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Molfetta, un lettore scrive a “Quindici”: viale XXV Aprile è pericolosa, troppe auto veloci e nessun vigile
11 febbraio 2014

MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” pe segnalare la pericolosità di viale XXV Aprile, dove le automobili sfrecciano a grande velocità in una zona dove ci sono ben tre scuole.

«Egregio Direttore, in questi giorni si sta parlando dell'incidente stradale occorso al ns. concittadino Ambra, a cui rivolgo una pronta guarigione, però ci sono altre strade altrettanto pericolose.
Sto parlando di Viale XXV Aprile, strada in cui ci sono ben tre scuole il professionale Don Tonino Bello, la scuola dell'infanzia zona levante appartenente a Cesare Battisti e la Scuola Elementare sempre zona levante.
Bene la mattina vi è la presenza dei vigili solo all'altezza della Scuola Elementare, mentre a servizio della scuola dell'infanzia ci sono solo le strisce  pedonali che nessuno rispetta. Bisogna prestare molta attenzione perché nonostante la presenza della scuola le macchine sfrecciano ad alta velocità e siamo alle 8,15/8,30 di mattina con tutti il traffico che vi è in giro.
La situazione poi diventa pericolosissima, basta munirsi di autovelox e lo sai quante multe si farebbero, il pomeriggio dalle 15,00 alle 16,00 all'uscita dei piccoli dalla scuola dell'infanzia.
Chi sale dai carabinieri oltre ad andare veloce è accecato dal sole, ma nessuno rallenta, chi scende dal ponte pensa di essere su una pista di formula uno e lo stesso non rallenta.
Stiamo aspettando che ci scappi il morto?? Perché non mettere dei veri e propri rallentatori??? Perché dalle 15,00 alle 16,00 non vi è presenza alcuna di nessun vigile??? Grazie».

Leonardo Palumbo

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Premetto che non mai fatto incidenti stradali. Per me l'automobile era un giocattolo. Quando entravo in macchina, perdevo il senso della ragione ne combinavo di tutti i colori. Rispettare il codice della strada era un optional. Per questo sono stato multato moltissime volte. Non c'era la penalizzazione dei punti sulla patente. La trasgressione è durata fin quando un giorno scendendo con l'auto a tutta velocità sulla via di Terlizzi per Molfetta all'altezza di Gurgo mentre ero in fase di sorpasso mi sono visto la morte di fronte. Un autotreno procedendo in senso contrario esce dalla sua corsia di marcia e inizia anche lui a fare la manovra di sorpasso, forse non mi aveva visto. Lo scontro frontale era inevitabile. Miracolo fu. Nonostante l'alta velocità grazie ad una manovra azzardata riuscì a rientrare nella mia carreggiata. Evitai la morte. Lo spavento fu così forte che la mia vita da automobilista cambiò radicalmente incominciai a rispettare tutta la segnaletica stradale. Tuttavia un giorno andando verso Terlizzi volli rispettare il limite di velocità di 50 Km orari dettata dalla segnaletica e mentre proseguivo per la mia strada, ogni tanto mi sentivo strombazzare da dietro da altre automobili che m'incitavano ad aumentare la velocità, qualcuno poi mi sorpassava rallentava e con certi gesti mi mandava al quel paese. Dopo ho saputo, che per quelle persone ero un pericolo pubblico che intralciavo il traffico e li costringevo a fare sorpassi in zona di divieto. E allora?...



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