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Molfetta, un lettore racconta a “Quindici”: così abbiamo liberato un gattino finito fra i rami Senza l'aiuto della polizia urbana e dei vigili del fuoco, che hanno ignorato la richiesta di aiutare il micio che non riusciva più a scendere, alcuni volontari si improvvisano pompieri e salvano la vita al felino
08 giugno 2010

MOLFETTA - Un lettore racconta a “Quindici” la storia a lieto fine dell’avventura di un gattino finito su un albero del palazzetto comunale dello sport dal quale non riusciva più a scendere e dei tentativi di liberarlo.

 «Cinque giorni fa, per motivi non certi - racconta il nostro lettore - un cucciolo di gatto  è stato avvistato su uno degli alberi circostanti il palazzetto dello sport Don Luigi Sturzo.
Alberi molto alti, considerando che sono almeno 5 anni (certi) che non sono potati, ma questo è il male minore che possa accadere in questa città....
....vado avanti nel racconto... si è provati in modi diversi per mettere il gattino in condizioni di farlo scendere, ottenendo risultati diversi... saliva sempre più sù...
....nella giornata di domenica 6 giugno..... resosi conto che il gattino non dava segni di voler scedere.... mi sono attivato con la collaborazione di altri.......ci siamo rivolti (personalmente) al comando di polizia urbana...
raccontato il fatto, ci è stato risposto: "non siamo tenuti a questi tipi di interventi, tantomeno non siamo noi che possiamo chiedere l'intervento dei vigili del fuoco.... questi interventi hanno un costo... chi paga!?" ...abbiamo specificato che si trattava di un gatto randagio, pertanto.... da quello che ci raccontano i media con le loro informazioni... dovrebbe essere un "animale" protetto dalla persona del primo cittadino dove ha dimora "l'animale"... se poi aggiungiamo che si trova su un albero di un suolo comunale... se non i vigili urbani della città... che rappresentano "la sicurezza ed altro" della stessa... ad attivarsi in merito!!!!
Ma... haimè... niente da fare per convincere qualcuno a farlo!!
Ci rimettiamo in macchina... e andiamo direttamente alla sede di Molfetta dei vigili del fuoco....
...altra storia... meglio sorpassare... comunque alla fine prendono appunti... nome cognome, indirizzo, numero di telefono....
...al più presto ci avrebbero fatto sapere.... anche perchè, nella sede operativa dei vigili del fuoco di Molfetta, non è disponibile una scala.....
"pompieri senza scala.... è come avere una penna senza inchiostro"...era un inciso!!
...pertanto l'intervento sarebbe avvenuto o da Barletta o da Bari....
...andiamo via... restando disponibili tutto il resto della domenica....
dovessero arrivare... per indicargli l'albero... anche perchè... così piccolo (il gattino) era quasi invisibile tra tutto quel fogliame....
...e passata la domenica... niente di nuovo..... anche la mattinata di lunedì....
ancora niente.......
...il gattino ancora lì..... non dava molti segni di vita.....
...bene... abbiamo fatto i... POMPIERI.... quelli veri... montato sottostante l'albero teloni per attutire l'eventuale caduta del gattino.... uno di noi è salito su quell'albero e arrampicandosi fin dove si poteva... fino a che metteva in condizioni il gattino di cadere.... caduta attutita dai tanti rami e foglie....
(FORUNA CHE IL COMUNE NON LI POTAVA DA 5 ANNI) e dai teloni stesi.....
....vivo... ancora vivo.... sicuramente ancora in forza per poter GRAFFIARE appena avrà modo tutti quelli che in questa SPLENDIDA COMUNITA' gli garantiscono di vivere...!!!
senza parole è il mio commento finale.... tutto ciò che aggiungerei sarebbe sprecato...
Chi vuole intendere intenda!!!».
 
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Salve sono Zed e sono una formica e volevo dare una mia opinione su questa storia. Innanzitutto volevo dire a quel glorioso e nullafacente di cittadino che guarda all'insù di guardare anche all'ingiù primo perché potrebbe pestare noi formichine in cerca di molliche di cibo lasciate cadere dai cittadini molfettesi,secondo perché potrebbe pestare qualcosa di meno piacevole e simpatico di noi formiche come ad esempio la cacca dei cani. Se mi permettete il gatto é un felino e non ha bisogno di aiuti per scendere da un albero. Se c'é un gatto che non é capace di scendere da un albero é un gatto rinco...... e la colpa é di chi lo ha viziato tenendolo in casa o coccolandolo troppo come fanno Animalista e Animalista attiva... Poi il glorioso e poco affacendato molfettese col naso all'insù se proprio vuole fare del bene agli animali si faccia un giro dei supermercati. Da un bel poco di tempo fuori dai supermarcati ci sono giovani di colore in cerca di elemosina...apra il portafogli e regali una manciata di euro cosi farà felice un animale dal momento che certi esseri umani trattano e vedono gli extracomunitari come e peggio degli animali. Se invece il cittadino col naso all'insù oltre ad essere nullafacente é pure tirchio allora aiuti le vecchiette a portare la spesa o attraversare la strada senza dire che il sindaco non crea in città dei sottopassaggi per far attraversare la strada alle vecchiette...Un saluto a tutti quelli che guardano all'insù...ricordate che negli umani il pericolo viene sempre dal baso e mai dall'alto.... I gattini lasciateli all'aria aperta perché sanno come vivere e sopravvivere...





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