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Molfetta, raccolta adesioni per il "No Berlusconi Day"
Il comitato "No Berlusconi Day", nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
31 ottobre 2009
MOLFETTA
- Sabato 31 ottobre dalle ore 17.00 alle ore 20.00 in C.so Umberto sarà allestito un banchetto informativo atto a divulgare e raccogliere adesioni per la manifestazione nazionale, pacifica e apartitica “No Berlusconi Day” che si terrà a Roma il 5 dicembre p.v.
Di seguito la lettera ufficiale degli organizzatori di tale evento:
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto "Fair Play" di alcuni settori dell'opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori.
Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra "una dittatura"- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell'ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi.
Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell'Utri.
Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.
http://noberlusconiday.wordpress.com/
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GIRAMONDO - In the Navy
02 Novembre 2009 alle ore 16:05:00
....se questo non è la nascita di una dittatura mi si spieghi cos'è............ Così nasce una dittatura..... Le dittatura si insinuano in una società in maniera subdola, mistificando e mascherando le ipocrite e nefaste intenzioni con un velo di falsa democrazia. Il primo presupposto è l'esistenza di una crisi economica e la povertà diffusa. Pare che oggi siamo sulla strada giusta. Se questo presupposto non c'è lo si inventa, lo si costruisce, lo si produce. Una volta creata questa condizione, si presenta colui che, astutamente, farà credere al popolo che quella crisi si risolverà. E' stato così per il fascismo. L'Italia aveva bisogno di un uomo forte? Ecco che dai ranghi del socialismo spunta fuori un duce-dittatore. Un fatto che, a quanto pare, si è ripetuto. Creare le condizioni, contare sull'appoggio dei mass-media più potenti per la propaganda e su ingenti capitali. Lentamente conquistare anche il potere giudiziario: il gioco è fatto. Povertà, ignoranza, orgoglio militare, imbecillità e faziosità....... e porcate. Il dado è tratto.
Rispondi
Lupo El Can
02 Novembre 2009 alle ore 08:12:00
Cavo Falkovosso, ti pvego offvimi ulteviovi vagguagli! Nel tuo commento alle violenze poliziotte pavli di una, pev me molto inquietante, equazione, cioè pashmina=comunisti. Da buon democvatico ho una collezione multicolore di pashmina in cachemive, che indosso sopvattutto in questo peviodo autunnale. Anche alle pvimavie del PD ho avvolto il mio collo nelle movbidezze di un pashmina vosso tvamonto, spovgente dalla mia giacca di antilope e pitone. In effetti, al seggio la democvatica scvutatvice mi scvutava, savà stato pev la equazione pashmina=comunisti? Dimmi se pev caso non ti sei confuso con la kufia, indossata in modo davvevo kitsch da tanti povevacci nostvani.
Rispondi
Falkorosso
01 Novembre 2009 alle ore 23:30:00
Prima la "macelleria messicana" di Genova, e poi tutte queste morti assurde per la "solita caduta dalle scale", poliziotti e carabinieri che filmano e ricattano, dossier più o meno segreti su chiunque non si dimostra allineato al governo: se questo non è la nascita di una dittatura mi si spieghi che cos'è. ...f.r...
