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Molfetta, slitta di 4 ore per la pioggia l'uscita della processione dei Misteri dalla Chiesa di S. Stefano
29 marzo 2013

MOLFETTA – Ha provveduto la pioggia quest’anno a concretizzare il desiderio della maggioranza di molfettesi di tornare a far uscire la processione di giorno (guarda il video sulla web tv di Quindici).
Infatti anziché alle 3.30 le Statue dei Misteri sono uscite dalla Chiesa di S. Stefano alle 7.30 con 4 ore di ritardo (come mostra la bella foto scattata dal nostro Giacomo Pisani). Non è ancora il ritorno all’uscita pomeridiana e alla ritirata notturna, come sarebbe auspicabile, ma è già qualcosa.
Ricordiamo che, per la ostinata cocciutaggine di pochi confratelli e con il beneplacito del vescovo, la processione oggi viene sottratta alla partecipazione della maggioranza dei cittadini. Il venerdì mattina, infatti, è giornata lavorativa e questo impedisce a molti di partecipare. La ritirata del Cristo morto avviene alle 13 e chi torna dal lavoro perde la possibilità di assistere alla passione di Cristo.
Ci volevano le avverse condizioni atmosferiche per rompere questa tradizione degli ultimi anni, tra l’altro non condivisa da molti confratelli di S. Stefano. Ma la città si chiede: questa è la processione di pochi confratelli di S. Stefano o di tutta la città?
E così riesplodono le polemiche contro i soliti ostinati sostenitori della processione notturna, chiusi ad ogni dialogo e ad ogni confronto.
Non sarebbe questa l’occasione per il vescovo mons. Luigi Martella di rivedere gli orari e riportare la processione dei Misteri alla partecipazione dei cittadini? La chiesa deve essere del popolo, come insegna il nuovo Pontefice Francesco, non di qualche élite o lobby e deve favorire la maggiore partecipazione popolare ai riti della Settimana Santa.
Tra l’altro l’uscita notturna della processione giustifica anche la presenza in giro di giovinastri che urlano e si divertono, si ubriacano e commettono atti di vandalismo, coperti dal buio della notte. E’ questa la fede che si vuole? Se lo chiedono molti cittadini, ma si scontrano con un ostinato muro di silenzio.
Non si conosce ancora l’ora della ritirata della processione. Il ritardo nell’uscita potrebbe far slittare di alcune ore la ritirata in coincidenza con la funzione dell’adorazione della croce (che è stato uno dei motivi addotti da quei pochi vetero confratelli di S. Stefano per giustificare l’uscita notturna).
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Mi sembra di scrivere ciclicamente,ogni 2-3 Pasque,sempre lo stesso commento.Evidentemente le solite teste di provola non vogliono proprio capire. 1-il motivo per cui la processione si svolge di notte è che alle ore 18 si svolge in Cattedrale l'Azione Liturgica In Morte Domini,che ha la precedenza su tutte le manifestazioni di pietà popolare.Non vi può essere processione in concomitanza,a maggior ragione col giustissimo parere contrario del Vescovo. 2-L'ordine pubblico non può essere affidato all'Arciconfraternita ma alle forze dell'ordine,come previsto dalla Costituzione. Da notare che l'Arciconfraternita stessa, negli ultimi 2 anni,ha provveduto a dispiegare una forza di security privata A PROPRIE SPESE(così come sono a proprie spese TUTTI I RITI DELLA QUARESIMA E LA PROCESSIONE) 3-Se si attacca anche alle 7.30 al lavoro (caso peggiore),si può fare almeno il venerdì santo la misera penitenza di alzarsi un'oretta prima.Se la gente non se la sente neanche di far questo piccolo gesto,allora dovrebbe interrogarsi seriamente sulla propria fede... 4-La questione degli inquisiti,separati,divorziati etc è e deve rimanere di esclusiva pertinenza dell'Arciconfraternita e del Vescovo.Non credo che gli affari privati di pochi interessino alla cittadinanza.Stendiamo un velo pietoso sulla storia delle prada,il tizio che ha scritto quel commento è veramente incommentabile. 5-Va detto che il comportamento dei confratelli è senz'altro da migliorare,ma non sono certo loro che fanno baccano o distruggono macchine e cassonetti.come mai ciò accade solo a molfetta?andate a ruvo,a vedere l'uscita degli otto santi e vedete se rovesciano anche solo un cassonetto.E' proprio il molfettese che è "vastaso" nell'animo, non ci si può far niente! 6-Ma le persone che sembrano invece assistere allo spettacolo?sigarette accese davanti a Cristo Morto,telefonate e chiacchierate interminabili,per non parlare delle bestemmie.la processione e i simulacri meritano rispetto!!! Teste di provola, meditate!!
Vorrei premettere che non sono mai stato un "fan" delle processioni e, di consgeuenza, le vivo con distacco. Leggendo i commenti, ricavo la netta impressione che la spiritualità, che dovrebbe essere il sentimento che anima le processioni e chi vi partecipa, sembra essere diventato un sentimento sempre più flebile.Si critica l'atteggiamento dei (alcuni?) Confratelli; si critica il Priore che non fa ...il proprio dovere? (non ho idea di quale sia, istituzionalmente parlando); si valuta l'abbigliamento dei confratelli (agiati?, quindi meno compresi della solennità dell'evento? Lì, solo per mostrarsi?); si critica che nella processione vi siano alcuni che "hanno la concubina/compagna/amante" e ci si meraviglia di ciò, dimenticando che alcuni "potenti", prendono l'ostia consacrata da pluri-divorziati, e non è un segreto); si critica il Vescovo che non mette ordine alla materia. Allora, personalmente, valutando dal di fuori tutte queste manifestazioni che, tutto sembrano, tranne che esercizio di spirito e rievocazione della Passione del Cristo, secondo me ci sarebbe solo da fare una cosa: CAPIRE SERIAMENTE E SENZA FINZIONI, SE LE DETTE CERIMONIE CONTENGONO ANCORA UN QUALCHE BARLUME DELLA SPIRITUALITA' CHE ANIMAVA LE PROCESSIONI, QUANDO, per esempio, QUESTI RITI ERANO UN PO' PIU' ...SERI E MENO HAPPENING. Non so dire se in "illo tempore" il Priore, il Vescovo, i confratelli fossero più responsabili. Fatto sta che adesso, è vero, si notano certe manifestazioni non proprio di fede. Forza, Monsignor Vescovo, Priore/i, confratelli, se ci tenete, fate un serio esame di coscienza! Dopo tutto siete voi i primi attori e gli organizzatori dell'evento. rendetelo allora per quello che dovrebbe rappresentare. Tutti, certamente lo apprezzeranno, pur resistendo sempre la sparuta schiera degli scontenti a tutti i costi.












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