza ha cercato di liquidarmi soprattutto quando ho espresso la volontà di toglierlo. Ricordo che acconsentì frettoloso.
Mi sono sentita come bastonata sulle ferite, e appena mia figlia mi aiutò ad alzarmi e sorretta dal suo braccio, mi avviai verso la porta con un nodo in gola, la voce del… mi richiamò, mi fece riaccomodare e dispose di spostarlo.
Ormai frustata a dovere acconsentii sopratutto perché avevo voglia di andare via lontano da tanta……
Mia figlia ha cercato di consolarmi, e dopo aver fatto le somme tra il prima ed il dopo, arrivai alla conclusione che era meglio il prima piuttosto che lottarsi comunque il parcheggio assegnatomi e sempre occupato da altri impuniti e districarmi tra gli insulti vari. HO MALEDETTO IL GIORNO IN CUI NE HO FATTO DOMANDA. HO MALEDETTO LA MIA NON PIU’ COMPLETA AUTONOMIA. HO MALEDETTO ME, PER L’IRASCIBILITA’ CHE MI CRESCEVA DENTRO e che ero costretta a dominare per non umiliare ulteriormente anche i miei cari.
Ricordo ancora l’angoscia di quel tragitto di strada che mi portò fuori e lontano da ciò che ora gravava sulla mia psiche. Ok! Tornata a casa ho avuto modo di raccogliere le mie forze e prendere la decisione di lottare ..non per me, ma per quelli che verranno ed allora quando gli addetti son venuti per disporre il nuovo parcheggio sotto la finestrella di un’altra abitazione, dove sarei stata sballottata con parolacce di sicuro, ho detto BASTA! Il mio parcheggio resta dov’è finche qualcuno mi spiega bene il perché al disabile le viene chiesto il massimo rispetto di certe norme o regole piuttosto che far rispettare certe irregolarità spesso illegali No di certo che non dico assolutamente che si debba soprassedere anche su di noi, ma si DEVE imporre la regolarità e legalità a tutti. Purtroppo, finche non si vigila, quelli come me ne fanno le spese ed allora, una volta lo specchietto, poi il finestrino, poi la “firma” sulle fiancate, e un bel botto sulla carrozzeria, presa a uova, e posacenere, fiotti di acqua sporca dopo aver lavato il balcone, non resta che accontentarmi che cammini, e tutto questo perché? Perche chi fa certi scempi è sicuro che non viene punito oltre. Ho fatto domanda che mi venga spostato lo stallo a metri addietro dal momento che la strada ha metri sufficienti per non essere di impedimento ad un eventuale soccorso e che comunque la via rimarrebbe viabile, e forse tutti sarebbero contenti?
Tuttavia ad una mia in data 27/07/2009 indirizzata…. in cui ho chiesto che vengano rispettare le normative garantendo la percorribilità della strada, a me negata e che comunque è  “pirata” per tutti, e che sia messo comunque in sicurezza la tubatura di gas non a norma. . . «…come da un mia: riterrò opportuno, a questo punto, il rispetto delle normative e quindi chiederò che sia garantita la percorribilità della suddetta strada e che sia messo comunque in sicurezza il sopraindicato tubo, vietando a chiunque il parcheggio nelle vicinanze e non solo alla mia persona già limitata da difficoltà fisiche riconosciute dallo Stato ed ora anche dalla Vostre normative non vigenti, a quanto pare, per tutti, ma solo per la mia persona».
Ad oggi tutto continua a tacere tranne questo grido che vuol farsi sentire, con l’aiuto di qualche Santo sicuramente e con l’aiuto del lettore attento. Ma a tutt’oggi tutto tace. Forse sto per proporre un eresia, ma dal momento che comunque basti fare una passeggiata in queste viuzze, per rendersi conto che quel che dico è solo una parte di quello che succede, mi domando se non sia il caso che il Comune “affitti” un posto macchina almeno fisso per la notte ai residenti, naturalmente a chi ne farebbe richiesta. Certamente in vie viabili che lo permettono e probabilmente ci sarebbero meno disabili con problemi di parcheggio. Facciamo un’operazione: Parcheggio per chiunque ne faccia
richiesta+affitto=casse del Comune con qualche euro che potrebbe
richiesta+grossomodo “accontentare”qualche diversamente abile disoccupato, occupandolo facendole controllare le anomalie sul sistema. Tirando le somme, forse qualcosa di buono ne verrebbe fuori. Intanto tutto tace e i padroni della strada ormai mettono in “piazza” perfino le grigliate pur di occupare ciò che non è in loro diritto?