Rispondi
Falkorosso
01 Novembre 2009 alle ore 22:59:00
FACCIAMO UNA CONSIDERAZIONE: Le forze dell'ordine, senza voler andare troppo in la con il tempo, a cominciare da i fatti di Genova alle rivendicazioni dei produttori di latte, da i presidi per la tav alle dimostrazioni per il problema spazzatura a napoli da Aldrovandi a Cucchi: P I C C H I A N O!!! Alla domanda sul perchè fatta ad un poliziotto mi è stato risposto che ultimamente ai posti di comando sono stati messi quadri venuti fuori dalle "scuole", imbottiti di teoria senza però l'esperienza sul campo. Questo spiega in parte questi atteggiamenti probabilmente dovuti ad una certa "indottrinatura" ideologico/culturale. Ma a mio avviso c'è di più. Il poliziotto nel senso comune è colui che vigila sulla normale convivenza e che interviene contro chi la viola; protegge i cittadini e persegue chi li minaccia. Acciuffa i delinquenti e li consegna alla giustizia nel rispetto della LEGGE e garantendo loro i diritti costituzionali e di diritto penale. Ora come mai si verificano fatti sempre più incresciosi? Come mai interi plotoni attaccano pacifici manifestanti o picchiano a morte cittadini che hanno si "sgarrato" ma che non oppongono resistenza e anche se la opponessero la reazione spropositata delle forze dell'ordine non ha niente di "ordinato"? Scattano in questi individui comportamenti condizionati tipo: drogati di merda?, o pashmina=comunisti? Il dubbio è forte. Se si allora scatta un'ulteriore domanda: a chi servono le forze dell'ordine alla società o alla preservazione dell'oligarchia? Una società seria dovrebbe, prima di accettare chiunque nelle forze dell'ordine, sottoporre i candidati ad esami psicologici, come vien fatto per un manager aziendale, per appurare se idonei all'incarico. O fa comodo che siano così: caproni ed ignoranti? Salute a tutti. ...f.s...
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Navigatore Solitario - Anchorage
01 Novembre 2009 alle ore 18:32:00
Un leggero estratto di un appello di Cornelius Castoriadis (1922-1997). Il mondo contemporaneo è caratterizzato dalle crisi, dalle contraddizioni, dalle contrapposizioni e dalle fratture; ma ciò che soprattutto colpisce è l'insignificanza. Prendiamo per esempio il conflitto tra destra e sinistra: ha perduto ogni senso. Gli uni e gli altri dicono le stesse cose. I responsabili politici sono impotenti. La sola cosa che possono fare è seguire le corrente, o in altri termini, applicare la politica ultraliberale oggi di moda. Più che politici, sono politicanti, dediti alla micropolitica. Gente che va a caccia di voti con qualsiasi mezzo. Non hanno nessun programma. Il loro scopo è rimanere al potere o tornarci, e per raggiungerlo sono capaci di tutto. Nulla garantisce che chi sappia accedere al potere, sia anche capace di governare o viceversa. Nella monarchia assoluta, per accedere al potere bisognava adulare il re, o essere nelle grazie di Madame Pompadour. Oggi, nella nostra “pseudodemocrazia”, quello che serve è invece essere telegenici e avere fiuto per l'opinione pubblica. Se dico “pseudodemocrazia” è perché ho sempre pensato che la cosiddetta democrazia rappresentativa non sia una vera democrazia. Lo aveva detto anche J.J. Rousseau: gli inglesi si credono liberi perché eleggono i loro rappresentanti ogni cinque anni. Ma sono liberi un solo giorno in cinque anni, il giorno delle elezioni: tutto qui. Non che le elezioni siano truccate, che vi sia qualche imbroglio nelle urne: sono truccate perché le opzioni sono predefinite. C'è una meravigliosa frase di Aristotele: “Chi è cittadino? E' cittadino colui che è capace di governare e di essere governato”. Dalla rivoluzione americana (1776) a quella francese (1789) fino alla Seconda Guerra Mondiale (1945) circa, esisteva un conflitto sociale e politico vivo. La gente si impegnava nell'opposizione e manifestava per cause politiche. Gli operai organizzavano scioperi, e non sempre per piccoli interessi corporativi. Si dibattevano i grandi temi che riguardavano tutti i lavoratori. Queste lotte hanno lasciato il segno su questi ultimi due secoli. Oggi osserviamo un calo di attività. E' un circolo vizioso.Quanto più la gente si ritrae dall'impegno politico, tanto più alcuni burocrati, politicanti o sedicenti responsabili prendono piede. Hanno una buona giustificazione: “Mi assumo l'iniziativa perché