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Molfetta sporca. Poltrona panoramica… e non solo Tutta colpa di cittadini zozzoni e di una cronica insufficiente pulizia
11 ottobre 2011

MOLFETTA - Dopo aver scoperto la geniale trovata, del semaforo con sofà, non potevamo mancare all’appuntamento con la scoperta di altre incredibili iniziative Made in Nutella City: LA POLTRONA PANORAMICA e IL BIDONE CON INDUMENTI A VISTA.
Abbiamo scoperto, con nostra somma sorpresa che in pieno centro storico, alle spalle della nostra splendida Piazza Municipio – che un genio della lampada a corto circuito dell’epoca, ebbe a trasformare in eliporto, con luci psichedeliche e abbaglianti, a piano strada – all’inizio del lungomare Marcantonio Colonna, nei pressi dell’isola ecologica con i cassonetti a scomparsa (di cui non abbiamo mai saputo il reale costo, a “scomparsa pure quello”, ma sono dettagli sui quali non intendiamo soffermarci) che hanno avuto come obiettivo fondamentale quello di valorizzare il nostro antico centro, eliminando quei deturpanti cassonetti (comperati forse appena un anno prima), è stata allocata una splendida poltrona con vista panoramica!Nuovissima, non sembra proprio essere stata lì “posizionata” da mano ignota; dimenticata anche dai “recuperatori” che dovrebbero esistere ancora da qualche parte, salvo epidemie improvvise. Vien proprio voglia di sedersi sopra, quella comoda poltrona e ammirare il nostro splendido mare tempestoso, “sferzato dal maestrale”, come dice il Col. Laricchia (mitico), dimenticando almeno per una volta cosa si nasconde sotto quegli splendidi e (fin troppo, per la verità…) spumeggianti flutti (alga tossica, iprite, e scarichi vari…).

Anche questa è una notevole trovata, i cassonetti a scomparsa, “implementati” per abbellire il centro storico e impreziositi da una splendida poltrona verde vellutata, con vista mare. C’è anche il bidone per la raccolta degli olii esausti, rivenienti dai fritti misti di pesce fresco della zona (mangiano bene in quel quartiere), bello, giallo, sfavillante pure quello, con tanto di cartello, sicuramente smaltito poi a regola d’arte (non abbiamo ragione di dubitare…).
Un unicum inscindibile di notevole portata, con la POLTRONA VISTA MARE!
Che città straordinaria è questa! Chi non amerebbe vivere in una polis così poco propensa alla consuetudine, all’ordinarietà e alla noia! Lo stupore ti può cogliere ad ogni passo! Ed infatti…
 
Ma se i cittadini molfettesi zozzoni, imparassero a comportarsi da civili, queste cose indecenti non si vedrebbero. Però, se la città è sporca, come lo è (servirebbe una pulizia più efficiente), spinge anche i cittadini ad esserlo. Se vedi per terra tante carte e mangi una caramella, sei portato a buttare la carta per strada. Se invece la strada è pulita, ti vergogni un po’ a farlo e cerchi il cestino più vicino (quando c’è).
 
Ma la “Principessa del Sud”, la città delle meraviglie, serba ancora altre straordinarie sorprese, come, ad es. IL BIDONE PER INDUMENTI USATI CON VISTA (qui gli indumenti non sono “a scomparsa”, ma a veloce “ricomparsa”). Cos’è? Semplicissimo spiegarlo, ma vi consigliamo prima di guardare la foto, dice già tutto, POTERE DELL’IMMAGINE.
In pratica i vostri abiti dismessi, usati, che sono ivi raccolti, cadono giù nel vano di raccolta, ma restano a vista per i passanti più sfortunati. Voi li buttate da sopra, ma quando vanno sotto, restano esposti come in una vetrina di un negozio del centro (ce ne dovrebbe essere ancora qualcuno aperto, dopo la “recente moria” come quella mitica “delle vacche” del Film Totò Peppino e la Malafemmina, “grazie” alla “brillante” politica commerciale seguita dalle ultime amministrazioni di diverso colore politico).
Per cui i cittadini meno fortunati, possono vederli, misurarli e se qualche capo gode del loro personale apprezzamento, immediatamente recuperali. Non c’è sfuggito, il fine filantropico di questa pregevolissima iniziativa. Tra l’altro così la smettono, finalmente, i soliti malpensanti di dire che dietro questi ricicli, ci siano interessi particolari. Possiamo dare conferma che non ve ne sono!
 
Il nostro “Tour delle Meraviglie”, non si conclude certo qua, nel nostro prossimo reportage vi mostreremo una spettacolare galleria – non quella dei neutrini, cosa avete capito - degna della Biennale d’Arte Moderna di Venezia… ma non vi diciamo dov’é, non si sa mai, “i velinari” (quelli che dormono sul fax in attesa dei comunicati stampa…), potrebbero svegliarsi improvvisamente dal torpore e rubarci lo scoop! Ad Majora… 
 
© Riproduzione riservata
 
Autore: Nicola Squeo
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Leggendo questi articoli aumenta il dispiacere, e la rabbia per come stanno riducendo Molfetta. Più che commentare, vorrei invitavi a fare un altro tour nel degrado e nella sporcizia di Molfetta, invitarvi a visitare i parchi e le piazze. Normalmente parchi e piazze sono luoghi frequentati da famiglie, bambini e anziani. A Molfetta parchi e piazze sono zone franche, abbandonate, degradate, le giostre per i bambini rotti o mal tenuti, le zone verdi sporche piene di rifiuti e mai curate. Il tour comincia 1) Parco di ponente, sporco, degradato e pericoloso per i bambini. I giochi senza manutenzione da anni, dove c'era un grazioso giardino botanico, l'incuria e l'abbandono l'hanno ridotto in un cumulo di spazzatura e macerie. 2) Parco Don Tonino Bello (vicino il liceo scientifico) devastato e degradato. propri nella pizza di fronte ammirate il monumento allo “sfasciacarrozze”, la ruggine lo sta divorando e l'immondizia comincia ad avvolgerlo. 3) Parco di Levante, stessa situazione. 4) Parco fantasma (vicino scuola Zagami), doveva essere molto bello, in pochi l'hanno visitato perchè non è stato mai inaugurato. Oggi in quel parco pascolano le vacche ed è ridotto ad un cumulo di macerie. centro città stessa storia; 1)Piazza Paradiso, le aiuole, le fioriere sono un triste ricordo. Lavori di manutenzione mai eseguiti, i fari delle aiuole su 30 funzionano forse 2, pavimentazione divelta in più punti, alberi secchi e mai potati, pulita di rado, all'interno di un'aiuola sono rimaste per ben 20gg. 15 bottiglie di birra vuote. 2)Piazza principe di Napoli (posta centrale) idem, tutto in rovina, pavimentazione divelta , fioriere trasformate in cestini per la spazzatura sedili rotti. 3)Piazza Aldo Moro (stazione ferroviaria) le aiuola non esistono più, solo immondizia e tubazioni che fuoriescono dal terreno. Penso che possa bastare, per dimostra che per l'amministrazione comunale il verde pubblico, il decoro, e la pulizia l'ordine non rappresentano una priorità.MEDITATE GENTE MEDITATE...



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