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Molfetta si rafforza, votare Vendola e Tommaso Minervini
15 marzo 2010

Tommaso Minervini, qual è il reale senso delle elezioni regionali in Puglia? «Dobbiamo essere tutti consapevoli che queste elezioni regionali: dovranno confermare la direzione nuova della Politica regionale rappresentata da Nichi Vendola, che pur tra diffi coltà e critiche, ha segnato una rottura col passato e riavvicinato il Governo regionale alla gente, ai giovani soprattutto, delineando un futuro del “bene comune” che ha necessità di continuare, migliorare e decollare defi nitivamente; eleggere consiglieri regionali ancor più radicati nel territorio e nell’esperienza amministrativa di lungo respiro, al di là delle indicazioni degli apparati, per accompagnare con maggiore senso di autonomia e di esperienze la direzione nuova impressa da Vendola; consolidare il processo di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’; Potenziare la leadership nazionale di Vendola quale traghettatore del processo della Sinistra moderna, fi nalizzato al processo unitario, dalla base, del movimento progressista italiano; Far ripartire dal Sud la migliore politica di tutela dell’Ambiente e la stessa questione meridionale come fattore di cambio di passo della politica nazionale dello sviluppo, altresì aperta all’internazionalismo, unitaria ma rispettosa dei destini di un territorio regionale. Questi i temi e le sfi de di una elezione regionale che non è solo un appuntamento ordinario di rinnovo di cariche ma è una precisa, fondamentale condivisione di una prospettiva politica ed amministrativa che dalla Puglia, con la vittoria di Vendola e di SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’, potrà espandersi in tutta Italia: sia per aprire dal basso un epocale processo unitario delle culture e delle donne e uomini del Progresso sia per preparare l’alternativa etico-politica del dopo Berlusconismo». Perché il molfettese dovrebbe votare Tommaso Minervini e la sinistra? «Per Molfetta. il motivo profondo della elezione di Tommaso Minervini è la considerazione di non chiudere nel silenzio la evoluzione di una cultura riformista molfettese che aveva avuto grandi maestri, da Salvemini a Finocchiaro a De Gennaro, per citarne alcuni. L’obiettivo è raff orzare la rappresentanza democratica molfettese in Consiglio regionale e radicare SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’, quale punto di svolta storica ad un troppo lungo processo di lacerazioni delle culture democratiche, per ricostituire un tessuto connettivo che dal basso faccia ritornare i molfettesi nel Comune ed il Comune in mezzo alla gente». Quali sono i punti fermi del suo programma? «Il mio impegno programmatico sarà rivolto verso le problematiche regionali sul lavoro, per una nuova legislazione relativi ai distretti industriali, che punti alla riduzione dei costi di produzione, all’innovazione tecnologica, legata alla formazione professionale giovanile ed al radicamento nei mercati esteri, con la salvaguardia ambientale e della qualità della vita, mettendo a valore i fi nanziamenti europei in modo da creare un concreto potenziamento del settore produttivo ed artigianale. Un interesse che sarà incentrato anche nei settori primari quali l’Agricoltura e la Pesca che hanno necessità di tutele nuove e di una legislazione di salvaguardia e di incentivazione. Oltre al mio settore professionale specifi co, quello della prevenzione del disagio giovanile». In feconda Libertà. Molfetta oggi, più che mai, è in grado di valutare le differenze!

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