nessuno fa niente”. E quanto più impongono il loro dominio, tanto più la gente si dice: “Non vale la pena di immischiarsi; sono già in tanti ad avere le mani in pasta, e in ogni modo non ci si può fare nulla”. Nel 1991 si è verificato l'enorme evento del crollo dell'Urss e del comunismo. C'è stata forse una sola persona tra i politici per non dire i politicanti della sinistra, che abbia veramente riflettuto su quanto è accaduto? Perché è avvenuto tutto questo, e chi, come volgarmente si dice, ne ha tratto lezione? Questo tracollo meritava una riflessione molto approfondita e una conclusione su ciò che un movimento impegnato a cambiare la società può e deve fare, e su quello che non deve e non può fare. E invece niente! E cosa fanno molti intellettuali? Hanno rispolverato iol liberismo puro e duro dell'inizio del Diciannovesimo secolo. La politica non è una materia di specialisti. Non esiste una scienza della politica: esiste un'opinione, la doxa dei greci, ma non un epistème, una scienza. Elezioni vuol dire “scelta dei migliori”. E qui che interviene l'educazione del popolo.. Si procede a una prima elezione, ci si sbaglia, si constata, per esempio che Pericle è un pessimo stratega e non lo si rielegge, lo si revoca. Dunque la democrazia, questo è importante è una questione di educazione dei cittadini, che oggi non esiste affatto. Siamo entrati in un'epoca di aperture illimitate in tutti i campi. Ma bisogna anche, imparare ad autolimitarsi, individualmente e collettivamente. La società capitalistica è una società che corre verso l'abisso perché non sa autolimitarsi. Mentre una società libera, una società autonoma, deve essere capace di autolimitarsi, sapere che esistono cose che non si possono fare e che non si deve neppure cercare di fare, o che non si devono desiderare. La libertà è molto difficile. Perché è facilissimo lasciarsi andare. Non possiamo riposarci. Non possiamo stare fermi, seduti davanti alla TV. Non siamo liberi quando siamo fermi davanti alla Tv. Crediamo di essere liberi facendo zapping come imbecilli, ma non lo siamo. E' una falsa libertà. La libertà è attività grave. Ma è anche un'attività che al tempo stesso si autolimita, nel senso che sa di poter fare tutto ma di non dover fare tutto. E' questo il problema della democrazia e dell'individualismo.
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A Modo Mio e Non Solo
01 Novembre 2009 alle ore 12:04:00
Puro Scorpione, condivido la tua rabbia e rancore. Dovremmo prestare tutti più attenzione e discuterne con pacatezza e civile riflessione. Ti contesto - pur sapendo che è un modo di dire(?) - quel "inizieremo a fare politica come dio comanda". Sono convinto che quel dio a cui ti riferisci, non ha mai comandato gli uomini di fare politica in un certo modo. Guardiamo la Storia: in nome di quel dio abbiamo profanato la vita e la cultura di gente pacifica e innocua. Altre divinità opposte, ancora si combattono in nome di verità che niente hanno a che fare con l'UOMO. Abbiamo confuso il Sacro con il Profano. "Date a Dio quel che è di Dio, date a Cesare quel che è di Cesare." La politica dobbiamo farla noi uomini per il bene comune, senza previlegi personali, famigliari e di kasta; in tutto questo, nessun dio di fede alcuna si intrometterà a creare scompigli, e noi non dovremmo permettere l'intromissione di chicchessia. Siamo i soli protagonisti e responsabili del nostro destino: siamo UOMINI LIBERI.
Rispondi
alba talba
31 Ottobre 2009 alle ore 17:15:00
Francamente pensavo (e speravo) che la necessità di tradurre in slogan ed in "parole d'ordine" l'analisi e la proposta politica sottesa alla manifestazione ne mortificasse, appunto, il contenuto. A volte capita. Purtroppo devo constatare che così non è. Al contrario, leggendo e rileggendo la presentazione dell'iniziativa mi viene spontanea una richiesta da avanzare agli ideatori/promotori della manifestazione: EGREGI SIGNORI, GIU' LA MASCHERA" confessate la vostra vicinanza a Berlusconi. Una manifestazione come quella che avete organizzato SICURAMENTE rafforza nella maggioranza degli Italiani l'idea che Berlusconi sia una vittima, un perseguitato e lo rafforza. Zero idee, solo astio, rancore e qualche maldicenza contro un uomo. Fate solo il gioco di Berlusconi, gli siete funzionali. Noi, NON DI DESTRA, dovremmo organizzare una manifestazione contro di Voi....
