MOLFETTA - Molte volte le iniziative dell’Asm, anche egregie, hanno il vizio dell’incompletezza e finiscono per rivelarsi solo pubblicitarie.
E’ quanto sta avvenendo con la raccolta differenziata per l’umido. Premesso che una scelta di questo tipo non può essere affidata alla collaborazione dei cittadini che, come abbiamo scritto altre volte, non ricevono nulla in cambio, quando avrebbero diritto ad una riduzione della tassa dei rifiuti. Ma da quest’orecchio l’Asm non ci sente e approfitta della bontà dei molfettesi.
Ma con l’umido si è superato il limite, sia perchè è scomodo mantenere il sacchetto nel contenitore in quanto, non trattandosi di carta o plastica, emette cattivo odore, sia perché questa raccolta andrebbe fatta porta per porta. Altrimenti il rischio è che si riveli un fallimento.
Ma quel che è più grave è che la stessa Asm non si sia attrezzata per la fornitura dei sacchetti biodegradabili e alla fine consigli agli utenti di utilizzare quelli di plastica. Insomma, una vera presa in giro, come conferma la lettera di un cittadino inviata a “Quindici”.
Ecco il testo:
«Dal mese di luglio, per gli abitanti del quartiere Paradiso, è partita la
raccolta differenziata dell'umido con distribuzione casa per casa di apposita pattumiera ed un congruo numero di sacchetti, che presumo essere del tipo facilmente degradabile.
Terminata l'iniziale fornitura di sacchetti, ho contattato l'Asm per conoscere come averne di nuovi. Mi è stato risposto che non è prevista una nuova fornitura e che devo utilizzare i comuni sacchetti di plastica. Non sono un tecnico, e forse mi sbaglierò a pensare che la raccolta dell'umido sia opportuno farla solo con sacchetti degradabili. Grazie per l'attenzione».
Cosa rispondono il neo presidente dell’Asm, Mezzina e il direttore Binetti, alle giuste considerazioni di questo cittadino? E come rispondono alla richiesta dei cittadini di una riduzione della tassa sui rifiuti come compenso della collaborazione, come avviene in altri Comuni? (Forse questa risposta dovrebbe venire dal sindaco e dall’amministrazione comunale che non hanno alcuna intenzione di ridurre questa tassa e certamente non risponderanno ai cittadini, come è avvenuto altre volte).
L’avvio della raccolta dell’umido è stata solo una pubblicità per l’insediamento del nuovo presidente Mezzina, oppure non ci sono più soldi per acquistare i sacchetti e l’esperimento è fallito in partenza?