Molfetta, recupero del motopesca "Francesco Padre" venerdì i dettagli dell'operazione
MOLFETTA - Venerdì 3 giugno, alle ore 10,30, nel terminal crociere del porto di Bari si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del complesso e articolato piano di recupero del motopesca "Francesco Padre" (foto), appartenente alla marineria di Molfetta, affondato il 4 novembre del 1994, a causa di una improvvisa esplosione nelle acque antistanti l'allora Federazione Serbo-montenegrina, in circostanze ancora tutte da chiarire.
L'affondamento del "Francesco Padre", lo ricordiamo, provocò il decesso dei cinque componenti dell'equipaggio: il comandante Giovanni Pansini, il motorista Luigi De Giglio, i marinai Saverio Gadaleta e Mario De Nicolo ed il capo pesca Francesco Zaza.
Alla conferenza stampa prenderanno parte - oltre ai rappresentanti dell'Ufficio inquirente, Procura della Repubblica di Trani, nelle persone del sottoscritto Procuratore Capo, del Procuratore Aggiunto, dott. Francesco GIANNELLA, del Sostituto Procuratore della Repubblica delegato alle indagini, dott. Giuseppe MARALFA - il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Bari, dott. Antonio Pizzi, l'Ammiraglio di Squadra Navale Andrea TOSCANO, Comandante del Dipartimento Militare Marittimo dello Ionio e del Canale d'Otranto, il Comandante la Capitaneria di Porto di Bari, Contrammiraglio Salvatore GIUFFRÈ, il Capo Nucleo SDAI della Marina Militare Capitano di Fregata Giambattista ACQUATICO, il rappresentante dello Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bari Col. Aldo IACOBELLI, il Presidente della Regione Puglia, dott. Nichi VENDOLA, i Prefetti delle province di Bari, dott.ssa Antonella BELLOMO e BAT, dott. Carlo SESSA, il Sindaco di Molfetta, Sen. Antonio AZZOLLINI, i presidenti delle province di Bari, prof. Francesco SCHITTULLI e BAT, dott. Francesco VENTOLA, la Sig.ra Maria PANSINI, presidente del comitato "Francesco Padre - verità e giustizia" il presidente dell'Associazione armatori di Molfetta, Sig. Franco MINERVINI, i difensori dei familiari delle vittime, Avv.ti Giacomo RAGNO, Vito D'ASTICI, Nicola Ferdinando PERSICO, Ascanio AMENDUNI, Gioacchino GHIRO, i medici legali Prof. Francesco INTRONA e Prof. Roberto GAGLIANO CANDELA.
Nel corso della conferenza saranno descritte nei dettagli le operazioni di recupero del relitto, che attualmente giace a circa 250 metri di profondità al largo delle coste montenegrine. Come confermato dal Ministero della Difesa, per il recupero del relitto sarà messa a disposizione una speciale unità navale della Marina Militare. Si tratta della "Anteo", dotata di sofisticate apparecchiature, tra cui un minisommergibile con due operatori a bordo, oltre agli esperti subacquei "in saturazione" del nucleo S.D.A.I. (Servizio difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, nonché un avanzato sistema di videoripresa esterna del relitto con r.o.v. (remotely operated vehicle).
Le strumentazioni di alta tecnologia saranno utilizzate, inoltre, per il recupero dei resti umani già individuati e di alcuni reperti di interesse investigativo relativi al relitto. Le operazioni di recupero si svolgeranno a partire dalla metà del mese di settembre prossimo per una durata presumibile di circa 15 giorni, dipendenti dalle condizioni meteo-marine.
Per le operazioni di ricognizione e recupero la Regione Puglia ed il Comune di Molfetta hanno già stanziato complessivamente la somma di 400.000 euro.
Nel corso della conferenza stampa, infine, saranno proiettate immagini subacquee inedite del relitto. Il materiale audiovisivo e fotografico sarà, naturalmente, posto a disposizione dei giornalisti, ai quali sarà fornita una cartellina contenente una dettagliata relazione storico-giudiziaria dell'intera vicenda e una scheda tecnica del cronoprogramma e dei mezzi impiegati per il recupero.
Sarà particolarmente gradita la Vostra presenza. Del pari saranno gradite ed opportune le interviste che a Vostra richiesta rilasceranno le Autorità civili e militari intervenute, data la particolare importanza dell'evento.