Rispondi
Puro Scorpione
31 Ottobre 2009 alle ore 17:15:00
Destra? Sinistra? e rispetto a che cosa? Sono tutti delegittimati, godono tutti degli stessi privilegi, sono tutti frequentatori di prostitute, prostituti e metà e metà, il 30% circa (Analisi alla mano, vedi trasmissione jene), si fanno ... di eroina, di coca e di quanto serve a lorsignori, tanto godono non di immunità, ma di impunità parlamentare. Insomma signori, no Berlusconi? ... e, dico, posso aggiungere Veltrusconi, d'Alemik, Ruttelli, ecc., ecc., oppure mi volete venire a dire che tolto quello andrebbe tutto bene, anzi che è solo quello il problema? Io non aspetto la caduta del premier, io aspetto l'implosione del sistema, ad inizare dalla kasta che lo regge, poi dopo inizieremo a rifar politica come Dio comanda, e a dividersi tra chi vuole le orecchiette con le cime di rapa per tutti in egual misura e quelli che vogliono invece un piatto diverso per ogni persona, dal pane duro sino al caviale! Come avverrà l'implosione? La state già vedendo, signori, hanno tutto oramai, e a questo punto stanno schiattando sul loro stesso putridume, malcostume, corruzione, arroganza, presunzione ... non reggono, e si capisce l'operazione d'Alema, novello Caronte a cosa serve: a traghettare tutte queste anime putrefatte, nella terza Repubblica. L'ipotetico salvatore della kasta, Berlusca compreso, è Dalemik, questo penso si sia capito.
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Lupo El Can
31 Ottobre 2009 alle ore 16:24:00
Come "il finto Faiv Play dell'opposizione"? Ma di cosa andate cianciando?? Non è affatto "finto", è invece "convinto" e "motivato". Bevlusconi è un avvevsavio leale, covvetto, lungivimante. Pavola di democvatico. Lo dimostvano i suoi atti di gvande covvettezza istituzionale. Pvopvio in questi giovni ha sostenuto la candidatura del più capace leadev democvatico, Massimo D'Alema, a Ministvo degli Estevi Euvopeo. Mi sembvano tovnati d'incanto i tempi della bicamevale: quando i due gvandi leadev Bevlusconi e D'Alema govevnavano insieme questo Paese. Viva l'Italia, Viva due italiani vevi: Silvio Bevlusconi e Massimo D'Alema.
Rispondi
Duca di Mantova
31 Ottobre 2009 alle ore 16:14:00
Caro Franco, il tuo esempio non calza. Ci inviti a dire se si è contro Berlusconi o a favore di D'Alema. Possibile che non si capisca che sono la stessa cosa?? "Pari sono", come mi capita speso di dire. Dalla bicamerale ad oggi, quando proprio Berlusconi sostiene D'Alema alla carica di Ministro degli Esteri Europeo? Sono due facce della stessa medaglia. Due sintomi dello stesso male da cui dobbiamo guarire: il "cretinismo parlamentare"
Rispondi
Franco Parente
31 Ottobre 2009 alle ore 15:20:00
Ma non vi rendete conto che qualche altra pedina la state perdendo? Vi siete mai chiesti se, in questo sciagurato periodo di crisi, fossero stati i vostri alleati a governare che fine avrebbe fatto l'Italia? Non siete stati cacciati dopo nemmeno 2 anni per incapacità? Smettetela e ringraziate Berlusconi & C. se ancora riuscite a comprare il pane. Dovreste solo vergognarvi a parlare male di chi veramente ha fatto qualcosa per la nostra Italia. Vorrei prorpio vedere se riuscite a pubblicare la presente, visto che predicate per la stampa libera, ma pubblicate solo quello che vi piace ed è contro il vero statista italiano, dopo Mussolini.