Ma forse mi sbaglio e come al solito mi sento Alice nel mondo delle smeraviglie… proprio sme…smeraviglie! non capisco molto ed è così che funziona tutto?… No! Che non è la guerra dei poveri, ma la prepotenza si fa strada, i tutori delle “regole” hanno da occuparsi di cose più importanti! Che frega loro dei mali o disagi altrui? OH! Certo che non lo dico tanto per, ma hanno veramente cose più importanti di sicuro, spero solo che si sbrighino prima che potrebbe arrivare il loro turno, ed a quelli come me non resta che… ingoiare….
Molfetta, è veramente una bella città e sta a noi renderla migliore… a me francamente non me ne può fregar di meno forse perché ho qualcosa di più importante di cui preoccuparmi? Haiaià, che male!». 
 
© Riproduzione riservata
Autore: Assunta Luzzini
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...chiedo venia a tutti per il FUORI TEMA ma non potevo resistere alla facezia....CESARINO, amico mio...mannaggia alla pupazza...che amaro destino ti è stato affibbiato da quel cattivone di BOB la LAVANDAIA!!! dalle stelle alle stalle...da tombeur de femme...a infimo SANCHO PANZA...da Ruby Rubacuori...a mangiatore di merendine a tradimento!!!!...mi dispiace tanto...ad ogni modo voglio venirti incontro; come la Fenice risorge dalle sue ceneri, ti propongo la panacea per i tuoi mali...un soggiorno in un resort fantastico grazie al quale potrai tornare ai tuoi antichi fasti...è un'isola localizzata nella baia di San Francisco, si chiama ALCATRAZ!!!...ma, ti chiedo una cortesia e so' che non potrai dirmi di no: condurre teco un commentatore SBROCCATO di questo suk...egli è convinto di essere un AVATAR della LIBERTA' al servizio di tutti!!!...egli, in un primo momento, ti apparirà logorroico e noioso; ti parlerà della sua amicizia con il Sindaco, ti dirà che non gli nega il saluto,gli è amico ma non lo vota ( e lui lo sa), che non ha piu' sedie da proteggere sotto il suo deretano e tante altre amenità del genere....mi raccomando, quando egli e' in questa fase...ASSECONDALO, altrimenti potrebbe irritarsi e sfidarti a singolar tenzone proponendoti il Direttore di Quindici come arbitro!!!...ad ogni modo, credo che avrete parecchie cose da raccontarvi visto che, vi accomuna, una caratteristica saliente: ...entrambi ODIATE LA MAGISTRATURA a tal punto da ritenerla l'origine di tutti i mali!!!...bon voyage...buon viaggio...AMISCI, e mi raccomando....SCRIVETE!!!

1)..Cara ASSUNTA, ma preferisco rivolgermi alla ALICE che è in lei... mi perdoni, ma alcuni passaggi dei suoi post non li condivido, anzi li trovo piuttosto contraddittori. Carissima, la LEGALITA', il RISPETTO DELLE REGOLE sono aspetti della nostra società sui quali non si può e non si deve scendere a patti. Non si può avere, nei confronti delle regole un atteggiamento ON/OFF a seconda del contingente. Se impostiamo il ragionamento secondo il quale e' lecito trasgredire le regole purchè si lavori, lei capira', si entra nel campo della ARBITRARIETA' che nulla ha a che vedere con lo STATO DI DIRITTO. Se viene meno il concetto di RISPETTO DELLE REGOLE in senso lato, viene meno la FIDUCIA dei cittadini nei confronti del patto fondativo che li lega e che e' alla base di ogni società democratica fondata sul diritto. Mi permetto di farle una domanda provocatoria: Lei sarebbe orgogliosa di vivere in una società nella quale sarebbero rispettati e applicati alla lettera i diritti civili, mentre su tutto il resto si potrebbe assumere un atteggiamento piu' flessibile applicando la locuzione ( cito una metafora utilizzando le sue parole) " perchè in fondo è gente che lavora"?...in sintesi, con un'ulteriore metafora, accetterebbe di vivere in un modello di società che ripulisce il centro della citta' dalla spazzatura (applicazione dei diritti civili), per apparire bella e attraente agli occhi dei turisti, ammassandola,però, (la spazzatura) in periferia (legalità ON/OFF) affinchè nessuno veda?...
