MOLFETTA - Anche per l’anno scolastico 2013-2014 sarà garantito il tempo piano a Molfetta (2.300 e gli utenti). Sempre sul filo di lana, il commissario prefettizio
Giacomo Barbati ha assunto i provvedimenti necessari per assicurare la
continuità del servizio mensa e il tempo pieno nelle scuola dell’infanzia e nelle primarie.
«I dirigenti scolastici delle Scuole Primarie della Città, a seguito della conclusione della procedura delle iscrizioni all’a.s. 2013/2014, in relazione alla determinazione dell’organico di diritto di Scuola dell’Infanzia e Primaria per l’a.s. 2013/2014, hanno richiesto l’assunzione degli oneri di spesa aggiuntiva per il funzionamento della mensa, per la Scuola dell’Infanzia e per le classi della Scuola Primaria che intendono svolgere le attività didattiche in regime di tempo pieno o prolungato, nonché del provvedimento di adeguamento strutturale dei plessi di Scuola dell’Infanzia non dotati di refettorio - si legge nella delibera del Commissario prefettizio n.32 dello scorso 10 aprile -. I genitori dei minori che usufruiscono del servizio mensa Scuola Primaria contribuiscono nella misura di € 3,50 a pasto e il Comune di Molfetta già dispone, in riferimento alla normativa igienico-sanitaria vigente, delle strutture “idonee” per la preparazione e somministrazione dei pasti per i piccoli utenti delle Scuole dell’Infanzia e Primarie, così come comunicato dal Dirigente del Settore Lavori Pubblici alla ASL BA con nota dell’11 novembre 2012».
Perciò, il Comune di Molfetta ha assunto a parziale carico del bilancio comunale l’onere della gestione del servizio di refezione scolastica, evitando la drammatica pantomima istituzionale del 2011.
La città di Molfetta non ha ancora dimenticato la
protesta scoppiata all’inizio di aprile 2011 e organizzata dai genitori dei bambini che usufruivano del servizio mensa, di fronte all’inerzia e
superficialità dell’allora amministrazione Azzollini.
Infatti, entro l’8 aprile 2011 - appena qualche giorno dopo l’inizio della protesta - il Comune di Molfetta avrebbe dovuto consegnare all’Ufficio Scolastico Regionale un atto
con avrebbe attestato il suo impegno a sovvenzionare la mensa scolastica(assicurazione oneri di spese per la mensa scolastica). La drammatica e contorta vicenda, documentata da
Quindici, si era poi risolta definitivamente dopo il ricorso contro l'Ufficio Scolastico Regionale da parte di circa
350 famiglie coinvolte per la riapertura delle classi a tempo pieno (solo a questo punto l'USR aveva fatto marcia indietro, visti anche i pronunciamenti del TAR Puglia sulla classe di liceo musicale ad
Acquaviva delle Fonti).
Anche nel 2013, come nel 2011, non sono mancate le strumentalizzazioni politiche, soprattutto da parte del centrodestra (all’epoca in amministrazione) che,
a corto di argomenti e di idee per questa campagna elettorale, ha tentato di ascrivere alla sua “azione di propaganda politico-elettorale” il provvedimento del commissario prefettizio (come denunciato dall’ex consigliere comunale Nicola Piergiovanni) che, invece, si è attenuto al rispetto della legge e delle procedure burocratiche di rito.
Ora è necessario intervenire anche sulla gestione del trasporto scolastico, da anni non affidato “temporaneamente” ad una ditta di Molfetta, senza che si svolga una nuova e regolare gara d’appalto.
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