Rispondi
ale palumbo
31 Ottobre 2009 alle ore 14:07:00
La manifestazione è contro Berlusconi e contro il berlosconismo con il quale purtroppo conviviamo. Potrei illustrare qualche motivo: Berlusconi dal punto di vista etico e morale è il peggiore di tutti; 2) Berlusconi rappresenta una minaccia per i principi fondanti dello stato di diritto e della costituzione (ne sono un esempio i continui attacchi all'informazione libera, alla magistratura, alla corte costituzionale, al presidente della repubblica, portati avanti attraverso un disegno piduista per il controllo totale dei mezzi di informazione, per attentare all'indipendenza e autonomia della magistratura, per ridurre il parlamento ad organo di ratifica del potere esecutivo); 3) a differenza del precedente governo Prodi che si è occupato di risolvere i problemi del paese a partire dalle fasce più deboli, questo governo fa quasi esclusivamente leggi ad personam per i più potenti, ricchi e corrotti (finanzieri, banchieri, grandi lobby), senza preoccuparsi dei precari, dei disoccupati, delle famiglie più povere; 4) Berlusconi è ricattabile perché la sua storia è piena di scheletri nell'armadio: dai rapporti con mafiosi come Mangano, passando attraverso numerosi processi per falso in bilancio, frode fiscale, finanziamento illecito, corruzione, giungendo allo scandalo delle escort; 5) siccome in Italia il giornalismo libero è una rarità sottoposto a continue intimidazioni e minacce da parte di Berlusconi, all'estero su Berlusconi ne sanno di più di quanto viene detto in Italia. Berlusconi sta ridicolizzando l'Italia nel mondo intero per le sue continue e irresponsabili gaffe e, con grande stupore, gli osservatori internazionali si chiedono come è possibile che gli italiani abbiano votato per un individuo di questo tipo. Sinceramente non mi va di essere rappresentato da lui e manifesto. come ci sono le manifestazioni contro la mafia, contro le morti sul lavoro, contro le tasse ecc... le manifestazioni sono contro... il voto nel seggio è a favore.
Rispondi
Enterogermina-Cura le alterazioni batteriche
31 Ottobre 2009 alle ore 11:40:00
In un minestrone, non tutti gli ingredienti si "sposano". Quello che avviene da molti anni a questa parte, è solo un "voltastomaco" popolare che danneggia soltanto la democrazia e la libertà. Un auto-lesionismo a dir poco masochista. Spettacoli circensi che niente hanno a che fare con la politica, quella vera. Siamo tutti "matti", in un grande manicomio.
Rispondi
franco
31 Ottobre 2009 alle ore 11:18:00
comunque è importante prima di tutto comunicare correttamente il proprio pensiero altrimenti chi legge non capisce, già in politica capire è difficile. "no berlusconi day" si capisce che si è contro chi vuole fare un giorno contro berlusconi mentre invece è una manifestazione contro il premier. altro punto importante è bene iniziare a dire oltre che contro chi ci si schiera anche a favore di chi ci si schiera. in poche parole se sei contro berlusconi ma sei a favore di dalema dillo e non nasconderti dietro un dito. perchè io sono contro berlusconi ma anche contro dalema e contro chi a scuola il diploma lo ha preso alla scusa di cristo e non sa parlare in italiano. voto 5=
Rispondi
Hal_Jordan
31 Ottobre 2009 alle ore 10:50:00
Perchè invece non organizzare una giornata a favore di tutti quelli che non la pensano come la destra al governo? Condividere le idde, organizzarsi e magari vincere le elezioni? Non basta essere contro berlusconi ci vuole una alternativa (e si è avuto la controprova di questo nel 2006). Bocciati.
Rispondi
Ora Bastaaaaaaaa
31 Ottobre 2009 alle ore 10:37:00
Bastaaaaa!!!! Non se ne può più. Qua non si tratta più di fare opposizione politica ma di andare contro una persona. Questo è odio umano. Non bastava la porcheria sgominata su Facebook dove si cercavano volontari per uccidere Berlusconi ora anche questo.Qui si parla di escort, mafia, dittatura, ecc ecc ma mai un programma della sinistra per il nostro paese ormai sanno solo parlare di questa persona. Se pensassero a fare un programma serio sarebbero presi più in considerazione. Berlusconi non sarà un santo ma almeno qualcosa la fa per il nostro paese poi si può essere d'accordo o meno con quello che fa ma almeno opera. Fino a quando penseranno solo ad andare contro Berlusconi dimostreranno che non hanno di che parlare e quindi 0 progetti per il nostro paese. MENO CHIACCHIERE E PIU' FATTI
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