Cara signora Assunta, prima di postare questo mio scritto ho letto e riletto gli interventi degli altri partecipanti al forum. Sembra che a tutti noi sfugga il concetto semplice ma fondamentale della PARI OPPORTUNITA'. La ragione?, l'hai descritta molto bene con quella storiella del "macchinone al policlinico". Siamo essenzialmente egoisti e credo che con un certo fastidio ci chiediamo: perché quel posto (macchina) è riservato? Anch'io ...vado di fretta, con la mia cartella, quindi: all'inferno. Quando facciamo questo ragionamento in noi prevale la NOSTRA urgenza, non la possibile/probabile necessità tua o di qualcun altro. E bada bene, questo attegiamento non lo esprimiamo solo per questo caso specifico, io vorrei, con tutto il rispetto per i tuoi problemi che hai descritto con tanta sobrietà e, lasciami dire, eleganza, sottoporre all'attenzione di tutti i lettori, il PROBLEMA DEL QUADRILATERO C.SO MARGHERITA, VIA S.VINCENZO, VIA ANNUNZIATA, VIA M.DEGLI ANGELI. Provate a circolare in macchina per quelle strade. Controlli ZERO; strade bloccate da auto parcheggiate, tantissime, in modo PERMANENTE (da abitanti della zona che, non avendo lamentele, solo per timore e/o quieto vivere dei vicini o di chi si arrangia, a costo di strisciare con l'auto sul muro, lasciano notte e giorno auto che BLOCCANO alcune strade). Ebbene, al problema che ho prospettato della necessità di transitare per un mezzo di soccorso, si potrebbe aggiungere il transito di un auto con uno come te!). Ebbene, nessuno fa nulla!, A nessuno viene in mente che potrebbero crearsi situazioni difficili. Sono questi atteggiamenti che io definisco da "celoduristi" (perdonami la scurrilità) che compromettono, a volte in modo grave, la nostra civile esistenza. Auguri, cara Amica. Per quel che può valere, la mia piena solidarietà.




Secondo le strampalate teorie del tuttologo dal pensiero sconvolto, se in un'indagine vengon fuori corruzioni e concussioni, in altri settori che non siano la politica, il PM di turno dovrebbe farsi prendere da una specie di paresi giudiziaria, posticipare l'inchiesta sine die, sino alla completa sanificazione della politica e poi riprendere in mano tutto il resto... L'idea è PAZZESCA!!! E' un modo strampalato e assurdo di ragionare. Il problema serio, non sta nelle sparate di queste balordaggini, il vero problema sta nel fatto che, il camaleonte del pensiero confuso (onnisciente tuttologo dei "copiaincolla" che non cià un katso da fà dalla mattina alla sera), ha la pretesa ASSURDA PURE di essere l'unico depositario del verbo (un verbo ad onor del vero, totalmente discosto dal senno, dal senso della misura e a volte oscuro e misterioso allo stesso...), per cui da del fascista, del pesce da acquario (o da calzone... sue varianti in tema), malavitoso... a tutti quelli che non la pensano come lui (ma pur volendo, come è possibile associarsi a simili stronsate!!!). Ma non è finita qua... non è tutto!!! Chiagne e fotte!!! Spara a tutto spiano e poi fa la vittima!!! Appena viene "sgamato" (non ci vuole molto, basta leggere i minestroni che condisce, per rendersene conto), minaccia, millanta conoscenze, piagnucola, si dimena e chiede di censurare le altrui avverse opinioni... Ebbene sì, dobbiamo costatare, che anche questo è il prodotto di certo sinistrume locale... Gli operai non c'entrano, come pure gli indigenti... qui stiamo parlando di un teppistello viziato, egocentrico, disturbato... figlio della kasta, che vive di rendita (un parassita), e che ha la pretesa di ergersi in maniera assolutistica ad unico depositario della verità. UN NOVELLO POL POT IN SALSA LOCALE!!! Se avesse potere tra le mani, un simile ammasso di neuroni in perenne corto circuito, io penso che non perderebbe tempo a mettere in atto la politica dei KMER ROSSI!!!






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