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Molfetta, spettacolo con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli "Secondo Pinocchio"
08 febbraio 2012

MOLFETTA -  Giovedì 16 febbraio, Teatro Odeon di Molfetta – Ba – (Via Baccarini 104) alle ore 10:00 in scena ci sarà lo spettacolo di burattini, pupazzi ed attore  SECONDO PINOCCHIO della Compagnia Burambò di Foggia con Daria Paoletta e Raffaele Scarimbolo. 
Lo spettacolo è il  3° appuntamento  dedicato alle  Scuole elementari per la Rassegna Teatro Scuola "La Scuola va a teatro" organizzata dal Centro Internazionale Promozione e Produzione dello Spettacolo C I P S con sede operativa in Molfetta alla Via S. Orsola 33.  Per prenotazioni classi info 349 2380823 o tramite e mail centrocips@libero.it

SECONDO PINOCCHIO
Pinocchio, un burattino di legno a figura intera, è in scena legato al collo da una catena e ulula al pari di un cane. Alle sue spalle appare il burattinaio che lo libera e gli ricorda che la famigerata scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione. Dal principio si chiarisce quale sarà la cifra dello spettacolo: la finzione è scenicamente dichiarata. Questa condizione permetterà al protagonista di vivere apertamente una relazione giocosa e spontanea con gli animatori presenti in baracca. In una specie di gioco senza trucchi né inganni, Pinocchio decide di raccontare alcune parti della sua storia e di rappresentarne altre, avvalendosi come di una controfigura: una marionetta di legno munita di articolazioni snodabili. Quest'ultima affronterà il mare in tempesta per andare incontro al babbo scampando alle fauci del pescecane; sarà il naufrago che approderà sull'isola delle api industriose e anche il doppio di Pinocchio con cui parlerà in segreto come davanti allo specchio. In una delle prime scene compare il falegname Geppetto, alle prese con il martello, nell'atto della creazione del suo straordinario figliuolo. Nasce così un Pinocchio nudo, già dispettoso e pieno di vita. Presto, gli affanni del padre saranno simili a quelli dei due animatori che si ritrovano a correre dietro Pinocchio e a fare mille raccomandazioni puntualmente trasgredite dal monello di legno. Gli animatori sono anche interpreti di alcuni personaggi come il gatto e la volpe, il guidatore del carro e la fatina che prepara la medicina. In questa versione si è scelto di raccontare le vicende più salienti tra le innumerevoli del romanzo originale. Attraverso l'utilizzo degli espedienti teatrali appena descritti, le emozioni e i sentimenti che alimentano questa bella storia sono continuamente attraversati trasversalmente, facendone affiorare l'aspetto paradossale, che suscita ilarità, e al tempo stesso realistico, capace di commuovere. Al finale è riservata la sorpresa di scoprire come accade che Pinocchio diventa un bambino in carne ed ossa.
Chi non conosce la storia di Pinocchio scagli la prima pietra! Tutti hanno letto il libro di Collodi e, a chi non avesse dimestichezza con la lettura, ci ha pensato Walt Disney. Il bambino di legno ha attraversato tutto il mondo. Lo spettacolo "Secondo Pinocchio" di Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli della compagnia Burambò è un Pinocchio diverso. Sicuramente non è quello di Walt Disney (come precisano loro stessi prima di cominciare), ma non è neppure una riproduzione pedissequa di Collodi. La vicenda dello scrittore fiorentino è decostruita.  In che modo un personaggio, se potesse, racconterebbe la propria storia? Cosa ometterebbe, che ordine seguirebbe? Queste le domande a cui i Burambò cercano di rispondere costruendo uno spettacolo sul doppio: se da una parte il rapporto tra burattinaio e burattino è non solo svelato ma anche rivelato come relazione tra creatore e creatura, dall'altra il burattino si guarda da fuori, si commenta, si narra e mette a disposizione tutte le sue doti istrioniche per autoassolversi, per raccontare i suoi incubi e le sue visioni, per reclamare attenzione ed empatia col pubblico. E lo fa con la furbizia di cui solo lui è capace. 
 

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