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Molfetta, un lettore scrive a “Quindici”: un tombino pericoloso, ignorato da tutti
12 maggio 2010

MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” per segnalare la presenza di un tombino pericoloso sulla strada dell’outlet, del quale nessuno si preoccupa e che potrebbe provocare un grave incidente.

Ecco la sua lettera:
 
«Caro Direttore,
Lunedì 3 maggio scorso, mi recavo all’Outlet per fare degli acquisti. Notavo che all’incirca alla confluenza della stradina che passa sotto il ponte ferroviario e si immette sulla strada che costeggiando la linea ferroviaria, porta all’Outlet, al Multisala ed a Miragica, nel bel mezzo circa della carreggiata, c’era un segnale stradale con dietro un pezzo di plastica? e sopra uno pneumatico, che verosimilmente segnalava una situazione di effettivo PERICOLO sulla strada, costituito dal fatto che qualche criminale buontempone (è una mia opinione, visto che da noi è accaduto in altre strade) aveva rimosso il coperchio di un tombino stradale.
 
Che cosa ci trovo di “disdicevole” in questo evento non nuovo, almeno da noi?
 
Sono ripassato per quella strada, per recarmi a cinema, a metà settimana scorsa, e il “marchingegno” era ancora lì!
 
Ci sono passato ieri sera (vedi foto allegata, ripresa dall’auto in corsa, ma abbastanza eloquente), e il “marchingegno” era ancora lì!!
 
Allora questo mi fa fare alcune considerazioni, e cioè:
Fra noi Molfettesi vi sono alcuni sconsiderati CRIMINALI da operetta, che però – presa per buona la mia supposizione del tipo che ha rimosso il coperchio del tombino – con i loro comportamenti creano oggettive situazioni di pericolo grave; immaginiamo che una vettura passi sopra il “marchingegno” a velocità sostenuta: danni gravi al veicolo e forse anche alle persone.
Seconda considerazione: qualcuno, essendosi “accorto” del problema, ha tamponato, non so quando, con un sistema estemporaneo di segnalazione (meglio di niente), ma in un solo senso di marcia: in direzione dell’Outlet. Ben fatto, ripeto, ma e quelli che provengono dall’Outlet, sono gravemente esposti al rischio di investire il “marchingegno” che certamente non è fatto per mettere al sicuro la zona.
Terza considerazione: chi lo ha fatto (il sistema di segnalamento) deve essere certamente qualcuno che aveva i mezzi per farlo (A.S.M.?, Polizia Urbana?, Amministrazione comunale?) – non vedo altri soggetti, essendo la strada in questione una strada urbana. Allora mi domando costui chiunque esso sia, ha fatto quel che ha potuto, ravvisando il pericolo; e poi? Ha informato chi e come e quando. E se c’è stata comunicazione, chi ha ricevuto la denuncia, cosa ha fatto? NULLA!!!, almeno fino a ieri sera 11/05.
Quarta considerazione, a costo di suscitare le proteste dei “sostenitori” tout court dell’Amministrazione (che, secondo loro, ha reso Molfetta la Principessa del Sud), domando: nessuno degli Amministratori – anche fuori servizio -, Forze dell’ordine, altri Cittadini e chi più ne ha, più ne metta, ha notato quanto ho notato io, su una strada che, per ammissione dei nostri Amministratori, dovrebbe costituire il “biglietto da visita” per i tantissimi frequentatori dell’Outlet, del Multisala UCI e del Parco Miragica, che specialmente in questa stagione si riversano a frotte in quei posti.
Ultima considerazione che dà l’idea della demagogia di certi proclami (recente quello del riassetto delle strade “interessate” al prossimo passaggio della carovana del Giro): la strada in questione, realizzata funzionalmente alla nascita del polo commerciale/turistico (OUTLET, MIRAGICA, MULTISALA), è praticamente l’unica strada che mena a quei siti. Già prima dell’inaugurazione del Parco, sembrava, in certi frangenti (giorni di festa e fine settimana), insufficiente stretta come è fra un lato con insediamenti industriali e l’altro con la massicciata ferroviaria. Adesso lo è diventata ancora di più, con l’aggravante che c’è anche un’altra imprevista strettoia che potrà essere eliminata chissà quando, o meglio non appena si verificherà l’incidente, si spera senza danni alle persone!.
 
Sono certo che questo mio scritto sarà considerato come la farneticazione del solito “detrattore” dell’operato superbo della nostra Amministrazione, frutto di mala fede e preconcetti da “comunista”, però, al netto della mia pretesa di aver reso forse un servizio che l’ignavia di chi di dovere certamente non rende, mi fa rabbia sentire le “cannonate” sparate per l’effettuazione di opere, largamente DOVUTE al decoro della Città ed al rispetto verso i Cittadini TUTTI, che vengono spacciate come cose assolutamente eccezionali». 
Lettera firmata
 
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